ALUNNI...DISTRATTI
Data: Sabato, 22 marzo 2008 ore 10:45:50 CET
Argomento: Opinioni


ALUNNI…DISTRATTI

I nostri quindici anni ce li ricordiamo tutti. Eravamo anche noi in fondo un po’ come sono i nostri alunni. Alla ricerca disperata di una nostra identità, paurosi di tutto, desiderosi di piacere agli altri a tutti i costi, intemperanti e vogliosi di spaccare il mondo. E poi eravamo distratti. Con quella testa lì sempre tra le nuvole, incapaci, a tratti, di concentrarci sulle cose. Come se ci fosse sempre qualcosa di più importante della realtà che ci circondava.
I nostri quindici anni erano così. E oggi sono così pure. O forse pressappoco così. Perché va bene essere distratti. Ma la distrazione oggi raggiunge vertici, come dire, un po’ troppo elevati. Per esempio, qualche giorno fa, in una bella scuola della nostra provincia, avviene una prova generale, una prova solenne, un tentativo di verificare, su tutte le discipline, le competenze degli alunni. Naturalmente in più giorni. Bene. Giusto. Malgrado quello che si dice, nella scuola c’è ancora da parte di tanti la voglia di restituirle dignità e serietà. Comincia la prova, stile esami di stato, domande a risposta multipla, i ragazzi sembrano convinti, rispondono in fretta, consegnano ed escono.
Poi si riuniscono in cortile. E a questo punto gli insegnanti vogliono un po’ sapere com’è andata. Vuoi per la paura che abbiano commesso un patatrack…vuoi per semplice curiosità, cominciano le domande, le solite: “Com’è? Avete saputo rispondere?” E una voce fa: “Sì, prof., tutto ok! Abbiamo fatto bene anche la prova di inglese. Era facile.”
Bene. Bene. Bene. Bravi. Bravi. Bravi. Peccato che quel giorno avevano fatto francese. La prova d’inglese era l’indomani.

Silvana La Porta






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-10338.html