Protestano i sindacati per i tagli: 43 classi e 49 professori in meno nelle sole primarie
Data: Mercoledì, 12 marzo 2008 ore 00:25:05 CET
Argomento: Rassegna stampa


Ha avuto luogo nella sede dell’ufficio scolastico provinciale un’importante riunione tra le organizzazioni sindacali della scuola, il provveditore agli studi Zanoli ed il coordinatore del settore scuola primaria dell’ex provveditorato dottoressa Linda Mirone.

Un incontro in cui è emerso che i tagli che si avranno nel prossimo anno scolastico nel settore della scuola primaria sono davvero preoccupanti.

Mancheranno ben 43 classi, vi sarà una soppressione di 49 posti di insegnati di lingua; un posto in meno nella scuola carceraria di Giarre; un altro nei centri Eda. Il direttore dell’ufficio scolastico regionale dott. Guido Di Stefano, sollecitato dalle organizzazioni sindacali della scuola della nostra provincia e dallo stesso provveditore Zanoli, ha previsto di aggiungere altri posti pari a 20, ma dati i molti tagli sono senz’altro insufficienti per coprire il fabbisogno. Ovviamente, salvo ulteriore aggiunta di cattedre, non tutti i docenti precari che hanno avuto una nomina potrebbero essere riconfermati. Al termine dell’incontro, che è stato aggiornato a venerdì 13, le organizzazioni sindacali hanno emesso un comunicato.

«E’ stato possibile esaminare soltanto i dati analitici riguardanti gli organici trasmessi dalle scuole all’ufficio scolastico provinciale e non quelli convalidati e modificati dallo stesso ufficio scolastico provinciale per cui non essendo a conoscenza delle variazioni apportate non è possibile esprimere un sereno giudizio - è scritto -. Dall’esame dei tabulati forniti, cioè le richieste delle scuole, si evince che molti istituti si trovano in difficoltà per l’elevato numero di alunni per classi mentre altri no. Dall’analisi effettuata sui dati in possesso delle organizzazioni sindacali si può ritenere che, con opportune modifiche, si possono equilibrare gli organici consentendo pari opportunità, assegnando i posti necessari alle scuole della provincia. Per poter verificare se a tutt’oggi esistono contraddizioni, l’ufficio scolastico provinciale avrebbe dovuto mettere le organizzazioni sindacali in condizione di poterlo fare fornendo i tabulati per gli organici analitici dopo le modifiche apportate dallo stesso USP».

Considerato i tempi ristretti, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un esame congiunto tra le stesse e l’ufficio scolastico provinciale per evitare che alcune scuole permangono in gravi difficoltà , altre no. Inoltre, le organizzazioni sindacali non erano a conoscenza dell’organico riferito alle scuole carcerarie e centri EDA. Come abbiamo rilevato giovedì 13 avrà luogo un ulteriore incontro delle parti per esaminare gli organici della scuola ed apportare, se necessario, le opportune modifiche. Da qualche anno il problema riguardante gli organici delle scuole continua a far discutere a causa dell’aumentare dei tagli che determinano inevitabilmente l’aumento del numero degli alunni delle classi.

Considerate le difficoltà di gestione delle dinamiche di gruppo e la complessità delle procedure didattiche della scuola di oggi, ciò non può che determinare un abbassamento della qualità del servizio scolastico.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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