''MA L'INSEGNANTE DEVE ESSERE UN MODELLO...O NO?!''
Data: Domenica, 23 marzo 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


Ruoli e regole
 
Lungi da me ogni forma di spicciolo e facile giustizialismo, ma solo per difendere la dignità ed il ruolo di tanti altri professionisti dell’insegnamento che ogni giorno combattiamo, in silenzio e nel rispetto delle regole e delle leggi, battaglie senza quartiere per una scuola migliore fondata sulla democrazia delle regole e del loro rispetto e senza entrare nella qualità del tabacco o della sigaretta (cioè in ciò che viene fumato), mi viene spontaneo fare alcune considerazioni.
 
Io penso che il rapporto tra studente e docente deve essere fondato anzitutto e prima di ogni cosa sul reciproco rispetto e sul riconoscimento della diversità dei ruoli, sulla condivisione dei valori e delle regole, altrimenti si configura come un’afasia globale con la conseguente mistificazione di ruoli che serve solo ad alimentare ed a giustificare tutto ed il contrario di tutto per scaricarsi, ognuno, delle proprie individuali responsabilità accollandole alla società, alla politica, al disfunzionamento delle istituzioni e/o qualsiasi altro soggetto collettivo.
La confusione dei ruoli, teorizzata nei decenni scorsi, ha portato la nostra didattica ad essere succube di errati pedagogismi che hanno prodotto solo incertezze ed insicurezze facendo, di fatto, scivolare la scuola nelle posizioni di fondo delle varie classifiche.
 
Abbiamo fatto e continuiamo a fare, di continuo, uno dei peggiori baratti scambiando costantemente il Codice Morale con i Codici Penale e Civile.
 
 
Premesso quanto sopra e senza entrare nei dettagli voglio esprimere alcune considerazioni elementari.
1)       Per legge è assolutamente vietato fumare in qualsiasi locale scolastico, in particolare nelle aule dove ci si sta, in tanti, per 5/6 ore al giorno, in questo periodo ancora con le finestre chiuse.
2)      Ancora più grave per chi, come lui, insegnando educazione fisica deve insegnare Educazione alla salute.
3)      Per legge è assolutamente vietato l'uso del telefono ed ancora di più del video-telefono per fare riprese se non chiaramente autorizzate dal responsabile (in tal caso dal docente responsabile di quella ora di lezione).
4)      Guardando il video riversato su You Tube è assolutamente chiaro che l'insegnante si accorge che viene ripreso ed è consapevole (non sono quindi immagini rubate) ma né dice nulla né fa alcun rimprovero, né alcun richiamo, anzi, analizzando il comportamento, quasi si compiace dell’azione e del fatto che viene ripreso.
5)      Io penso che chi acconsente ed avalla comportamenti illegali ne diventa complice.
6)      Infine con il suo comportamento irrispettoso delle leggi (Codice civile e Codice penale) scredita la categoria che mantiene, a costo di grandi sacrifici, ancora vivo e vigile il Codice morale che dovrebbe guidarci nei rapporti umani, in modo particolare noi insegnanti. Gli studenti, in modo particolare quelli delle superiori, hanno bisogno di certezze e di stelle polari che li guidino nelle tempeste della vita e della crescita e non di comportamenti confacenti alle loro insicurezze, alle loro incertezze, alle loro fragilità.
 
Poiché l’esempio educa più delle parole, specialmente nei giovani d’oggi abituati a vivere e nutrirsi di immagini  vai a spiegare il concetto di legalità, il rispetto delle regole, il rispetto dei valori civili, il rispetto dell’Istituzione, lo studio come uso del tempo per acquisire conoscenze.
 
Elio Fragassi






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