- S. AGATA LI BATTIATI: Alla «Pluchinotta» energia e ambiente
- CATANIA:
«Intesa raggiunta all’Archimede»
- CATANIA:
«Pausa didattica» al Marconi
- S. AGATA LI BATTIATI: Alla «Pluchinotta» energia e ambiente
Nella Media statale "Pluchinotta" si è parlato di fonti energetiche
alternative e rinnovabili (energia eolica e fotovoltaica). L’incontro,
proposto dal dirigente scolastico, dott. Linda Piccione, e dalla docente di
Tecnologia, prof. Maria Tosto, si è tenuto per le classi 3E e 3H
(successivamente saranno coinvolte nel progetto le restanti Terze).
Il
relatore, ing. Francesco Minissale, esperto di energia eolica e fotovoltaica,
ha illustrato in modo
estremamente chiaro le
varie fonti energetiche e il
loro impatto ambientale
per evidenziare i vantaggi
derivanti dall’uso razionale
dell’energia mettendone
così in risalto la produzione
da fonti rinnovabili. Sono
stati mostrati ai ragazzi
esempi di impianti
fotovoltaici, solari-termici
ed eolici, sottolineando la
relazione tra produzione di
energia e ambiente.
PATRIZIO NICOLOSI (da www.lasicilia.it)
- CATANIA:
«Intesa raggiunta all’Archimede»
Le componenti della Rsu dell’Iti Archimede, cioè la
maggioranza della Rsu regolarmente eletta nell’Istituto,
a seguito delle notizie apparse sul quotidiano
"La Sicilia" del 26 e 27 febbraio relative alla fase
conclusiva della contrattazione di Istituto, comunicano
quanto segue. È inopportuno disquisire
sulla unitarietà della Rsu di Istituto, dal momento
che la normativa prevede che le decisioni siano assunte
dalla Rsu a maggioranza, ferma restando
l’unitarietà della rappresentatività. L’intesa è stata
trovata, dopo lunga e laboriosa fase di concertazione,
tra le due parti, dirigenza dell’istituto e rappresentanza
sindacale (maggioranza della Rsu e
OO.SS. firmatarie del vigente C.C.N.L. comparto
scuola). La sottoscrizione di tale intesa ha permesso
la chiusura della contrattazione, nonostante la
mancata firma di un solo rappresentante dei lavoratori
Rsu.
La partecipazione all’incontro di parti non deputate
alla trattativa non è prevista dalla normativa,
quindi essa avrebbe potuto essere pregiudizievole
per la conclusione auspicata dalle parti, che di fatto
hanno raggiunto l’accordo. La maggioranza della
rappresentanza sindacale partecipante alle trattative,
con alto senso di responsabilità e correttezza
nei confronti dei lavoratori e con tenacia, ha portato
a conclusione l’accordo nella maniera più giusta
e favorevole alla scuola e ai lavoratori. In precedenza
non era stato possibile addivenire a soluzione
per svariate e complesse problematiche risalenti
anche ad anni scolastici anteriori, che l’attuale Rsu di Istituto, insediatasi nel Gennaio 2007, si è
dovuta incaricare di risolvere.
I COMPONENTI LA RSU DELL’I.T.I. ARCHIMEDE DI CATANIA
ANGELO CASTRO, SALVATORE RAITI, ROSARIO RININA, CARMEN
VITTORIO
(da www.lasicilia.it)
- CATANIA:
«Pausa didattica» al Marconi
C’è un tempo e un luogo giusto per ogni cosa.
Lo dicono anche le Sacre scritture. C’è un
tempo per agire e un tempo per riflettere, c’è
un tempo per apprendere e un tempo per assimilare.
Così devono aver pensato al Marconi,
l’Istituto tecnico per l’Informatica di via
vescovo Maurizio. Dove da domani le lezioni
saranno sospese per due settimane, per lasciare
posto a una «pausa didattica».
Un modo elegante per fare una vacanza
fuori tempo? Tutt’altro. E’ il frutto intelligente
di una decisione presa dal preside prof.
Orazio Lombardo e dal collegio docenti dopo
la chiusura del primo quadrimestre. In quella
occasione si sono fatti i primi bilanci e si
sono sottolineate, con voti e giudizi, le prime
insufficienze. Forse troppe. Da rimediare, comunque.
Ma quando farlo e come? Riprendere
quanto non si è studiato o quanto non si
è compreso può essere, per lo studente, lungo
e difficile. Tanto più in una scuola dove
spesso le lezioni finiscono alle 14,30 e dove
una buona fetta di alunni sono pendolari e
ogni giorno macinano molti chilometri per
venire a scuola.
Costringere i ragazzi a restare a scuola anche
nel pomeriggio per il recupero, per tornare
a casa quando è già buio? E nello stesso
tempo, al mattino, macinare pagine su pagine?
No, hanno pensato preside e docenti, è
meglio fermarsi. Che vuol dire fermarsi con
il programma delle materie e tornare indietro
a quella parte del corso già formalmente
esitata. Da lunedì, dunque, le lezioni «di recupero
» cui assisteranno indifferentemente
tutti, chi deve riparare e chi no. Il preside ha
chiesto ai docenti che già avevano indicato se
il debito contratto dagli studenti era «grave»
o meno, di informare le famiglie su quanto
era stato deciso, dunque sul senso della «pausa
didattica» e ha chiesto pure di sottoporre
i ragazzi, al termine di queste due settimana
a una verifica scritta e/o orale per verificare,
appunto, se il tempo del recupero è stato
speso bene.
La scuola media superiore è dunque diventata
come l’università, dove si alternano i
mesi delle lezioni e i mesi degli esami? Le
imitazioni non sono di per sè interessanti.
Sono interessanti, piuttosto, i tentativi di venire
incontro alle giuste (quando sono giuste)
esigenze dei ragazzi. Perchè è così che la
scuola dovrebbe essere fatta. E il condizionale
è d’obbligo.
ROSSELLA JANNELLO (da www.lasicilia.it)