UN LIBRO IN SMS.I Puristi della Letteratura storcono il naso
Data: Marted́, 11 marzo 2008 ore 07:44:44 CET
Argomento: Rassegna stampa


A gennaio in Gran Bretagna è partita l'iniziativa che coinvolge università
I classici della letteratura? Stanno in un sms
Dal Paradiso Perduto a Romeo e Giulietta, i capolavori arrivano
sul telefonino per aiutare gli studenti a capire e ripassare


Riassumete un classico in 160 battute
«Essere o non essere?». Provate a leggerlo così: 2B?NT2B? Quella che assomiglia a una strana formula algebrica non è altro che il celebre dubbio intorno a cui si arrovellava Amleto tradotto nel linguaggio sincopato degli sms. Una traduzione perfetta nella metalingua portatile. Frasi, versi ma anche l'intera trama di complesse opere inglesi sono stati condensati nelle sigle e abbreviazioni dei messaggini per avvicinare alla letteratura la generazione del telefonino. Pagine e pagine di copiosi capolavori dal «Paradiso perduto» di John Milton al «Signore delle mosche» di William Golding passando per Giulietta e Romeo di Shakespeare sono pronte a sbarcare sui display dei cellulari tradotte in «sms accademico».

L'idea è del servizio di sostegno agli studenti Dot Mobile, che sta collaborando con importanti professori di letteratura di diverse università del Regno Unito, per i quali «le possibilità degli sms non sono state finora studiate». John Sutherland, professore di letteratura inglese alla University College di Londra (nonché presidente della giuria nell'ultima edizione del Man Brooker Prize) è già al lavoro per convertire i testi nella lingua portatile. «Ridurre la complessità a pochi e semplici elementi dischiude enormi opportunità di apprendimento» sottolinea Sutherland convinto com'è che lungi dal denigrare la grande letteratura, le opere tradotte in sms ne aiutino la comprensione e il ripasso, un po' come facevano i bigini di una volta. «I messaggini sono oggi una delle forme di comunicazioni principali tra i giovani. Vogliamo sfruttarne le qualità educative» spiega Steven Brabnec di Dot Mobile.

Ecco allora la frase «Romeo Montague falls in love with Juliet Capulet and they marry secretly» diventa «RomeoM falls_w/_ JulietC@mary Secretly»
Ma i puristi della letteratura storcono il naso: come osa questo iconoclasta tecnologico storpiare l'inglese di Shakespeare? Come si può rendere un'opera di cotanto spessore nei gorgoglii sincopati degli adolescenti (e non solo?). Eppure da sempre la scrittura ha cercato di fare i conti con la brevità: dalle abbreviazioni escogitate dagli amanuensi alle prese con fogli e fogli di manoscritti alla stenografia, le forme di scrittura compendiata si sono rinnovate nel tempo. Sempre utili, purché ci siano regole condivise da tutti i partecipanti. Per una rinfrescata su codici e abbreviazioni si può consultare uno dei dizionari ad hoc dedicato all'interpretazione del linguaggio dei messaggini (ne ha pubblicato uno persino l'università di Oxford). Perché se il display del telefonino è un mezzo di comunicazione chiarissimo per chi lo usa tutti i giorni, resta quasi un geroglifico per chi ancora non è stato iniziato.(Da Il  Corriere della Letteratura M Allo)






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