10.03.2008. La refezione scolastica non è soltanto uno
strumento indispensabile per garantire agli
istituti il «monte ore» di lezioni fissato dalla
legge Moratti. Negli istituti periferici può diventare
uno strumento indispensabile per
combattere la povertà e seguire passo passo
giovani disagiati che altrimenti rimarrebbero
in mezzo alla strada. Lo ha confermato il preside
della «Petrarca», Santo Gagliano. Lo dicono
le statistiche che indicano nella mensa
scolastica un luogo di aggregazione utile per
far superare al giovane le difficoltà che quotidianamente
vive in alcuni quartieri cittadini.
Il preside Gagliano non ha fatto mistero che la
«Petrarca» continuerà a fare la refezione anche
per «aiutare una quindicina di giovani disagiati
che altrimenti non avrebbero di che mangiare
a casa propria». La refezione in certe
aree è vista come sostegno a famiglie senza
speranza; aiuto verso giovani che vedono nella
scuola uno dei pochi spiragli per uscire dal
degrado. Oggi l’argomento sarà insieme ad
altri sul tavolo del neo commissario. I presidi
si augurano che nel volgere di pochi giorni si
tenga un incontro con le ditte che hanno sospeso
il servizio. Il preside Gagliano, così come
ieri aveva confermato il suo collega della «Parini
», Giuseppe Adernò, continuerà regolarmente
ad effettuare il servizio. Anzi è pronto
a mettere a disposizione di altri istituti in difficoltà
500 pasti al giorno. «Oltre al nostro
fabbisogno - ha spiegato - siamo pronti a preparare
altri 500 pasti. Unica condizione che
poniamo è quella del tempo. Per preparare i
pasti aggiuntivi abbiamo bisogno di saperlo
entro le ore 10, perché dopo sarebbe difficile
soddisfare la richiesta».
Sulla emergenza-mense è intervenuto anche
il deputato nazionale del Pdci, Orazio Licandro:
«La sospensione purtroppo è una delle
gravissime conseguenze che avevamo preventivato
ed è sacrosanta la preoccupazione
dei presidi. Bisogna trovare una soluzione urgente,
anche grazie all’intervento delle altre
istituzioni, a cominciare dal prefetto». Per Licandro,
inoltre, «è necessario tagliare tutti
quei mille rivoli che producono sprechi». Il
deputato del Pdci si è poi chiesto, per esempio,
«quanto è utile e quanto ci costa l’Ufficio tutela
del consumatore, la cui direzione è ricoperta
dal dott. Francesco Tanasi, presidente del
Codacons. E’ grave - ha aggiunto Licandro -
che un dipendente comunale che ha gli elenchi
dei consumatori o che parla a nome dei
consumatori, poi sostenga politicamente il
centrodestra e in particolare la campagna di
Lombardo. Chiediamo al commissario di revocare
a Tanasi la responsabilità dell’Ufficio del
consumatore».
G. B. (da www.lasicilia.it)