PALERMO. 06.03.2008. Un progetto per contrastare il fenomeno
del bullismo in Sicilia. «Smonta il bullo» è il nome
dell’iniziativa, che sarà presentata questa mattina
presso la sede della Cisl in piazza Castenuovo,
promossa dal sindacato, in collaborazione con cento
imprese sociali e undici enti ed associazioni.
Il progetto, che prende il via proprio oggi
contemporaneamente alla presentazione,
coinvolgerà dieci istituti superiori delle nove
province siciliane e avrà una durata di diciotto mesi.
In ogni scuola sarà presente un’equipe di psicologi.
Saranno coinvolti pure assistenti sociali e
pedagogisti.
L’«operazione antibullo» sarà condotta dal consorzio
Solco di Catania, che riunisce oltre 100 imprese e
cooperative sociali, e da altri enti: assessorato
regionale alla Famiglia, Cenasca e Anolf Cisl, Anteas,
consorzio Libertà e legalità, l’Anpe, la Confcoop, il
Forum delle associazioni familiari, l’Age di Palermo e
la coop sociale Cos di Ragusa.
Costo dell’iniziativa, 298 mila euro, finanziati dalla
Fondazione per il Sud, organismo nato nel 2006, a
Roma, sulla base di un protocollo per un piano di
infrastrutture sociali nel Mezzogiorno, firmato da
Forum del terzo settore, associazioni del
volontariato e Acri, in rappresentanza delle
fondazioni di origine bancaria. Altri 48 mila euro
saranno messi a disposizione dai partner, per un cofinanziamento pari al 14 per cento dell’importo
complessivo.
Quattro le azioni previste dalla strategia anti-bullo,
che punta a definire percorsi di educazione e legalità
e valorizzare il ruolo della famiglia: la redazione di
una mappa regionale del fenomeno bullismo; la
sensibilizzazione al problema dei giovani, delle
famiglie e del contesto siciliane in cui vivono;
attività di formazione della durata di diciotto ore. È
previsto anche l’avvio di un servizio di assistenza
attraverso il numero verde «smonta il bullo» cui sarà
possibile rivolgersi in forma assolutamente
anonima.
MARIA MODICA (da www.lasicilia.it)
PALERMO. 07.03.2008. Il bullismo in Sicilia è un
fenomeno da conoscere per prevenirlo. È questo lo scopo del progetto «Smonta
il bullo» presentato, ieri mattina, dalla Cisl e dagli altri enti ed associazioni
che lo hanno promosso. Dieci le scuole
campione scelte nelle nove province
siciliane: l’Itis «Fermi» di Giarre, liceo
scientifico «Majorana» di Catania,
istituto Moncada di Siracusa, Itc
«Foderà» di Agrigento, Itis «Volta» di
Palermo, Ipsia - Ipssar di Enna, Iti
«Mottura» di Caltanissetta, Itc «Fabio
Besta» di Ragusa, Itc «Cosentino» di
Trapani, Itis «Majorana» di Milazzo.
Le scuole per il campionamento sono
state scelte perché considerate
«sensibili» dal punto di vista del
bullismo. A promuovere il progetto,
finanziato con 295mila euro dalla
Fondazione per il Sud, una partnership
fra cento imprese sociali, riunite nel
consorzio Solco, l’assessorato regionale
alla Famiglia e altre dieci associazioni.
Altri 48mila euro saranno messi a
disposizione dai partner per un cofinanziamento pari al 14 per cento
dell’importo complessivo. Il progetto
mira ad elaborare e realizzare attività
volte allo studio, alla prevenzione e al
contrasto del fenomeno. «Scopo
dell’iniziativa - ha spiegato Mimma
Calabrò, della segreteria regionale della
Cisl - è snidare gli atteggiamenti che
alimentano il bullismo, al di là dei casi
di cronaca eclatanti che si impongono
all’attenzione dell’opinione pubblica».
In Sicilia, manca una mappatura
complessiva del fenomeno. Il progetto,
che avrà uno sviluppo complessivo di
18 mesi, parte proprio da un’azione di
monitoraggio che durerà tre mesi.
Durante questo periodo sarà appurata
l’effettiva consistenza del fenomeno
sul territorio regionale e i luoghi in cui
si manifesta. A partire dal prossimo
anno scolastico, invece, partiranno gli
interventi per la sensibilizzazione sul
fenomeno rivolti agli studenti, alla
scuola, alla famiglia e a tutti quei
soggetti che operano nel campo della
formazione. In un secondo momento,
sarà attivato un servizio di supporto e
assistenza di cui saranno destinatari gli
studenti che hanno subito atti di
bullismo.
Infine, sarà istituito nelle
dieci scuole il numero verde «Smonta il
bullo» cui ci si potrà rivolgere, anche in
forma anonima, per segnalare i casi di
bullismo. Nelle scuole opereranno équipe formate da psicologi, assistenti
sociali e pedagogisti.
MARIA MODICA (da
www.lasicilia.it)