07.04.2008. Le istituzioni scolastiche operanti
nel piano di zona di Librino IX e X
Municipalità rilevano con rammarico
il mancato finanziamento di tutti
i progetti presentati nel quadro
dell’iniziativa ministeriale «Scuole
Aperte». Emerge, infatti, una discrepanza
tra quanto era stato annunciato
a carattere cubitali, cioè la volontà
di tenere le scuole aperte per
contribuire ad una migliore tenuta
del quadro sociale «specie per la popolazione
adolescente giovanile» all’interno
dei contesti sociali più disagiati,
e il quadro degli interventi
autorizzati che delineano un quadro
estremamente riduttivo.
Le scuole non sono a conoscenza
dei criteri e delle griglie di valutazione
adottati dall’Ufficio scolastico
regionale e dall’Ufficio scolastico
provinciale del Ministero, che hanno
determinato il mancato finanziamento
dei progetti presentati,
ma sembra opportuno rilevare che
la circolare esplicativa prevedeva,
ai fini della valutazione, la presentazione
di progetti in rete da parte
delle diverse Istituzioni scolastiche,
e in tal senso le Istituzioni interne
all’Osservatorio d’Area avevano proposto
un’iniziativa in rete che consentiva
la partecipazione di ragazzi
che vivono in un contesto socio-culturale
e ambientale deprivato. Una
prima lettura dei progetti finanziati
fa emergere una singolarità delle
scelte determinate, cui si affianca
l’oggettiva pochezza delle iniziative
che si andranno a determinare.
A fronte della necessità indicata
del Ministero di «realizzazione degli
interventi in aree a rischio di devianza
giovanile, in zone periferiche
delle aree metropolitane», le
Istituzioni scolastiche dell’Osservatorio
rimarcano «l’indifferenza del
Nucleo di valutazione dei progetti
che, davanti a un progetto presentato
dalla Rete di Scuole, non individui
Librino, nota come una delle zone simbolo
della periferia più degradata,
e in cui l’azione delle scuole è,
spesso, l’unico modo di favorire l’integrazione
e la migliore relazione
adulti-minori, tra le prime aree in
cui autorizzare interventi con lo
scopo di garantire la tutela e la frequenza
degli alunni del territorio».
(da www.lasicilia.it)