I nuovi iscritti Sissis esclusi dalle graduatorie: contestate le scelte contradditorie del governo
Data: Venerdì, 29 febbraio 2008 ore 01:36:09 CET
Argomento: Rassegna stampa


«Siamo arrabbiati, a maggio porteremo le nostre ragioni davanti al nuovo Parlamento». Ieri, a Palazzo Fortuna, quasi trecento iscritti al IX ciclo Sissis, la «Scuola interuniversitaria siciliana di specializzazione per l’insegnamento secondario», hanno partecipato all’assemblea indetta dall’Anief (Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione).

Il dibattito è stato aperto da Sergio Fichera, direttore della scuola di Catania, che ha affrontato la questione della graduatoria dei componenti del IX ciclo. Una norma inserita nella Finanziaria 2007 ha stabilito che,la graduatoria "permanente", costituita dagli "specializzati" dei cicli precedenti al IX, è stata trasformata in graduatoria "ad esaurimento", pertanto i nuovi iscritti non potranno accedere alla graduatoria nazionale per l’insegnamento.

Alla decisione, legittima, di smaltire gli elenchi esistenti, tuttavia, non è seguito "l’ordine" di bloccare l’apertura dell’attuale IX ciclo "Sissis". Nella primavera 2007, infatti, il Ministro dell’Università Mussi, contravvenendo alla decisione del collega Fioroni, ha bandito il nono concorso per accedere alla Scuola di specializzazione. «Nell’estate 2007 sono state effettuate le selezioni - afferma Marcello Pacifico, presidente di Anief - e a ottobre sono iniziati i corsi in tutta Italia.

Con la consapevolezza, per Governo e Parlamento, che gli specializzandi di questo ciclo non sarebbero stati inseriti in alcuna graduatoria ». Affronteranno l’esame di Stato, si abiliteranno, ma non potranno concorrere per ottenere il posto di ruolo, né potranno fare supplenze annuali. Eppure, il percorso seguito dagli studenti del nono ciclo "Sissis" è lo stesso dei colleghi di corsi precedenti. Pagano alle università 1.250 euro l’anno, nel 2009 saranno abilitati, ma con la certezza di non poter aspirare a un’occupazione stabile.

«Sarete precari, come lo sono io da sette anni - continua il professore Pacifico - tranne che riusciremo a unire le nostre forze, continuando a chiedere ascolto alla politica, finché non cambieranno questa situazione». A questa assemblea catanese ne seguiranno altre in varie città italiane, con l’obiettivo di «costringere il prossimo Parlamento a cancellare un paradosso che origina solo precariato, illude giovani laureati, fa sperperare denaro a chi dovrebbe, invece, guadagnarlo». Ma i numeri sono chiari, così come l’indirizzo politico: oggi, solo il 3% degli specializzati-Sissis ha una cattedra, sebbene siano gli unici ad aver seguito un percorso di formazione statale.

STEFANO LO CICERO VAINA (da www.lasicilia.it)

 

Storie di giovani il cui futuro è a rischio «Un ottimo affare, ma solo per l’Università»

La platea è affollata, non ci sono posti a sedere. I gradini delle scale, ogni angolo è occupato da centinaia di occhi smarriti. La grinta di Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, serve a poco. A tratti vola qualche battuta, scappa un sorriso. Per sdrammatizzare. Ma la questione è seria.

«Qui si gioca col futuro delle persone - dice Laura Mazzeo, studentessa del nono ciclo - i politici non capiscono ciò che per noi sta diventando un dramma». Laura ha 26 anni, due lauree, una in Scienze Politiche, l’altra in Scienze della Pubblica Amministrazione. La seconda l’ha presa per poter insegnare diritto e si è iscritta il giorno dopo aver conseguito la prima. «Ho studiato giorno e notte, mi sono preparata per la SISSIS e ora che sono entrata mi dicono che non posso accedere alle graduatorie. Perché hanno istituito questo nono ciclo se sapevano come sarebbe finita?». L’apprensione aumenta se c’è una famiglia alle spalle, come nel caso di Daniela Rivillito, 34 anni, incinta al nono mese. «Devo fare sacrifici enormi, spostarmi da Modica ogni giorno, non posso assentarmi neanche per maternità. E dopo tutto questo non posso sperare in un futuro per me, né per mio figlio?».

«La colpa è di politici e sindacalisti - dice il prof. Pacifico - ci tengono precari perché così sanno che al momento giusto, cioè per le elezioni, possono prometterci tutto». Persino un posto in paradiso. «Mi Sono laureata in lingue a 25 anni - afferma Stefania Catanzaro, referente del IX ciclo per l’Anief - ho superato ogni passaggio, dalla laurea alle selezioni per la scuola. Ora ne ho 27 e comincio a pensare che la SISSIS sia un ottimo affare, ma solo per le Università». Tanto più che la partecipazione alla SISSIS preclude l’iscrizione a dottorati, corsi di laurea e master.

S. L. C.V. (da www.lasicilia.it)







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