Primi conti dopo l’annuncio di Fioroni che ha stabilito i costi massimi per i testi nelle superiori.
Data: Mercoledì, 27 febbraio 2008 ore 02:22:33 CET
Argomento: Rassegna stampa


Spesa contenuta entro i 501 euro. Nei primi due anni di corso si risparmieranno fino a 200 euro.

E avverte il ministero della Pubblica Istruzione: «Il mancato rispetto dei tetti sarà subito contestato alle scuole»

ROMA. Non più di 120-140 euro l’anno per una quinta professionale e non più di 370 euro l’anno al terzo liceo classico e 310 euro allo scientifico. Domenica l’annuncio del ministro Fioroni, ieri la conferma e i dettagli: il ministero della Pubblica Istruzione ha stabilito i tetti massimi di spesa per i testi scolastici scelti dai professori delle superiori. Il decreto firmato da Fioroni, che entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico, prevede dunque che «il costo dell’intera dotazione libraria dovrà essere mantenuto entro i limiti massimi di spesa indicati»: per il ministero «si tratta di una innovazione che viene incontro ai circa due milioni e 600 mila ragazzi che frequentano le scuole statali superiori e che potrà consentire alle loro famiglie di contenere le spese»; anche 200 euro nei primi due anni di corso. E comunque la spesa totale non potrà sforare i 501 euro.

Per ogni anno di corso e ogni tipologia di scuola è stabilito il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria. Con i nuovi «tetti», il 40 per cento delle classi delle scuole superiori italiane dovrà abbassare l’importo complessivo della spesa per i libri. Adesso gli insegnanti, nello scegliere i libri (il collegio dei docenti deve decidere entro la seconda decade del mese di maggio i testi per il prossimo anno scolastico) dovranno rispettare i vincoli imposti da Viale Trastevere («il mancato rispetto dei tetti sarà subito contestato alle scuole»), con un margine di sforamento del 10% concesso soltanto nei corsi di studio in cui sono presenti indirizzi sperimentali e, comunque, con delibere di adozione dei testi motivate da parte del collegio dei docenti e approvate dal consiglio di istituto.

Non solo. Poiché i plafond imposti valgono per tutto il territorio nazionale, non dovrebbero esserci sperequazioni dal punto di vista geografico. E dunque se mamme e papà con figli allo scientifico nell’anno in corso hanno dovuto tirar fuori dal portafogli (sempre per i primi due anni) 427,55 euro a Milano, 555,92 euro a Roma e addirittura 684,94 a Palermo, nell’anno scolastico 2008-2009, la cifra totale spesa dalle famiglie non potrà essere superiore a 515 euro.

Anche negli istituti tecnici si potrà fare economia: contro i 671,58 euro di Roma, i 608,79 di Palermo e i 383,8 di Milano tirati fuori (sempre per i primi due anni di corso), Viale Trastevere indica per l’anno venturo cifre che oscillano dai 440 euro (istituto tecnico per le attività sociali e Geometri) ai 510 euro (Turismo e Nautico).

E una mano agli insegnanti arriva dall’Aie. L’Associazione italiana editori, infatti, si è impegnata a consentire a tutti gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado, l’accesso gratuito all’elenco dei libri di testo in commercio per ogni singola materia, con informazioni su autore, editore e prezzo, dal 5 aprile di ciascun anno.

R. I. (da www.lasicilia.it)

 

ROMA. «Studiare non può diventare un lusso per pochi»: così il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, interviene sulla scelta di fissare un tetto di spesa per i libri di testo nelle scuole superiori. «Sono certo – aggiunge – che anche gli editori collaboreranno a questa operazione trasparenza». ma gli stessi editori protestano: «Prima di varare il decreto con i tetti di spesa per i libri scolastici, Fioroni avrebbe dovuto consultarci. Abbiamo letto i contenuti del decreto e ci riserviamo di procedere a un’analisi accurata con maggior calma.

Ciò che stupisce invece – afferma l’Aie (Associazione italiana editori) – è come la decisione sia stata "calata dall’alto", senza possibilità di continuare un confronto da noi avviato e per di più su dati da noi stessi prodotti». «Il punto – insiste il presidente degli editori, Federico Motta – non sono tanto i contenuti, che a una prima sommaria lettura ci sembra presentino significative lacune quali il liceo linguistico e il peso specifico di molte cosiddette sperimentazioni. Ciò che ci sconcerta è il metodo utilizzato: questo decreto doveva essere la risultanza di un percorso comune». «Fioroni stabilisca sanzioni per chi non rispetta i tetti di spesa per i libri», è intanto la richiesta del Codacons che invita a sua volta le case editrici a stampare in copertina anche il peso dei testi.

(da www.lasicilia.it)

 

 

I "tetti" fissati 

Dal prossimo anno il costo dei libri di testo dovrà essere mantenuto entro i limiti massimi di spesa indicati nel decreto firmato dal ministero della Pubblica Istruzione

Le famiglie dei ragazzi che percepiscono un reddito massimo di 15.000 euro possono usufruire della gratuità parziale dei libri prevista dalla Finanziaria 2007 (art. 1, comma 628) per i primi due anni di corso

 

LICEI                             COSTO (in euro, per l'intero ciclo di studi)

CLASSICO                        1.491

SCIENTIFICO                    1.405

ARTISTICO                       1.070

MAGISTRALE                     1.250

ISTUTO D'ARTE                    938

 

ISTITUTI TECNICI

 

AERONAUTICO                  1.115

AGRARIO                         1.220

COMMERCIALE                  1.200

ATTIVITÀ SOCIALI             1.160

INDUSTRIALE                    1.225

NAUTICO                          1.290

GEOMETRI                        1.235

TURISMO                         1.270

 

ISTITUTI PROFESSIONALI

AGRICOLTURA                     945

COMM. TURISTICO               925

SERVIZI SOCIALI                 875

ALBERGHIERO                     985

ARTIGIANATO                     835


ANSA-CENTIMETRI (da www.lasicilia.it)
 







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