LABORATORI SCIENTIFICI, POCHI E VUOTI
Data: Giovedì, 24 aprile 2008 ore 15:38:50 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. Scuole italiane "rimandate" in pratica scientifica. Materie come chimica, fisica o biologia, affermano gli esperti, si imparano infatti soprattutto "sul campo", ovvero in laboratorio, ma i laboratori per l’insegnamento delle materie scientifiche nelle scuole del Belpaese sono insufficienti, vecchi e vuoti. A dirlo sono i risultati della prima ricerca mai realizzata in Italia sullo stato dei laboratori scientifici nelle scuole, elaborata dal Gruppo di lavoro interministeriale per lo sviluppo della cultura scientifica presieduto da Luigi Berlinguer.

«In Italia - ha sottolineato Berlinguer presentando la ricerca nella sede del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) - la cultura scientifica è poco diffusa e questo dipende anche da come la scienza è insegnata. È necessario migliorare l’apprendimento scientifico e quindi la competitività del sistema Paese. Non siamo nel deserto dei Tartari, qualcosa c’è - ha commentato - ma purtroppo la presenza di laboratori effettivamente funzionanti e adeguatamente attrezzati è ancora insufficiente, se non quasi assente nei licei classici e scientifici, mentre va meglio negli istituti tecnici».

L’analisi riguarda tutte le scuole di ogni ordine e grado (undicimila), ma è stata effettuata anche un’indagine più approfondita a campione, su 1.400 istituti. Risultato: la didattica di laboratorio si presenta come la "cenerentola" delle materie, con una presenza marginale nella didattica delle scienze a tutti i livelli scolastici. Tanto che solo il 42% dei docenti è in grado di utilizzare i laboratori esistenti.

Secondo la ricerca, meno della metà dei docenti porta i ragazzi in laboratorio per "vivere" la scienza che resta, così, solo teorica. La disponibilità di laboratori di fisica, chimica, biologia e geologia (esclusi gli spazi dedicati all’informatica) è pari al 27% nelle scuole elementari, al 63% nelle medie ed all’80% nelle superiori. Le cose cambiano, però, se si indaga circa l’effettiva accessibilità dei laboratori: sono "praticabili" solo nel 22% dei casi alle elementari, nel 38% alle medie e nel 49% alle superiori. Alle elementari poi, nell’11% dei casi i laboratori sono ricavati da androni e corridoi.

Ed ancora: solo un terzo dei laboratori nelle scuole secondarie e un quarto nel primo ciclo è dotato di attrezzature moderne e funzionanti. Ben il 22% dei docenti elementari non porta mai gli studenti in laboratorio. Poco attraente anche il metodo di insegnamento: gli esperimenti sono mostrati alla cattedra e raramente i ragazzi sono coinvolti in prima persona.

(da www.lasicilia.it)







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