Le elezioni amministrative coincidono con gli esami: Le prove nelle scuole non interessate dalle votazioni.
Data: Domenica, 20 aprile 2008 ore 19:48:43 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Le prossime elezioni amministrative fissate per il 15 e 16 giugno (a Catania si voterà per il Comune, la Provincia, le Municipalità) potrebbero far slittare la prova di Stato a carattere nazionale riservata agli alunni che completeranno il primo ciclo. Le classi interessate alla licenza media potrebbero spostarsi in scuole che non saranno sedi di seggi elettorali.

Come abbiamo pubblicato in altre note, a seguito della legge 176 del 2007, i circa 10 mila alunni che completeranno il primo ciclo di scuola dell’obbligo il 17 giugno dovranno sostenere una prova scritta a carattere nazionale prevista dalla suddetta normativa. L’obiettivo di questo esame consiste nella verifica dei livelli di apprendimento, conseguiti su alcune discipline al termine della scuola secondaria di primo grado; la prova riguarda l’italiano e la matematica.

I testi nell’esame sono scelti dal ministero tra quelli annualmente definiti dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (Invalsi). Secondo il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, dott. Guido Di Stefano, detta prova potrà aver un rinvio, ovvero gli alunni potrebbero spostarsi in altre scuole, che non saranno sedi di seggi elettorali. Infatti, rileva Di Stefano, la scelta di tale giornata per lo svolgimento contestuale delle prove nazionali, è conseguente alla differenziata situazione dei calendari scolastici che, per quest’anno, non ha consentito di razionalizzare il calendario scolastico delle prove di esame.

Considerato che in Sicilia le elezioni amministrative si terranno il 15 e il 16 giungo, e che molte scuole medie e istituti comprensivi sono sedi di seggi elettorali, Di Stefano ha incaricato i dirigenti dell’Ufficio scolastico provinciale, in collaborazione con le prefetture, di fare un monitoraggio, individuando le scuole che saranno impegnate con le elezioni amministrative. Inoltre, con l’intervento dei dirigenti scolastici, dovrà essere indicata la possibilità di programmare l’esame in altre scuole che non hanno alcun seggio elettorale, evidenziando altresì quei casi in cui non sarà possibile lo spostamento di sedi di esame.

Gli ex provveditori agli studi entro ieri hanno dettagliatamente informato il direttore generale sui vari problemi indicati nella sua nota, affinché Di Stefano possa prendere eventuali decisioni per il regolare svolgimento della prova nazionale.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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