DIRIGENTI SCOLASTICI. A Catania il convegno regionale alla presenza del ministro Fioroni: «La scuola torni a premiare l’impegno»
Data: Domenica, 06 aprile 2008 ore 21:33:19 CEST
Argomento: Rassegna stampa


05.04.2008. Il convegno regionale organizzato dall’Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici) di Catania ha visto la partecipazione di quasi duecento lavoratori della scuola, tra dirigenti scolastici e docenti che quotidianamente devono affrontare il grave e difficile problema del bullismo a scuola. Argomento che tocca da vicino in particolare il personale della scuola che svolge attività didattica negli istituti secondari di secondo grado. All’incontro è intervenuto il ministro Fioroni.

Ha aperto i lavori il presidente dell’Andis di Catania dott. Nino Prastani che nella premessa introduttiva ha evidenziato le motivazioni che hanno spinto l’Andis ad attuare un’iniziativa sollecitata da tutte le componenti del mondo della scuola. Le considerazioni sviluppate dal prof. Salvatore Squillaci, docente universitario, hanno coinvolto ed appassionato i presenti che hanno apprezzato i riferimenti sociologici e didattici collegati ad una realtà che mostra di smarrire i riferimenti più elementari del vivere civile. «Non si può subire passivamente – ha sostenuto il prof. Squilaci – l’influenza negativa dei fenomeni che condizionano la nostra società nella quale un numero sempre maggiore di giovani e meno giovani vengono attratti dalla figura dell’eroe negativo.

L’aspetto più preoccupante del fenomeno è costituito indubbiamente da un incremento dei casi che si sviluppa non solo per l’aspetto quantitativo ma, negli ultimi tempi soprattutto per l’incremento dei livelli di gravità delle azioni negative. I dati emersi dalle rilevazioni e dalle statistiche purtroppo confermano un trend negativo che evidenzia una elevata percentuale di casi tra i giovani dai 7 ai 15 anni e ciò fa prevedere, per il futuro, prospettive non certo rassicuranti, considerato che l’effetto degli atti di bullismo si riversa sulle vittime in una ampia gamma di prevaricazioni sopraffazioni che nei casi di minore gravità mortificano socialmente la persona e, nei casi più gravi, possono arrivare a "ucciderla" realmente».

L’intervento del consigliere di Stato dott. Michele Corradino ha proposto una riflessione ampiamente articolata sulle responsabilità dei docenti e dei dirigenti, nel caso di fatti gravi che arrecano danno alla persona. Nell’ambito dell’ampia panoramica giuridica richiamata dal relatore sono stati proposti approfondimenti riguardanti la lettura incrociata delle norme in vigore ed i risvolti sulla responsabilità degli addetti ai lavori i quali hanno visto, negli ultimi anni, crescere una severità della norma che deve fare riflettere, soprattutto per le implicazioni che possono scaturire da atti di bullismo che si traducano in danno grave per l’utenza.

Applauditissimo l’intervento del Ministro della Pi on. Giuseppe Fioroni il quale ha illustrato, con un discorso appassionato tutti i provvedimenti emanati di recente per contrastare i fenomeni negativi che condizionano la scuola ed in particolare per contrastare il bullismo. Dopo avere espresso la più ampia approvazione per il convegno regionale organizzato dall’Andis di Catania, ha invitato i docenti e i dirigenti scolastici presenti ad utilizzare gli strumenti codificati con le ultime disposizioni in modo da promuovere una condizione nuova nelle scuole dell’autonomia che sono chiamate soprattutto a garantire il rispetto della persona ed il diritto allo studio ed il successo formativo di tutti. Senza mezzi termini, il ministro ha auspicato un sapiente utilizzo della normativa al fine di promuovere la pratica di una nuova severità che consenta alla scuola di limitare l’azione di quanti ne condizionano negativamente il funzionamento ed impediscono ai meritevoli di compiere il percorso educativo.

Sul riconoscimento del merito, numerose sono state le sottolineature del Ministro il quale ha auspicato una impostazione organizzativa e didattica che consenta alla scuola di premiare la fatica, gratificare l’impegno e scoraggiare quanti banalizzano lo studio e l’apprendimento. «Il bullismo, ha rilevato Fioroni, potrà essere contrastato se la scuola e la famiglia riusciranno insieme a far prevalere il riconoscimento del merito e a sconfessare l’opinione diffusa che attribuisce alla raccomandazione un valore prioritario».

Ne è seguito un dibattito (moderatore il dirigente scolastico Santo Molino), articolato in posizioni che pur nella loro differenziane, hanno affermato concordemente il valore della serietà e dell’impegno, la riconquista della dignità dell’istituzione scolastica.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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