IMMISSIONI IN RUOLO: LA SOLITA FREGATURA IN ARRIVO
Data: Luned́, 07 aprile 2008 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


IMMISSIONI IN RUOLO, LA SOLITA FREGATURA


E’ da circa un mese che sul nostro sito pubblichiamo quasi quotidianamente notizie e aggiornamenti sulle future immissioni in ruolo del personale della scuola. Tutti, a tal proposito, dicono la loro. C’è chi sostiene che ci saranno, certo, e saranno 50mila per i docenti e 10mila per gli ata. I patti saranno rispettati. Se no, la nostra non sarebbe una nazione seria (?) qual è. Altri poi, più realisticamente, parlano di una drastica riduzione dei numeri e fondano le loro affermazioni su un drammatico, è proprio il caso di definirlo così, annuncio di Mariangela Bastico, la quale testualmente scrive sul suo sito: “Confermo la volontà del Governo di approvare il decreto sulle assunzioni in ruolo prima del termine di questa legislatura (il 29 aprile è la data di insediamento delle nuove Camere). Come ogni anno, gli uffici stanno effettuando una puntuale ricognizione dei posti vacanti e copribili mediante nuove assunzioni in ruolo: questo impegno coinvolge non solo il Ministero della pubblica istruzione, ma anche quello dell'Economia e quello della Funzione Pubblica, coerentemente col fatto che il decreto per l'autorizzazione alle assunzioni coinvolge i tre ministeri (decreto interministeriale). Il lavoro di ricognizione deve essere particolarmente accurato, al fine di individuare tutti i posti realmente disponibili, dal momento che le domande di pensionamento per l'anno scolastico 2008/09 sono calate del 60% rispetto ai pensionamenti relativi a quest'anno (da oltre 42 mila a poco più di 18 mila). Il Ministero della pubblica istruzione è impegnato a garantire che il massimo numero di posti possibili sia destinato alle nuove immissioni in ruolo.”
Ora, siccome, come ci insegnano i più grandi scrittori, il linguaggio, soprattutto quello del potere, è uno strumento obliquo, la Bastico gioca sull’ambiguità della parola. E qui dobbiamo distinguere tra il significato letterale…e quello nascosto. La Bastico sottolinea innanzitutto che il decreto sarà interministeriale: bene, ovvio, naturale. Leggiamo però con attenzione e proviamo a interpretare: significa che la scuola, come sempre, sarà ostaggio del ragioniere di turno, piegandosi alle esigenze economiche di una nazione in costante deficit. Poi viene il bello: quanti posti saranno destinati alle immissioni? E qui la Bastico piange e si rattrista: purtroppo ci sono stati pochi pensionamenti…quindi poche immissioni in ruolo. Cosa assurda. Le immissioni devono coprire buona parte dei posti effettivamente vacanti, che sono naturalmente molti di più di quelli lasciati liberi dai pensionamenti. Ma, guarda caso, quest’anno si profila all’orizzonte quella che, nel sano dialetto siciliano, si chiama “scaciuni”. Insomma un pretesto per risparmiare e fare pochissime immissioni: ci sono stati, ahimè, pochi pensionamenti.
E che volete farci? La scuola per i nostri politici è solo un grosso serbatoio di voti. Prima promettono, poi ritirano tutto. Proposta fantascientifica? Ma sì, facciamola, qualche sogno ci sia consentito. Nessuno degli insegnanti, di ruolo e non, vada a votare. E lasciamoli a casa questi signori della politica. Che tutti, dall’estrema destra all’estrema sinistra, hanno fatto strazio della scuola, creando l’indegno precariato a vita di tanti onesti professionisti.


Silvana La Porta







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