IL PRESIDE GAGLIANO CONTRO LA DELIBERA CHE RADDOPPIA LE TARIFFE DELLA REFEZIONE SCOLASTICA
Data: Giovedì, 24 aprile 2008 ore 15:35:43 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Refezione, arriva la stangata: «Aumento illegittimo» Il costo della refezione scolastica è stato raddoppiato, un aumento del 100% in un sol colpo, e ad anno ormai in dirittura d’arrivo. Un costo aggiuntivo notevole per le famiglie con redditi modesti e con più figli, un costo che potrebbe essere insopportabile per chi già fatica ad arrivare a fine mese. La decisione è stata presa dalla Giunta Scapagnini il 12 novembre 2007, con la delibera numero 1784, ma alla direzione competente è pervenuta solo il 29 marzo.

Una decisione cui il preside della Petrarca Santo Gagliano non intende dare corso per un motivo di diritto, innanzitutto. A suo avviso, infatti, la delibera è illegittima. «La refezione - spiega - è uno dei servizi a domanda individuale per i quali il regolamento comunale prevede che ogni decisione spetti esclusivamente al Consiglio. In questo caso, invece, a decidere è stata la Giunta con una delibera che, dunque, è illegittima. E, dal momento che sono un funzionario pubblico, non posso farmi complice di un reato. Aprirò un contenzioso, ne parlerò con il commissario comunale, ma non intendo darvi attuazione e mi auguro che facciano altrettanto anche gli altri presidi che da uomini della legalità non possono mettersi dalla parte di chi la nega».

Ma la contestazione del raddoppio del costo del servizio è anche di natura politica, di giustizia sociale. «Aumentare il costo dei pasti, soprattutto nelle periferie, è, di fatto, un attacco alla scuola, è espressione della volontà di non far crescere la coscienza critica dei giovani e, con questa, la loro libertà di decidere autonomamente, anche per chi voltare. Alcuni dei miei allievi della quarta e della quinta elementare di via Pantelleria il giorno prima delle elezioni non sono venuti a scuola, erano in strada a distribuire facsimili elettorali. Un fatto grave che mi addolora».

A rendergli ancora più insopportabile questa scelta la consapevolezza che non è certo l’aumento del costo dei pasti della refezione scolastica che risanerà i conti del Comune. «L’ex assessore al Bilancio è stato forte con i deboli, e penso anche alla mancata erogazione dei buoni libro, e debole con i forti. Se si accorpassero le direzioni e si riducesse il numero dei funzionari, eliminando gli addetti al controllo del numero dei pasti - un controllo che non serve a niente - con il ricavato si potrebbe pagare la refezione».

Ricordiamo che, esclusa la fascia esente (famiglie con un reddito lordo inferiore a 6.197 euro, il costo per pasto per la 1° fascia (fino a 12.000 euro con 3 o più figli) è passato da 0,70 a 1,56 euro, quello per la 2° fascia (fino a 12.911) da 1,04 a 2,08 (fino a 2 figli) e da 0,78 a 1,56 (3 o più figli), e per la 3° fascia (oltre 12.911) da 1,30 a 2,60 euro.

PINELLA LEOCATA (da www.lasicilia.it)







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