NOMINE DIRIGENTI SCOLASTICI IN ATTUAZIONE DECRETO MILLEPROROGHE
Data: Venerd́, 28 marzo 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Nomine Dirigenti Scolastici in attuazione decreto "Milleproroghe"
 Incontro presso MPI

Per la UIL Scuola ha partecipato Massimo Di Menna.
 Il direttore generale Chiappetta ha sintetizzato la complessa situazione normativa, sollecitando le OO.SS. a inviare note scritte che saranno prese in considerazione prima della emanazione del decreto di attuazione.
 L’obiettivo rappresentato dall’amministrazione di favorire la copertura del maggior numero di posti per evitare al massimo di ricorrere alle reggenze è stato condiviso.
 Il MPI ha già fatto richiesta al MEF di autorizzazione di assunzione per circa 600 posti, ed è intenzionato a integrare tale richiesta una volta completata la verifica delle disponibilità da parte delle Direzioni regionali.
 Il numero degli idonei è di 895 per il concorso ordinario e 552 per il riservato.
 Le questioni da definire riguardano:
 a) possibilità di fare domanda in più regioni e connessa possibilità di procedere a individuazione dei nominati a livello centrale;
 b) precedenza nella scelta della regione per settori diversi, e poi nelle diverse regioni. Ovviamente la prima operazione riguarda la nomina degli idonei in regione e nel settore di pertinenza.
 c) Intrecci tra norme della finanziaria e norme “milleproroghe” sulla priorità nelle nomine.
 L’orientamento dell’amministrazione è di emanare la circolare, una volta definiti dal MEF il numero dei posti autorizzati divisi per regione, in modo che gli interessati abbiano un quadro chiaro di riferimento.
 Si dovrà prioritariamente procedere alle nomine per le regioni Friuli, Veneto, Sicilia, che non le hanno ancora definite. Per questi abbiamo chiesto di considerare giuridicamente valido, per chi ha avuto l’incarico, l’anno corrente.
 E’ stata infine approfondita una particolare situazione riguardante la provincia di Trento, dove devono convivere diritti degli interessati e vedere applicata la legislazione nazionale e le competenze specifiche della provincia autonoma.
 In particolare la Uil Scuola ha sostenuto il legittimo diritto dei tre candidati che, al concorso di Trento, hanno superato le prove e partecipato ai corsi di formazione risultando idonei, a far domanda in altra Regione.







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