SI AGGRAVA LA QUESTIONE DEGLI ASSISTENTI TECNICI
Data: Marted́, 18 marzo 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


SI AGGRAVA LA QUESTIONE DEGLI ASSISTENTI TECNICI
E’ in atto una grave violazione del decreto legge n. 430 del 13/12/2000 che vede interessati in tale azione l’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo, i Sindacati CISL, CGIL e ANTES e alcuni dirigenti scolastici.

Il problema nasce dall’iniziativa presa da tali sindacati di richiedere, ai dirigenti scolastici che hanno attribuito incarichi di supplenze temporanee, di stipulare retroattivamente tali incarichi al 31 agosto, e non già al 30 giugno come previsto dalla legge.
Dai soggetti sopra citati è stato messo in moto un meccanismo che prevede alcuni passaggi:
    •     l’Ufficio Scolastico Provinciale convoca i dirigenti scolastici e li invita a conciliare adducendo la motivazione che eventuali sentenze avverse da parte della Magistratura del Lavoro costituirebbero onere per lo Stato.
    •     Sono invitati per primi alla conciliazione dirigenti vicini ai sindacati confederali che conciliano, sebbene in contrasto con le disposizioni di legge.
    •     Sono quindi invitati gli altri dirigenti ai quali, sia dai sindacalisti delegati alla conciliazione, che dai funzionari dell’USP verbalizzanti, viene fatto presente il pericolo di una soccombenza processuale.
    •     I sindacalisti, mediano proponendo la conciliazione solo sugli effetti giuridici e non su quelli economici del prolungamento del contratto. Si omette di riferire all’incauto dirigente, che il personale in questione ha fruito per i due mesi estivi dell’indennità di disoccupazione e non potrebbe in ogni caso essere pagato due volte.
Le conseguenze di tali azioni, nonostante le precise direttive del Dirigente dell’USRS e le disposizioni di legge, ad avviso di questa associazione, sono gravissime.
Infatti con l’estensione al 31 agosto del termine contrattuale, gli assistenti tecnici ricorrenti aumentano il loro punteggio in graduatoria e scavalcano i colleghi togliendo loro la nomina annuale nel successivo anno scolastico.        
Inoltre, i dirigenti che accettano di violare la legge, si trovano costretti a proseguire la propria condotta illegittima, non potendo in avvenire rifiutarsi di firmare i contratti per supplenze temporanee oltre i termini di legge, causando aggravio notevole per l’Erario.        
Ad avviso di questa associazione siamo nel campo di una violazione vera e propria, in quanto si inducono i dirigenti a conciliare una procedura contro una legge dello Stato, e gli stessi dirigenti che conciliano abusano del proprio ufficio arrecando un vantaggio ad una parte del personale e un danno ad altri, oltre che un aggravio di spese non previste al bilancio del MPI per gli effetti che tale conciliazione induce per gli anni scolastici successivi.        
Inoltre le scuole dei dirigenti che non conciliano e si attengono alle disposizioni di legge, risultano penalizzate in quanto gli assistenti tecnici ivi in servizio, vengono scavalcati da quelli che si vanno a iscrivere a CISL, CGIL e ANTES.
Roberto Tripodi






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