I problemi dell'istruzione
Data: Venerdì, 07 marzo 2008 ore 01:58:06 CET
Argomento: Rassegna stampa


L'Istruzione è virtualmente assente dai programmi politici: occorre invece farne una voce importante degli stanziamenti del prossimo governo: le voci si rincorrono da qualche giorno, da quando ci si è accorti che, a forza di riforme e riformicchie, la scuola è precipitata in un cunicolo da cui è difficile recuperarla. Gli imprenditori hanno capito che i concorrenti asiatici basano le loro fortune soprattutto su un sistema scolastico ben funzionante. I liceali dell'India e della Cina si orientano nelle scienze molto meglio dei nostri che le scienze le hanno solo nelle denominazioni dei corsi.

E' bene che finalmente si guardi alla vera radice del problema: ma è opportuno che non si cada ancora nella trappola della retorica nostrana. Per superare le difficoltà c'è bisogno di interventi urgenti, ma non di riformulazioni. In questi giorni le nostre scuole sono inondate da corsi di recupero, di por, di pon e di tante altre sigle la cui efficacia didattica prosegue quella striminzita degli anni passati. Non c'è bisogno di nuove pianificazioni e di altri pianificatori, meno che mai abbiamo bisogno di altre formule didattiche e progettuali.

Ci serve un recupero della funzione didattica. I Maestri devono insegnare, educare, discutere, indicare le vie. E' bene che siano messi alla prova dei fatti confrontando i risultati da loro ottenuti con quelli che si realizzano in altri paesi (l'autocompiacimento dei pretesi successi non serve a niente). Soprattutto è necessario che la vita della scuola smetta di essere tempestata da formulari e schemi, da sigle e sperimenti che ne hanno snaturato la sostanza e la finalità: ci sono licei "scientifici" in cui si studiano tre lingue straniere e pochissima fisica; ci sono licei "classici" in cui non si sa declinare un nome regolare; c'è (cosa ancora più grave) una scuola media dalla quale si esce con una esigua dose di conoscenze e una crassa dose di bullismo.

La colpa di molto di questo discende da alcune delle trovate pedagogiche del passato. Tanto Brain Storming e poco Buon Senso.

Sergio Sciacca (da www.lasicilia.it)







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