08.03.2008. «Si comunica che le ditte di refezione
scolastica hanno deciso di sospendere
il servizio a partire da lunedì
prossimo, 10 marzo. Pertanto
si invitano i dirigenti a informare le
famiglie degli alunni». Il testo del
fax trasmesso a tutte le scuole della
città dalla Direzione Pubblica
istruzione testimonia il clima di incertezza
da «8 settembre» che si vive
ormai nei palazzi amministrativi
dopo le dimissioni continue degli
assessori e in assenza del commissario
straordinario, Vincenzo
Emanuele, che si insedierà in Comune
molto probabilmente lunedì
mattina. Un clima aggravato ieri
dalla manifestazione di piazza degli
assistenti socio assistenziali e
degli addetti agli asili nido, senza
stipendio da settembre, cui hanno
aderito gli impiegati della «Multiservizi
» «da gennaio - spiegano dalla
Cgil - in arretrato con gli stipendi
». Uno scenario non tanto sereno
che accoglierà il Commissario.
In questa incertezza generale,
che riguarda in particolare lo stato
della «casse», le ditte di refezione
avrebbero deciso di sospendere il
servizio in attesa, forse, di rassicurazioni
sui pesanti arretrati vantati.
I genitori dei ragazzi hanno appreso
la notizia al termine delle lezioni,
quando sono stati avvicinati
dai professori. Alla «XX settembre»
i docenti avrebbero distribuito fogliettini
di carta improvvisati per
comunicare l’imminente sospensione
della mensa.
Unica eccezione arriva dalla «Petrarca
» dove al contrario la refezione
continuerà regolarmente, nonostante
la decisione delle aziende.
A confermarlo è il preside, Santo
Gagliano: «Pur comprendendo il
provvedimento legittimo deciso
dalle ditte, che non vengono pagate
da mesi e mesi, noi continueremo
a garantire la refezione scolastica
a tutti i nostri ragazzi. In un clima
difficile per la città abbiamo ritenuto
giusto inviare un segnale di
distensione continuando a mantenere
il servizio che effettuiamo per
conto di una ditta con la quale siamo
in convenzione».
Il preside della Petrarca si è reso
anche disponibile a venire incontro
ad altre scuole che necessitano della
refezione per non modificare i
propri piani scolastici. Un rapporto
di collaborazione tra scuole in un
clima di incertezza generale e di
temporaneo vuoto amministrativo.
GIUSEPPE BONACCORSI (da www.lasicilia.it)
La refezione sospesa da domani. Presidi preoccupati:
«Si rischia la validità
dell’anno scolastico»
09.03.2008. Interruzione di pubblico servizio,
ma soprattutto il rischio di veder
compromesso l’anno scolastico. Il
fax della direzione comunale Pubblica
istruzione che annuncia da
domani mattina il blocco della refezione
scolastica nella maggior
parte delle scuole ha scatenato la
forte reazione dei dirigenti soggetti
al provvedimento. Ieri mattina
c’è stato un fitto scambio di telefonate
tra alcuni presidi. Alla fine, da
alcuni istituti, è partita una lettera
indirizzata al neo commissario
straordinario che lunedì si insedierà
in Comune. Tra i primi a scrivere
al dirigente regionale il preside
della «Parini», Giuseppe Adernò.
Il dirigente ha segnalato che la
mensa del suo istituto domani effettuerà
regolarmente il servizio,
«ma questo perché la ditta in convenzione
non figura tra quelle che
hanno deciso di sospendere la refezione,
almeno per ora». Adernò ne
ha approfittato per segnalare al
commissario, Vincenzo Emanuele
«pure il mancato pagamento dei
buoni libri agli studenti, cosa che
avviene da tre anni».
La preoccupazione maggiore che
assilla i dirigenti scolastici è il rischio
di invalidare l’anno scolastico
che ormai con la legge Moratti (la
n. 53 del 2003) non si conta più in
giorni, ma attraverso un monte ore.
Secondo la legge un anno per essere
valido deve garantire un certo
numero di ore, commisurate alla tipologia
di istituto. Stabilite le ore
per materia, ogni alunno per essere
scrutinato deve avere frequentato
l’80% delle ore previste. Qui entra
in ballo la refezione scolastica
che viene garantita per quei modelli
orari che necessitano di un
monte ore.
Alla «Petrarca», ad
esempio, per la scuola elementare
si effettuano due pomeriggi per recuperare
le ore e consentire di non
svolgere lezioni il sabato; nella sezione
di scuola media i pomeriggi
sono invece tre. Una sola settimana
di mancata refezione costringerebbe
l’istituto a prevedere un recupero
di ore, mandando in tilt tutta la
programmazione. Per questo il
preside della Petrarca, Santo Gagliano,
ha garantito che il suo istituto
continuerà regolarmente ad
effettuare la refezione «pur avanzando
dalla ditta in convenzione
ben 180 mila euro». La mensa della
«Petrarca» è tra l’altro disponibile
a preparare 500 pasti in più del
suo fabbisogno, nel caso in cui un
altro istituto abbia la necessità di
garantire la refezione. Al di là del
grave problema, i presidi si sono
detti «sorpresi dell’atteggiamento
con cui la Direzione Pi ha affrontato
il problema». Spiega il dirigente
della Petrarca, Gagliano: «In assenza
del sindaco, nel vuoto amministrativo
generale, la prima autorità
che doveva essere informata del
problema doveva essere il prefetto».
Sulla imminente sospensione
della refezione è intervenuto con
una nota il deputato nazionale del Pd, Salvo Raiti: «La sospensione dei
pasti ai nostri alunni è l’ultima vergogna
della disastrosa amministrazione
comunale. C’è da rimanere
senza parole nel registrare che gli
addetti agli asili nido non prendono
lo stipendio da settembre, le
ditte che prestano servizi sociali
vantano arretrati per oltre 12 mesi,
che l’illuminazione pubblica per la
prima volta nella storia è stata anche
sospesa.... La verità è, che in
questi anni si è ipotecato il futuro
dei catanesi fino ad arrivare a lasciare
gli alunni a digiuno...».
GIUSEPPE BONACCORSI (da www.lasicilia.it)