LA SCUOLA SICILIANA A CONVEGNO
Data: Luned́, 14 aprile 2008 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Eventi


L'invito era stato rivolto anche all'on. Lino Leanza, ass. reg. alla Pubblica Istruzione, a Guido Di Stefano direttore regionale USR, Giuseppe Cosentino capodipartimento MPI, Patrizia Monterosso dirigente ass. P.I. regione sicilia.
 L’iniziativa promossa del preside Enzo Spinella ha avuto un notevole successo di pubblico per la partecipazione e la ricchezza delle tematiche evidenziate nel corso degli interventi programmati:
Giuseppe Adernò per l’ASAS a sostegno di una vera autonomia della scuola, senza vincoli burocratici e verticistici,  con risorse certe e organico funzionale d’Istituto;
Cristina Cascio dello SNADIS per una valorizzazione del ruolo, dei compiti e dei compensi per i dirigenti, la sospensione del concorso ispettivo per i dirigenti  ed una maggiore flessibilità nell’organizzazione dei progetti;
Agata Di Luca per una valorizzazione della cultura dell’integrazione anche attraverso una maggiore garanzia e stabilità dell’organico,
Mimmo Mazzeo dell’ANQUAP in rappresentanza dei Dirigenti dei servizi amministratiti e della molteplici problematiche ed oneri che coinvolgono gli uffici di Segreteria ;
Salvatore Indelicato, presidente provinciale ANP, il quale ha illustrato le proposte dei Presidi per la XVI legislatura: un nuova idea di scuola  efficiente e produttiva, alta motivazione dei docenti e valorizzazione del servizio dei docenti e dei dirigenti  ed infine
Nino Prastani dell’ANDIS  ha ribadito la necessità di una nuova politica per la scuola che risponda ai bisogni del territorio.   In una campagna elettorale nella quale la scuola è assente  e figura all’ottavo posto dei programma del PD su 10 punti ed al quarto posto su 8 azioni del PDL la voce della scuola si fa sentire.
       Scrittori ed intellettuali con a capo Ernesto Galli della Loggia  in una lettera aperta ai futuri amministratori della res publica hanno scritto che una scuola estranea alla meritocrazia non può funzionare  e che l’eccesso di indulgenza danneggia gli studenti e l’intera società.
        Se le scuole si riducono a diplomifici  e la preparazione generale degli studenti risulta inadeguata , qualcuno si dovrà assumersi le responsabilità di tutto ciò. Il sei politico di sessantottina memoria , il mito dell’egualitirismo  ha fatto il loro tempo. La scuola di oggi richiede impegno, serietà e perché no, anche  severità e giustizia nel premiare chi studia e aiutare chi non studia.
       Presso la Camera dei Deputati  a Roma il 1° aprile ha avuto luogo l’atteso incontro con collegamento internet, tra le due primedonne della Minerva, i viceministro Valentina Aprea  dell’era morattiana  e Mariangela Bastico del  governo Prodi-Fioroni.
       Le tematiche emerse e trattate a Paternò coincidono con quelle esposte alla Camera dei Deputati dalle prime donne della Minerva: Mariangela Bastico  sottosegretario del Ministro Fioroni,  ha condiviso la necessità di attuare pienamente l’autonomia scolastica, attraverso una concreta autonomia finanziaria da ampliare, una maggiore funzionalità degli organici, la continuità didattica dei docenti e lo sviluppo di carriera. Ha, inoltre, ribadito il principio di coniugare l’autonomia con la responsabilità e la valutazione dei dirigenti e dei docenti  e concorda sulla proposta di una maggiore flessibilità nell’organizzazione delle supplenze Nelle risposte del sottosegretario Valentina Aprea, che ha cooperato per la riforma Moratti,  si evidenzia  come primo obiettivo la centralità dello studente e dell’apprendimento , considerando la scuola come servizio a domanda individuale..
L’autonomia scolastica vene letta alla luce della sussidiarietà e pertanto lo Stato stabilisce le norme generali e controlla che le istituzioni le rispettino e che gli studenti conseguono le competenze finali.
La qualità degli apprendimenti, le competenze dei docenti, i poteri dei dirigenti e l’efficacia della governance degli istituti autonomi  sono le quattro emergenze che il governo di centro destra affronterà nei primi cento giorni
La prospettiva di una seconda conferenza Nazionale degli Apprendimenti di base e la personalizzazione dei piani di studio e  la flessibilità degli insegnamenti ,temi specifici della riforma Moratti, vengono rilanciati dall’on. Valentina Aprea in linea di continuità con il precedente  processo di riforma,  temporaneamente interrotto dal ministero Fioroni.
Speriamo comunque di non dovere ricorrere ad un nuovo Concilio di Trento per avvivare la riforma della controriforma.
Buone le intenzioni, chiare le prospettive , attendiamo l’esito degli eventi elettorali e subito dopo  i fatti concreti per una nuova politica scolastica.
Giuseppe Adernò

da ASASI







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