«Siamo arrabbiati, a maggio porteremo le
nostre ragioni davanti al nuovo Parlamento».
Ieri, a Palazzo Fortuna, quasi trecento iscritti
al IX ciclo Sissis, la «Scuola interuniversitaria
siciliana di specializzazione per l’insegnamento
secondario», hanno partecipato
all’assemblea indetta dall’Anief (Associazione
nazionale insegnanti ed educatori in formazione).
Il dibattito è stato aperto da Sergio Fichera,
direttore della scuola di Catania, che ha affrontato
la questione della graduatoria dei
componenti del IX ciclo. Una norma inserita
nella Finanziaria 2007 ha stabilito che,la graduatoria
"permanente", costituita dagli "specializzati"
dei cicli precedenti al IX, è stata
trasformata in graduatoria "ad esaurimento",
pertanto i nuovi iscritti non potranno accedere
alla graduatoria nazionale per l’insegnamento.
Alla decisione, legittima, di smaltire
gli elenchi esistenti, tuttavia, non è seguito
"l’ordine" di bloccare l’apertura dell’attuale IX ciclo "Sissis". Nella primavera 2007,
infatti, il Ministro dell’Università Mussi, contravvenendo
alla decisione del collega Fioroni,
ha bandito il nono concorso per accedere
alla Scuola di specializzazione. «Nell’estate
2007 sono state effettuate le selezioni - afferma
Marcello Pacifico, presidente di Anief - e
a ottobre sono iniziati i corsi in tutta Italia.
Con la consapevolezza, per Governo e Parlamento,
che gli specializzandi di questo ciclo
non sarebbero stati inseriti in alcuna graduatoria
». Affronteranno l’esame di Stato, si
abiliteranno, ma non potranno concorrere
per ottenere il posto di ruolo, né potranno fare
supplenze annuali. Eppure, il percorso seguito
dagli studenti del nono ciclo "Sissis" è
lo stesso dei colleghi di corsi precedenti. Pagano
alle università 1.250 euro l’anno, nel
2009 saranno abilitati, ma con la certezza di
non poter aspirare a un’occupazione stabile.
«Sarete precari, come lo sono io da sette anni
- continua il professore Pacifico - tranne
che riusciremo a unire le nostre forze, continuando
a chiedere ascolto alla politica, finché
non cambieranno questa situazione». A questa
assemblea catanese ne seguiranno altre
in varie città italiane, con l’obiettivo di «costringere
il prossimo Parlamento a cancellare
un paradosso che origina solo precariato,
illude giovani laureati, fa sperperare denaro
a chi dovrebbe, invece, guadagnarlo». Ma i
numeri sono chiari, così come l’indirizzo politico:
oggi, solo il 3% degli specializzati-Sissis
ha una cattedra, sebbene siano gli unici ad
aver seguito un percorso di formazione statale.
STEFANO LO CICERO VAINA (da www.lasicilia.it)
Storie di giovani il cui futuro è a rischio
«Un ottimo affare, ma solo per l’Università»
La platea è affollata, non ci sono posti a sedere. I gradini delle scale,
ogni angolo è occupato da centinaia di occhi smarriti. La grinta di Marcello
Pacifico, presidente dell’Anief, serve a poco. A tratti vola qualche
battuta, scappa un sorriso. Per sdrammatizzare. Ma la questione è seria.
«Qui si gioca col futuro delle persone - dice Laura Mazzeo, studentessa
del nono ciclo - i politici non capiscono ciò che per noi sta diventando
un dramma». Laura ha 26 anni, due lauree, una in Scienze Politiche,
l’altra in Scienze della Pubblica Amministrazione. La seconda
l’ha presa per poter insegnare diritto e si è iscritta il giorno dopo aver
conseguito la prima. «Ho studiato giorno e notte, mi sono preparata
per la SISSIS e ora che sono entrata mi dicono che non posso accedere
alle graduatorie. Perché hanno istituito questo nono ciclo se sapevano
come sarebbe finita?». L’apprensione aumenta se c’è una famiglia
alle spalle, come nel caso di Daniela Rivillito, 34 anni, incinta al
nono mese. «Devo fare sacrifici enormi, spostarmi da Modica ogni
giorno, non posso assentarmi neanche per maternità. E dopo tutto
questo non posso sperare in un futuro per me, né per mio figlio?».
«La colpa è di politici e sindacalisti - dice il prof. Pacifico - ci tengono
precari perché così sanno che al momento giusto, cioè per le elezioni,
possono prometterci tutto». Persino un posto in paradiso. «Mi
Sono laureata in lingue a 25 anni - afferma Stefania Catanzaro, referente
del IX ciclo per l’Anief - ho superato ogni passaggio, dalla laurea
alle selezioni per la scuola. Ora ne ho 27 e comincio a pensare che
la SISSIS sia un ottimo affare, ma solo per le Università». Tanto più che
la partecipazione alla SISSIS preclude l’iscrizione a dottorati, corsi di
laurea e master.
S. L. C.V. (da www.lasicilia.it)