Notizie dalle scuole della provincia di Catania.
Data: Lunedì, 03 marzo 2008 ore 14:58:37 CET
Argomento: Rassegna stampa


- S. AGATA LI BATTIATI: Alla «Pluchinotta» energia e ambiente

 

- CATANIA: «Intesa raggiunta all’Archimede»

 

- CATANIA: «Pausa didattica» al Marconi

 

 

 

 

- S. AGATA LI BATTIATI: Alla «Pluchinotta» energia e ambiente

Nella Media statale "Pluchinotta" si è parlato di fonti energetiche alternative e rinnovabili (energia eolica e fotovoltaica). L’incontro, proposto dal dirigente scolastico, dott. Linda Piccione, e dalla docente di Tecnologia, prof. Maria Tosto, si è tenuto per le classi 3E e 3H (successivamente saranno coinvolte nel progetto le restanti Terze).

Il relatore, ing. Francesco Minissale, esperto di energia eolica e fotovoltaica, ha illustrato in modo estremamente chiaro le varie fonti energetiche e il loro impatto ambientale per evidenziare i vantaggi derivanti dall’uso razionale dell’energia mettendone così in risalto la produzione da fonti rinnovabili. Sono stati mostrati ai ragazzi esempi di impianti fotovoltaici, solari-termici ed eolici, sottolineando la relazione tra produzione di energia e ambiente.

PATRIZIO NICOLOSI (da www.lasicilia.it)

 

- CATANIA: «Intesa raggiunta all’Archimede»

Le componenti della Rsu dell’Iti Archimede, cioè la maggioranza della Rsu regolarmente eletta nell’Istituto, a seguito delle notizie apparse sul quotidiano "La Sicilia" del 26 e 27 febbraio relative alla fase conclusiva della contrattazione di Istituto, comunicano quanto segue. È inopportuno disquisire sulla unitarietà della Rsu di Istituto, dal momento che la normativa prevede che le decisioni siano assunte dalla Rsu a maggioranza, ferma restando l’unitarietà della rappresentatività. L’intesa è stata trovata, dopo lunga e laboriosa fase di concertazione, tra le due parti, dirigenza dell’istituto e rappresentanza sindacale (maggioranza della Rsu e OO.SS. firmatarie del vigente C.C.N.L. comparto scuola). La sottoscrizione di tale intesa ha permesso la chiusura della contrattazione, nonostante la mancata firma di un solo rappresentante dei lavoratori Rsu.

La partecipazione all’incontro di parti non deputate alla trattativa non è prevista dalla normativa, quindi essa avrebbe potuto essere pregiudizievole per la conclusione auspicata dalle parti, che di fatto hanno raggiunto l’accordo. La maggioranza della rappresentanza sindacale partecipante alle trattative, con alto senso di responsabilità e correttezza nei confronti dei lavoratori e con tenacia, ha portato a conclusione l’accordo nella maniera più giusta e favorevole alla scuola e ai lavoratori. In precedenza non era stato possibile addivenire a soluzione per svariate e complesse problematiche risalenti anche ad anni scolastici anteriori, che l’attuale Rsu di Istituto, insediatasi nel Gennaio 2007, si è dovuta incaricare di risolvere.

I COMPONENTI LA RSU DELL’I.T.I. ARCHIMEDE DI CATANIA ANGELO CASTRO, SALVATORE RAITI, ROSARIO RININA, CARMEN VITTORIO

(da www.lasicilia.it)

 

 

- CATANIA: «Pausa didattica» al Marconi

C’è un tempo e un luogo giusto per ogni cosa. Lo dicono anche le Sacre scritture. C’è un tempo per agire e un tempo per riflettere, c’è un tempo per apprendere e un tempo per assimilare. Così devono aver pensato al Marconi, l’Istituto tecnico per l’Informatica di via vescovo Maurizio. Dove da domani le lezioni saranno sospese per due settimane, per lasciare posto a una «pausa didattica».

Un modo elegante per fare una vacanza fuori tempo? Tutt’altro. E’ il frutto intelligente di una decisione presa dal preside prof. Orazio Lombardo e dal collegio docenti dopo la chiusura del primo quadrimestre. In quella occasione si sono fatti i primi bilanci e si sono sottolineate, con voti e giudizi, le prime insufficienze. Forse troppe. Da rimediare, comunque. Ma quando farlo e come? Riprendere quanto non si è studiato o quanto non si è compreso può essere, per lo studente, lungo e difficile. Tanto più in una scuola dove spesso le lezioni finiscono alle 14,30 e dove una buona fetta di alunni sono pendolari e ogni giorno macinano molti chilometri per venire a scuola.

Costringere i ragazzi a restare a scuola anche nel pomeriggio per il recupero, per tornare a casa quando è già buio? E nello stesso tempo, al mattino, macinare pagine su pagine? No, hanno pensato preside e docenti, è meglio fermarsi. Che vuol dire fermarsi con il programma delle materie e tornare indietro a quella parte del corso già formalmente esitata. Da lunedì, dunque, le lezioni «di recupero » cui assisteranno indifferentemente tutti, chi deve riparare e chi no. Il preside ha chiesto ai docenti che già avevano indicato se il debito contratto dagli studenti era «grave» o meno, di informare le famiglie su quanto era stato deciso, dunque sul senso della «pausa didattica» e ha chiesto pure di sottoporre i ragazzi, al termine di queste due settimana a una verifica scritta e/o orale per verificare, appunto, se il tempo del recupero è stato speso bene.

La scuola media superiore è dunque diventata come l’università, dove si alternano i mesi delle lezioni e i mesi degli esami? Le imitazioni non sono di per sè interessanti. Sono interessanti, piuttosto, i tentativi di venire incontro alle giuste (quando sono giuste) esigenze dei ragazzi. Perchè è così che la scuola dovrebbe essere fatta. E il condizionale è d’obbligo.

ROSSELLA JANNELLO (da www.lasicilia.it)







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