Altre 5 cattedre per la scuola primaria vanno ad aggiungersi alle 20 in più.
Data: Giovedì, 13 marzo 2008 ore 21:02:50 CET
Argomento: Rassegna stampa


La missione palermitana del provveditore agli studi è stata senz’altro positiva. Il direttore dell’ufficio scolastico regionale dott. Guido Di Stefano, sollecitato da Zanoli, che ha prospettato la situazione della scuola primaria catanese e quindi i tanti tagli, ha assegnato un’ulteriore aggiunta di 5 cattedre ai 20 posti che Zanoli era riuscito ad ottenere nei giorni scorsi.

«E’ stata senz’altro una conquista - ha commentato il provveditore -. E non è stato facile, con i tempi che corrono, portare a Catania 25 cattedre in più, rispetto a quanto stabilito, per la scuola primaria».

Intanto, stamane si concluderà l’informazione preventiva che l’ufficio scolastico provinciale darà alle organizzazioni sindacali della scuola per quanto riguarda l’organico di diritto della scuola primaria.

Attraverso un attento esame di tutta la documentazione consegnata nel precedente incontro dal dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Zanoli e dalla dottoressa Linda Mirone, che coordina il settore della scuola primaria dell’ex provveditorato, si era evidenziato che rispetto all’anno scolastico in corso mancano 43 classi, un posto nei centri Eda, un posto nelle scuole carcerarie di Giarre e 49 posti di insegnanti di lingua, una situazione che mette seriamente in crisi il buon andamento dell’offerta formativa.

Con questi 25 nuovi posti la situazione dovrebbe migliorare, anche se ancora siamo lontani dall’optimum. Per il segretario provinciale della Flc- Cgi si tratterebbe «di tagli costruiti acriticamente in modo burocratico e ragionieristico. Non si tiene conto che il disagio scolastico nella scuola secondaria di secondo grado ha punte del 23 per cento nei tecnici e professionali e del 18 per cento nei licei. Non accetteremo mai i tagli e ci batteremo per la difesa e la valorizzazione della scuola pubblica. Siamo contrari ad aule superaffollate.

Inoltre, la scuola catanese ha un urgente bisogno del dimensionamento». Secondo i segretari provinciali di Cisl scuola (Fisichella), Uil (Zammataro), Snals( Tempera) e Gilda (Cavallaro) «attraverso una corretta gestione di formazione delle classi, rispettando il numero degli alunni per aula, e cioè 25 ragazzi, si potrà avere una quantità di posti adeguata e proporzionale al numero di alunni, per ciascun ordine e grado e per ogni istituzione scolastica della provincia».

C’è da dire, infine, che circa 600 posti li lascerà il personale che andrà in pensione a partire dal prossimo 1 settembre. Inoltre, sempre per quanto concerne la scuola primaria, per Catania, come si è detto, la direzione scolastica regionale concedendo un’ulteriore aggiunta di 25 posti, è stata con Catania senz’altro più benevola rispetto alle altre province siciliane, ma, ovviamente, ancora non siamo nelle condizioni di coprire tutti i posti mancanti.

Ovviamente, oltre al calo demografico, bisognerà tener conto che, come rileva il segretario provinciale dello Snals Tempera, il rapporto alunni classe è stato ridotto dello 0,4 per cento dalla legge finanziaria con la conseguenza che il numero degli alunni per classe inevitabilmente aumenterà.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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