IL PDL VINCE: CHI SARA' IL NUOVO MINISTRO DELL'ISTRUZIONE?
Data: Domenica, 20 aprile 2008 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Il Popolo delle Libertà vince,
 quale ministro per l'istruzione?

 di Luigi Mariano Guzzo La Tecnica della Scuola del 16.4.2008.

Dopo il successo elettorale del Pdl e della Lega, che hanno ottenuto una larga maggioranza sia alla Camera che al Senato, cominciano ad emergere i primi nomi dei possibili ministri. Per l'istruzione è in predicato la siciliana Stefania Prestigiacomo.

Che le ultime elezioni siano state uno vero tsunami per le forze estremiste (in particolare di sinistra) è cosa ovvia. Un nuovo panorama politico (ma certamente anche sociale) si è andato ad instaurare nel nostro Paese con la sola presenza in Parlamento di due grandi gruppi politici (Popolo della Libertà + Lega e Partito Democratico + Italia dei Valori) e una terza piccola coalizione cattolico-moderata (Unione di Centro).

Silvio Berlusconi leader del Pdl, che ha ottenuto la vittoria con circa dieci punti di distacco dal suo avversario Walter Veltroni del Pd, ora al suo terzo mandato, afferma di rimboccarsi le maniche già da subito e di abbozzare una prima lista dei ministri (che dovrebbero essere 12 con almeno 4 donne) in questa settimana. Tra le donne, la siciliana Stefania Prestigiacomo che è in predicato per l'istruzione, mentre precedentemente flebili voci di corridoio davano Roberto Formigoni, governatore della regione Lombardia, e fiero federalista, come possibile ministro dell’istruzione, università e ricerca.

Certamente la scuola da questo nuovo governo si aspetta molto. Sono anni infatti che si sta tentando una radicale riforma degli organi scolastici che possa portare ad una reale svolta per alunni, docenti, personale e dirigenti scolastici. Ma il tutto sembra essere ancora un illusorio ed ipotetico sogno.

Probabilmente si può iniziare a presupporre una ripresa di quella che era la Riforma Moratti e quasi del tutto smantellata in due anni di governo dal ministro Fioroni.

Ma quello che gli italiani si aspettano maggiormente sembra essere la valorizzazione dei successi personali all’interno delle mura scolastiche. In altre parole, la meritocrazia è uno dei nodi cruciali più a cuore al popolo dello Stivale, non solo per gli studenti ma anche per gli insegnanti che, nella loro professione, anche da un punto di vista economico, si sentono spesso penalizzati.

La scuola che si vorrebbe è una scuola aperta alle sfide del domani pienamente inserita nel quadro di una nuova Europa.

Le tre I berlusconiane – inglese, impresa, informatica - dovranno accompagnare questo lungo percorso di innovazione e dovranno essere le basi per una riforma che tolga una volta per tutte le ragnatele di un troppo vecchio sistema scolastico. Uno slancio verso il futuro radicato però in una salda cultura nazionale che favorirà l’integrazione degli stranieri nella scuola pubblica e allo stesso tempo garantirà la difesa del nostro patrimonio storico, etnico e linguistico.

Queste, a poche ore dall’esito del voto, sono solamente piccole previsioni. Sarà il tempo ad essere giudice di una delle più grandi sfide della nostra Italia: la formazione e l’ammodernamento di un efficace sistema scolastico. Nella storia della repubblica italiana qualche governo è caduto proprio su questi temi.

E ricordarlo non guasta.

Una sola adesso è la speranza: che le tutte le forze politiche presenti, almeno sulla scuola, mettano da parte le loro divergenze e collaborino insieme per una significativa ed utile riforma, che possa accogliere il parere positivo dell’intero parlamento, il plauso della popolazione e il ringraziamento delle generazioni future.
 






    Continua il totoministri:
 Bondi all'istruzione?

  La Tecnica della Scuola del 17.4.2008.

Dopo le voci che accreditavano Roberto Formigoni, Valentina Aprea e infine Stefania Prestigiacomo come possibili ministri dell'istruzione adesso si fa strada l'ipotesi di Sandro Bondi quale titolare del Dicastero di viale Trastevere.

Dopo il successo elettorale del Pdl e della Lega, che hanno ottenuto una larga maggioranza sia alla Camera che al Senato, cominciano ad emergere i primi nomi dei possibili ministri. Per l'istruzione le diverse ipotesi che indicavano in Valentina Aprea (in segno di continuità con il Ministero Moratti in cui era stata sottossegretario) l'attuale governatore della regione Lombardia, Roberto Formigoni, di Stefania Prestigiacomo è ora il turno di Sandro Bondi.

Ma a scanso di ulteriori smentite sarà bene attendere l'effettiva nomina, che ricordiamo spetta al Presidente della Repubblica su proposta del nuovo premier, del prossimo ministro.






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