Ha avuto luogo nella sede dell’ufficio scolastico
provinciale un’importante riunione tra le
organizzazioni sindacali della scuola, il provveditore
agli studi Zanoli ed il coordinatore del
settore scuola primaria dell’ex provveditorato
dottoressa Linda Mirone.
Un incontro in cui è emerso che i tagli che si
avranno nel prossimo anno scolastico nel settore
della scuola primaria sono davvero preoccupanti.
Mancheranno ben 43 classi,
vi sarà una soppressione di 49 posti
di insegnati di lingua; un posto
in meno nella scuola carceraria di
Giarre; un altro nei centri Eda.
Il direttore dell’ufficio scolastico
regionale dott. Guido Di Stefano,
sollecitato dalle organizzazioni sindacali
della scuola della nostra provincia
e dallo stesso provveditore
Zanoli, ha previsto di aggiungere
altri posti pari a 20, ma dati i molti
tagli sono senz’altro insufficienti
per coprire
il fabbisogno. Ovviamente,
salvo ulteriore
aggiunta di cattedre,
non tutti i docenti precari
che hanno avuto
una nomina potrebbero
essere riconfermati.
Al termine dell’incontro,
che è stato aggiornato
a venerdì 13, le organizzazioni
sindacali
hanno emesso un comunicato.
«E’ stato possibile
esaminare soltanto i dati analitici riguardanti
gli organici trasmessi dalle scuole all’ufficio
scolastico provinciale e non quelli convalidati
e modificati dallo stesso ufficio scolastico
provinciale per cui non essendo a conoscenza
delle variazioni apportate non è possibile esprimere
un sereno giudizio - è scritto -. Dall’esame
dei tabulati forniti, cioè le richieste delle scuole,
si evince che molti istituti si trovano in difficoltà
per l’elevato numero di alunni per classi
mentre altri no. Dall’analisi effettuata sui dati
in possesso delle organizzazioni sindacali si
può ritenere che, con opportune modifiche, si
possono equilibrare gli organici consentendo
pari opportunità, assegnando i posti necessari
alle scuole della provincia. Per poter verificare
se a tutt’oggi esistono contraddizioni, l’ufficio
scolastico provinciale avrebbe dovuto mettere
le organizzazioni sindacali in condizione
di poterlo fare fornendo i tabulati
per gli organici analitici dopo
le modifiche apportate dallo stesso
USP».
Considerato i tempi ristretti, le
organizzazioni sindacali hanno
chiesto un esame congiunto tra le
stesse e l’ufficio scolastico provinciale
per evitare che alcune scuole
permangono in gravi difficoltà , altre no. Inoltre, le organizzazioni sindacali
non erano a conoscenza
dell’organico
riferito alle scuole carcerarie
e centri EDA.
Come abbiamo rilevato
giovedì 13 avrà
luogo un ulteriore incontro
delle parti per
esaminare gli organici
della scuola ed apportare,
se necessario, le
opportune modifiche.
Da qualche anno il problema
riguardante gli
organici delle scuole
continua a far discutere a causa dell’aumentare
dei tagli che determinano inevitabilmente
l’aumento del numero degli alunni delle classi.
Considerate le difficoltà di gestione delle dinamiche
di gruppo e la complessità delle procedure
didattiche della scuola di oggi, ciò non può
che determinare un abbassamento della qualità
del servizio scolastico.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)