«Smonta il bullo» in dieci scuole. In Sicilia progetto finanziato dalla Fondazione Sud.
Data: Sabato, 08 marzo 2008 ore 14:43:29 CET
Argomento: Rassegna stampa


PALERMO. 06.03.2008. Un progetto per contrastare il fenomeno del bullismo in Sicilia. «Smonta il bullo» è il nome dell’iniziativa, che sarà presentata questa mattina presso la sede della Cisl in piazza Castenuovo, promossa dal sindacato, in collaborazione con cento imprese sociali e undici enti ed associazioni. Il progetto, che prende il via proprio oggi contemporaneamente alla presentazione, coinvolgerà dieci istituti superiori delle nove province siciliane e avrà una durata di diciotto mesi. In ogni scuola sarà presente un’equipe di psicologi. Saranno coinvolti pure assistenti sociali e pedagogisti.

L’«operazione antibullo» sarà condotta dal consorzio Solco di Catania, che riunisce oltre 100 imprese e cooperative sociali, e da altri enti: assessorato regionale alla Famiglia, Cenasca e Anolf Cisl, Anteas, consorzio Libertà e legalità, l’Anpe, la Confcoop, il Forum delle associazioni familiari, l’Age di Palermo e la coop sociale Cos di Ragusa.

Costo dell’iniziativa, 298 mila euro, finanziati dalla Fondazione per il Sud, organismo nato nel 2006, a Roma, sulla base di un protocollo per un piano di infrastrutture sociali nel Mezzogiorno, firmato da Forum del terzo settore, associazioni del volontariato e Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria. Altri 48 mila euro saranno messi a disposizione dai partner, per un cofinanziamento pari al 14 per cento dell’importo complessivo.

Quattro le azioni previste dalla strategia anti-bullo, che punta a definire percorsi di educazione e legalità e valorizzare il ruolo della famiglia: la redazione di una mappa regionale del fenomeno bullismo; la sensibilizzazione al problema dei giovani, delle famiglie e del contesto siciliane in cui vivono; attività di formazione della durata di diciotto ore. È previsto anche l’avvio di un servizio di assistenza attraverso il numero verde «smonta il bullo» cui sarà possibile rivolgersi in forma assolutamente anonima.

MARIA MODICA (da www.lasicilia.it)

 

 

PALERMO. 07.03.2008. Il bullismo in Sicilia è un fenomeno da conoscere per prevenirlo.  È questo lo scopo del progetto «Smonta il bullo» presentato, ieri mattina, dalla Cisl e dagli altri enti ed associazioni che lo hanno promosso. Dieci le scuole campione scelte nelle nove province siciliane: l’Itis «Fermi» di Giarre, liceo scientifico «Majorana» di Catania, istituto Moncada di Siracusa, Itc «Foderà» di Agrigento, Itis «Volta» di Palermo, Ipsia - Ipssar di Enna, Iti «Mottura» di Caltanissetta, Itc «Fabio Besta» di Ragusa, Itc «Cosentino» di Trapani, Itis «Majorana» di Milazzo.

Le scuole per il campionamento sono state scelte perché considerate «sensibili» dal punto di vista del bullismo. A promuovere il progetto, finanziato con 295mila euro dalla Fondazione per il Sud, una partnership fra cento imprese sociali, riunite nel consorzio Solco, l’assessorato regionale alla Famiglia e altre dieci associazioni.

Altri 48mila euro saranno messi a disposizione dai partner per un cofinanziamento pari al 14 per cento dell’importo complessivo. Il progetto mira ad elaborare e realizzare attività volte allo studio, alla prevenzione e al contrasto del fenomeno. «Scopo dell’iniziativa - ha spiegato Mimma Calabrò, della segreteria regionale della Cisl - è snidare gli atteggiamenti che alimentano il bullismo, al di là dei casi di cronaca eclatanti che si impongono all’attenzione dell’opinione pubblica».

In Sicilia, manca una mappatura complessiva del fenomeno. Il progetto, che avrà uno sviluppo complessivo di 18 mesi, parte proprio da un’azione di monitoraggio che durerà tre mesi.

Durante questo periodo sarà appurata l’effettiva consistenza del fenomeno sul territorio regionale e i luoghi in cui si manifesta. A partire dal prossimo anno scolastico, invece, partiranno gli interventi per la sensibilizzazione sul fenomeno rivolti agli studenti, alla scuola, alla famiglia e a tutti quei soggetti che operano nel campo della formazione. In un secondo momento, sarà attivato un servizio di supporto e assistenza di cui saranno destinatari gli studenti che hanno subito atti di bullismo.

Infine, sarà istituito nelle dieci scuole il numero verde «Smonta il bullo» cui ci si potrà rivolgere, anche in forma anonima, per segnalare i casi di bullismo. Nelle scuole opereranno équipe formate da psicologi, assistenti sociali e pedagogisti.

MARIA MODICA (da www.lasicilia.it)







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