SCATTA LA SOSPENSIONE DELLA REFEZIONE SCOLASTICA. E oggi nelle scuole rischio digiuno per gli studenti
Data: Lunedì, 10 marzo 2008 ore 23:32:24 CET
Argomento: Rassegna stampa


10.03.2008. La refezione scolastica non è soltanto uno strumento indispensabile per garantire agli istituti il «monte ore» di lezioni fissato dalla legge Moratti. Negli istituti periferici può diventare uno strumento indispensabile per combattere la povertà e seguire passo passo giovani disagiati che altrimenti rimarrebbero in mezzo alla strada. Lo ha confermato il preside della «Petrarca», Santo Gagliano. Lo dicono le statistiche che indicano nella mensa scolastica un luogo di aggregazione utile per far superare al giovane le difficoltà che quotidianamente vive in alcuni quartieri cittadini.

Il preside Gagliano non ha fatto mistero che la «Petrarca» continuerà a fare la refezione anche per «aiutare una quindicina di giovani disagiati che altrimenti non avrebbero di che mangiare a casa propria». La refezione in certe aree è vista come sostegno a famiglie senza speranza; aiuto verso giovani che vedono nella scuola uno dei pochi spiragli per uscire dal degrado. Oggi l’argomento sarà insieme ad altri sul tavolo del neo commissario. I presidi si augurano che nel volgere di pochi giorni si tenga un incontro con le ditte che hanno sospeso il servizio. Il preside Gagliano, così come ieri aveva confermato il suo collega della «Parini », Giuseppe Adernò, continuerà regolarmente ad effettuare il servizio. Anzi è pronto a mettere a disposizione di altri istituti in difficoltà 500 pasti al giorno. «Oltre al nostro fabbisogno - ha spiegato - siamo pronti a preparare altri 500 pasti. Unica condizione che poniamo è quella del tempo. Per preparare i pasti aggiuntivi abbiamo bisogno di saperlo entro le ore 10, perché dopo sarebbe difficile soddisfare la richiesta».

Sulla emergenza-mense è intervenuto anche il deputato nazionale del Pdci, Orazio Licandro: «La sospensione purtroppo è una delle gravissime conseguenze che avevamo preventivato ed è sacrosanta la preoccupazione dei presidi. Bisogna trovare una soluzione urgente, anche grazie all’intervento delle altre istituzioni, a cominciare dal prefetto». Per Licandro, inoltre, «è necessario tagliare tutti quei mille rivoli che producono sprechi». Il deputato del Pdci si è poi chiesto, per esempio, «quanto è utile e quanto ci costa l’Ufficio tutela del consumatore, la cui direzione è ricoperta dal dott. Francesco Tanasi, presidente del Codacons. E’ grave - ha aggiunto Licandro - che un dipendente comunale che ha gli elenchi dei consumatori o che parla a nome dei consumatori, poi sostenga politicamente il centrodestra e in particolare la campagna di Lombardo. Chiediamo al commissario di revocare a Tanasi la responsabilità dell’Ufficio del consumatore».

G. B. (da www.lasicilia.it)







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