ASSOCIAZIONE DIRIGENTI SCOLASTICI. Il nuovo esame per gli studenti delle scuole Medie affrontato dall’Andis
Data: Martedì, 15 aprile 2008 ore 15:05:37 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il nuovo esame di Stato previsto dalla legge 176 del 2007 non solo preoccupa i circa 10.000 studenti che dovranno superare le varie prove, ma anche il personale della scuola che dovrà essere aggiornato sulle tante innovazioni previste dalla suddetta normativa. Vero è che l’ufficio scolastico provinciale nei prossimi giorni dovrà realizzare apposite conferenze di servizio con i dirigenti scolastici, i quali, successivamente, dovranno programmare incontri con i docenti in modo da assicurare un corretto svolgimento delle prove, ma è altrettanto vero che l’Andis (associazione dirigenti scolastici) di Catania, che sta seguendo con particolare attenzione i più urgenti problemi della scuola catanese (vedi il riuscito convegno regionale sul bullismo a scuola con la presenza del ministro Fioroni), non ha tralasciato di discutere sulla novità degli esami di Stato che prossimamente dovranno affrontare gli studenti che completeranno l’ex scuola media di primo grado.

Senza dubbio, il 17 giugno sarà una data storica per la scuola media quando avrà luogo in tutto il territorio nazionale la somministrazione della prova programmata dall’Invalsi (istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione), che ha l’obiettivo di verificare il livello di apprendimento degli studenti. Problematiche, queste, affrontate dall’Andis, che si è riunita sotto la presidenza del dott. Nino Prastani. Nel corso dei lavori introdotti, dalla dottoressa Lucia Lanzafame, dell’I.C. Vittorino da Feltre, che ha ospitato gli intervenuti, sono state affrontate le problematiche scaturenti da una disposizione che coinvolge, a livello nazionale, tutti gli alunni delle classi terze della scuola media.

I vari aspetti della circolare ministeriale sono stati illustrati dal dirigente scolastico dottoressa Cristina Cascio che ha dettagliatamente evidenziato tutti i punti che possono fare insorgere elementi di criticità. Illustrando le prove pubblicate dall’Invalsi quali esempi della prova nazionale, sono emerse perplessità sui livelli di difficoltà riscontrati e sui dettagli di alcune prove che non sono risultate sufficientemente chiare. La giunta di una ulteriore giornata di prove scritte determinerà la necessità di adeguare i calendari delle varie commissioni, considerato che moltissime scuole sono orientate a programmare le prove scritte delle lingue comunitarie in due distinte giornate.

Non è escluso che si debba fare ricorso a qualche disposizione straordinaria per la Sicilia, in relazione alla coincidenza con le consultazioni elettorali. Numerosi, pertanto, gli interrogativi che si pongono, anche in relazione alla rilevanza da attribuire agli esiti della prova nazionale con riguardo al generale quadro dei risultati dell’esame complessivo.

Si auspica di poter conoscere presto ulteriori dettagli delle disposizioni attuative, al fine di facilitare il compito dei presidenti delle commissioni di esame che dovranno svolgere un compito che subisce incremento di complessità.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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