La preparazione degli alunni? Scarsa
Data: Lunedì, 14 aprile 2008 ore 15:03:55 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Diamo i numeri presi dal dossier di Tuttoscuola: i nostri alunni per preparazione sono al 36° posto su 57 paesi testati dall’inchiesta Ocse-Pisa, mentre 200.000 (33%) delle superiori abbandonano ogni anno e 2 milioni (70,30%) hanno evidenziato insufficienze in una o più materie al termine del primo quadrimestre di quest’anno. 200.000 invece sono i docenti che ogni anno chiedono trasferimento e 48 i dirigenti degli Uffici scolastici regionali sostituiti negli ultimi sette anni su 18 posti.

Le famiglie versano 500 milioni di euro l’anno alle scuole per attività varie, ma a un solo docente di sostegno corrispondono 2 alunni disabili, non in Sicilia dove il rapporto è 1 a 1,6 cioè a fronte di 20.359 disabili ci sono 12.576 insegnanti (in Lazio su 20.008 ce ne sono 8.261). Di contro un docente di scuola dell’infanzia percepisce 14,6 euro lordi l’ora e un professore di scuola secondaria superiore con 15 anni di anzianità solo 27,500 euro lordi, tredicesima inclusa (in Germania ne guadagna ventimila in più). Dal 1990 al 2006 l’incidenza della spesa dello Stato per l’istruzione si è ridotta dal 10,3%all ’8,8%, motivo per cui se si tornasse alla percentuale del 1990 la scuola disporrebbe di altri 7 miliardi all’anno in più.

Il ministro della Pi fa invece sapere che le insegnanti femmine sono circa il 100% nella scuola dell’infanzia, il 95,6% nella scuola primaria, il 76.5% nella media, il 60.3% nella superiore con una femminilizzazione che riguarda soprattutto i licei e le materie letterarie. "In riferimento all’orario di lavoro", leggiamo altrove, "quello italiano non si discosta di molto da quello europeo la cui media si attesta a 23 ore settimanali nella primaria, 20 nella secondaria inferiore, 18 e 20 minuti nella secondaria superiore." Se tuttavia si considera che un’ora in alcuni paesi d’Europa è di 45 minuti i conti quasi pareggiano a dimostrazione che la docenza è delicata.

Un ultimo dato riguarda invece il crollo dei privatisti agli esami di Stato e l’azzeramento degli "ottisti" con la conseguente chiusura di tanti diplomifici incapaci ormai di sostenere la commissione esterna. Questi numeri anche per ribadire la totale assenza di un dibattito corretto fra le forze politiche in lizza per il Governo sulla emergenza istruzione nel nostro paese.

PASQUALE ALMIRANTE (da www.lasicilia.it)







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