L'ALBERO DELLE PAROLE
Data: Mercoledì, 26 marzo 2008 ore 20:21:22 CET
Argomento: Rassegna stampa


L’albero delle parole spiegato ai bambini Poetessa, traduttrice di poeti (Ber­nard Noel, Edmond Jabès), autri­ce dell’incantevole romanzo Vo­levo avere gli occhi azzurri (Bompiani, 1997), Donatella Bisutti è in inestingui­bile credito di gratitudine per La poesia salva la vita (Mondadori 1992, Oscar 1996) manuale antologico di iniziazio­ne che andrebbe ristampato e diffuso soprattutto fra chi sostiene di non 'ca­pire' la poesia. Ma Donatella Bisutti ha anche il gran­de talento di scrivere e di farsi leggere dai bambini, ai quali ha dedicato L’albero delle parole, amorevole antologia di poesia internazionale che Feltrinelli ri­stampa dal 1979, con conti­nui aggiornamenti (è in com­mercio la quinta edizione: 138 poesie di 73 poeti tenera­mente raccontati). Dice la leggenda che Donatella Bisut­ti, quando studiava dalle suore, avreb­be fatto voto di scrivere tre libri per bambini se il Signore l’avesse aiutata a diventare poetessa. Voto o non voto, ecco un secondo, coloratissimo libro per bambini, splendidamente illustra­to da Allegra Agliardi, Le parole magi­che(Feltrinelli, Milano 2008, pagine 144, euro 13). Quanto agli insegna­menti delle suore, col tempo si sono mescolati all’esperienza yoga e alla fi­losofia zen in un amalgama sul quale è meglio sorvolare.(Da Avvenire m.allo)

Se L’albero delle parole intendeva inse­gnare a leggere la poesia, il nuovo libro insegna a scriverla. E felici i bambini che seguiranno i consigli di Donatella, co­me pure i genitori, i nonni e gli zii che, leggendo il libro ai figli e ai nipoti, sco­priranno orizzonti.

Si comincia con le vocali. Rimbaud, nel celeberrimo sonetto, ha assegnato il ne­ro alla A, il bianco alla E, il rosso alla I, il verde alla U e il blu alla O. Per Donatel­la Bisutti la O è rossa, azzurra la A, gial­la la I, violetta la E, verde la U. Le due at­tribuzioni coincidono solo nel verde della U, ma c’è una somiglianza di me­todo: infatti, fra gli innumerevoli inter­preti di Voyelles c’è chi ha rintracciato un abbecedario colorato da cui Rimbaud a­vrebbe tratto ispirazione. Va detto che le associazioni di suoni e colori sugge­rite da Bisutti sono più che mai con­vincenti, oltre che suggestive. Perché, per la poetessa, vocali e consonanti, combinandosi in parole, diventano pa­role- suono e parole-disegno, come si vede dalla parola 'tuffo', due volte ma­gica: «La prima perché è appunto una Parola-Suono. Infatti, se la pronuncia­mo ad alta voce, è come quando qual­cuno si butta dall’alto di un trampolino: TU è il rumore del colpo del corpo del nuotatore quando piomba nell’acqua; FF è il rumore dello spruzzo d’acqua che si solleva: TUFF, un rumore com­posto, elegante, di un corpo che si infi­la nell’acqua diritto dritto... non è spla­sh come quando uno fa una spancia­ta... Ma, se adesso scriviamo la parola TUFFO, vediamo che U ha la forma del buco, o del tunnel, che il tuffatore apre nell’acqua con il suo corpo e quelle due F-F non sono forse gli spruzzi d’acqua che si sollevano ai lati? Tuffo è doppia­mente magica perché è anche una Pa­rola- Disegno».
Il segreto della poesia ha un nome diffi­cile che Donatella Bisutti non esita a e­sporre ai bambini: sinestesia, cioè la si­multanea esperienza di sensazioni pro­venienti da sensi diversi (induce sine­stesia il carducciano «silenzio verde», che grammaticalmente è un’ipallage). Perché in poesia le parole si ascoltano, si assaporano, si toccano, si vedono, si annusano, ed è da questa sintesi che scatta la fruizione artistica. Del resto (ma questo Bisutti non dice ai bambini), Baumgarten già prima del 1750 aveva definito l’estetica (disciplina che pro­prio a Baumgarten deve il nome), come «scienza della conoscenza sensibile».(Da Avvenire M.Allo)

Ma chi è Donatella Bisutti?

Donatella Bisutti Nata a Milano, vive sul Lago di Como. È giornalista professionista dal 1970. Ha lavorato per diverse testate della Mondadori, comprese le "Grandi Opere" ed ha poi tenuto per otto anni una rubrica letteraria sulla rivista Millelibri di Giorgio Mondadori. Ha collaborato a lungo all'Almanacco dello Specchio di Mondadori, ed è attualmente nel comitato di redazione della rivista Poesia (ed. Crocetti). Ha pubblicato nel 1979 L'albero delle parole, una selezione di poesie di vari autori rivolta ai bambini. Nel 1984 ha vinto il Premio Montale per l'Inedito. Per Mondadori ha curato e tradotto il volume di poesia di Edmond Jabès La memoria e la mano.Dal best-seller La Poesia salva la vita, presentato in diverse trasmissioni televisive, ha tratto l'idea per una omonima trasmissione radiofonica in otto puntate, cui hanno partecipato, tra gli altri, Carlo Bo, mons. Gianfranco Ravasi, Emilio Tadini, Lella Costa, Giampaolo Rugarli, Giulio Giorello. È stata per un anno presidente dell'Association Européenne pour la diffusion de la Poésie con sede a Lovanio in Belgio ed ha fondato a Milano nel 1990 il Premio Poesia Aperta.





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