Buongiorno, cari colleghi, e buon San VALENTINO a tutti! ho un'interessante proposta didattica da farvi...
Data: Venerdì, 14 febbraio 2003 ore 08:16:19 CET
Argomento: Opinioni


BUONGIORNO,CARI COLLEGHI,E BUON SAN VALENTINO A TUTTI!!!HO UNA INTERESSANTE PROPOSTA DIDATTICA DA FARVI…
Vi siete mai chiesti se si può insegnare l’amore? No?! Allora non avete letto Leo Buscaglia…definire l’amore equivale a conferirgli dei limiti, e a me l’amore sembra infinito!

La scuola dovrebbe avere come funzione primaria quella dell’educazione morale e sentimentale dei giovani.Credo, infatti, che tale aspetto sia troppo trascurato rispetto alle altre finalità,lodevoli certo,ma non altrettanto rilevanti.

A volte osservo i miei alunni e mi assale una paura profonda.E se non li conoscessi davvero?In fondo il mio rapporto con loro si limita a un superficiale scambio di battute,a sporadiche interrogazioni,a spiegazioni più o meno lunghe e interessanti.

Crediamo di conoscere i nostri alunni,cari colleghi,e invece non li conosciamo affatto.

Perché la nostra azione educativa possa essere efficace, proporrei allora l’istituzione di un corso d’Amore.Un corso d’Amore???

Sì,proprio un corso d’Amore!Lo so,l’amore è stato totalmente ignorato dagli scienziati,non è contemplato nei testi di psicologia,sociologia e antropologia…ma è la forza più grande che possediamo.

In ogni giovane,al di là di ogni retorica,esiste davvero un immenso potenziale,ma noi insegnanti dobbiamo valorizzarlo,coltivarlo e lasciare che si trasformi in energia e capacità di donare.

Conosco docenti che insegnano a pensare e operare in un unico modo,da loro considerato ottimale.

 Mi pare ,invece,che, per insegnare ad amare, dobbiamo celebrare la creatività e il sogno,non intesi come fuga dal reale,bensì come strumenti per essere perfettamente sé stessi,creature umane assolutamente uniche e diverse le une dalle altre.

L’opposto dell’amore non è l’odio, bensì l’apatia!

Stimoliamo i ragazzi a manifestare sempre i loro sentimenti.Facciamoli ridere,piangere,arrabbiarsi,gioire,esultare,indignarsi,sempre col giusto garbo e il dovuto autocontrollo.Facciamoli parlare e scrivere di loro il più possibile.Così forse,se si esprimono compiutamente,potremo conoscerli davvero un po’ meglio!

Abituiamoli ad agire e a sentire in modo umano,cerchiamo di essere umani noi stessi, perché non possiamo dare ciò che non possediamo.

Buon San Valentino, cari colleghi! E viva l’amore, ”amor ch’a nullo amato amar perdona…”

 Silvana La Porta





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