A PROPOSITO DI ORGANICI E NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE...
Data: Luned́, 10 marzo 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


SICUREZZA A SCUOLA
 E FORMAZIONE CLASSI.

di Pippo Frisone, da  ScuolaOggi del 9.3.2008

 

E’ tempo di organici. I Dirigenti Scolastici alle prese coi numeri degli alunni provano a formare le classi: sulla base delle iscrizioni quelle iniziali e della previsione delle bocciature quelle intermedie. Il Provveditore su delega del Direttore Regionale autorizza le classi nel numero consentito dalla dotazione organica provinciale. In tutti questi anni è stata quest’ultima a determinare la media alunni per classe, il rapporto alunni - docenti, la tipologia del tempo scuola, le sperimentazioni, la stessa qualità della scuola pubblica!

Con una logica perversa, gli organici sono stati calati dall’alto, basati su politiche di contenimento della spesa pubblica e sulle esigenze del bilancio statale, a prescindere dalle reali esigenze delle scuole, del territorio, degli studenti e delle loro famiglie.

Con la finanziaria del 2007 bisognava raggiungere l’obiettivo nazionale della media di 21 alunni per classe. In nome di quest’obbiettivo, anche per il 2008, da un lato vengono mantenuti i vecchi criteri sulla formazione classi (D.M.331/98 e DM 141/99 classi con handicap) dall’altro il Ministero della P.I. forza verso l’alto i valori massimi, spingendoli fino a 27 nella scuola primaria, confermando i 28 nell’infanzia e nella media, fino a 31 nelle superiori, in presenza di bocciati per debiti non recuperati! Da alcuni anni questa sciagurata politica d’innalzamento degli alunni per classe sta creando una situazione sempre più schizofrenica, con i Dirigenti Scolastici che non sanno più che pesci pigliare.

Mentre l’Amministrazione Scolastica regionale e provinciale deve fare i conti con le poste di organico ricevute dal Ministero, applicando in modo più o meno rigido per starci dentro, le norme scolastiche di riferimento (DD.MM. n. 331/98 e n. 141/99. Decreto Interm. e CC.MM) - al Dirigente Scolastico, in quanto responsabile della sicurezza non solo dei locali ma anche di chi dentro la scuola studia e lavora, fanno capo altri obblighi di legge, il più delle volte costretto a disattenderli.

La legge n.2 23/96 art.5  comma 3 e il D.M. LL.PP. del 18.12.75 sull’edilizia scolastica, il D.M. dell’Interno del 26.8.92 sulle norme antincendio e affollamento massimo, per non parlare del Dlgs. n. 626/94 sulla sicurezza!

Sulla base delle su citate norme il numero degli alunni per classe dovrebbe attestarsi a 25 e mai superare i 26 in tutti gli ordini e gradi di scuola per il DM su antincendio e affollamento massimo!

I metri quadrati netti per alunno in classe non dovrebbero superare i mq.1,80 nell’obbligo e i mq. 1,96 alle superiori, la temperatura in classe i 20°, oscillando in alto e in basso non più di 2°, l’umidità tra il 45-55%. Altezza regolamentare in palestra non meno di m.7,50!

In quante scuole vengono rispettate queste regole?

Norme vecchie e nuove, restano per lo più disattese, in scuole vecchie, costruite negli anni settanta e non ancora del tutto messe a norma sulla sicurezza.

Sta per entrare in vigore il nuovo Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sono 303 articoli, pene più severe ai datori di lavoro ma anche più prevenzione e formazione.

Ecco cogliamo l’occasione per dire, dopo le atroci morti degli operai della Tyssen Krupp, che quanti, ad ogni livello, a partire dal Ministro, abbiano la competenza e la responsabilità di rispettare e far rispettare le predette norme anche nella scuola, facciano prevalere, in caso di contrasto, sempre e comunque la salute, la sicurezza , la vita dei nostri figli e di chi lavora.






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