Spesa contenuta entro i 501 euro.
Nei primi due anni di corso si risparmieranno fino a 200 euro.
E avverte il
ministero della Pubblica Istruzione: «Il mancato rispetto dei tetti sarà subito
contestato alle scuole»
ROMA. Non più di 120-140 euro
l’anno per una quinta professionale
e non più di 370 euro l’anno al
terzo liceo classico e 310 euro allo
scientifico. Domenica l’annuncio
del ministro Fioroni, ieri la conferma
e i dettagli: il ministero della
Pubblica Istruzione ha stabilito i
tetti massimi di spesa per i testi
scolastici scelti dai professori delle
superiori. Il decreto firmato da Fioroni,
che entrerà in vigore dal prossimo
anno scolastico, prevede dunque
che «il costo dell’intera dotazione
libraria dovrà essere mantenuto
entro i limiti massimi di spesa
indicati»: per il ministero «si tratta
di una innovazione che viene incontro
ai circa due milioni e 600
mila ragazzi che frequentano le
scuole statali superiori e che potrà
consentire alle loro famiglie di contenere
le spese»; anche 200 euro
nei primi due anni di corso. E comunque
la spesa totale non potrà
sforare i 501 euro.
Per ogni anno di corso e ogni tipologia
di scuola è stabilito il prezzo
massimo complessivo della dotazione
libraria. Con i nuovi «tetti»,
il 40 per cento delle classi delle
scuole superiori italiane dovrà abbassare
l’importo complessivo della
spesa per i libri. Adesso gli insegnanti,
nello scegliere i libri (il collegio
dei docenti deve decidere entro
la seconda decade del mese di
maggio i testi per il prossimo anno
scolastico) dovranno rispettare i
vincoli imposti da Viale Trastevere
(«il mancato rispetto dei tetti sarà
subito contestato alle scuole»), con
un margine di sforamento del 10%
concesso soltanto nei corsi di studio
in cui sono presenti indirizzi
sperimentali e, comunque, con delibere
di adozione dei testi motivate
da parte del collegio dei docenti
e approvate dal consiglio di istituto.
Non solo. Poiché i plafond imposti
valgono per tutto il territorio
nazionale, non dovrebbero esserci
sperequazioni dal punto di vista
geografico. E dunque se mamme e
papà con figli allo scientifico nell’anno
in corso hanno dovuto tirar
fuori dal portafogli (sempre per i
primi due anni) 427,55 euro a Milano,
555,92 euro a Roma e addirittura
684,94 a Palermo, nell’anno scolastico
2008-2009, la cifra totale
spesa dalle famiglie non potrà essere
superiore a 515 euro.
Anche negli istituti tecnici si potrà
fare economia: contro i 671,58
euro di Roma, i 608,79 di Palermo e
i 383,8 di Milano tirati
fuori (sempre per i primi
due anni di corso), Viale Trastevere indica per
l’anno venturo cifre che
oscillano dai 440 euro
(istituto tecnico per le
attività sociali e Geometri)
ai 510 euro (Turismo
e Nautico).
E una mano agli insegnanti
arriva dall’Aie. L’Associazione
italiana editori, infatti, si è impegnata
a consentire a tutti gli insegnanti
della scuola secondaria di
primo e secondo grado, l’accesso
gratuito all’elenco dei libri di testo
in commercio per ogni singola materia,
con informazioni su autore,
editore e prezzo, dal 5 aprile di ciascun
anno.
R. I. (da www.lasicilia.it)
ROMA. «Studiare non può diventare un lusso per
pochi»: così il ministro della Pubblica istruzione,
Giuseppe Fioroni, interviene sulla scelta di fissare
un tetto di spesa per i libri di testo nelle scuole
superiori. «Sono certo – aggiunge – che anche gli
editori collaboreranno a questa operazione
trasparenza». ma gli stessi editori protestano:
«Prima di varare il decreto con i tetti di spesa per i
libri scolastici, Fioroni avrebbe dovuto
consultarci. Abbiamo letto i contenuti del
decreto e ci riserviamo di procedere a un’analisi
accurata con maggior calma.
Ciò
che stupisce invece – afferma l’Aie
(Associazione italiana editori) – è
come la decisione sia stata "calata
dall’alto", senza possibilità di
continuare un confronto da noi
avviato e per di più su dati da noi
stessi prodotti». «Il punto – insiste
il presidente degli editori, Federico Motta – non sono tanto i
contenuti, che a una prima
sommaria lettura ci sembra presentino
significative lacune quali il liceo linguistico e il
peso specifico di molte cosiddette
sperimentazioni. Ciò che ci sconcerta è il metodo
utilizzato: questo decreto doveva essere la
risultanza di un percorso comune». «Fioroni
stabilisca sanzioni per chi non rispetta i tetti di
spesa per i libri», è intanto la richiesta del
Codacons che invita a sua volta le case editrici a
stampare in copertina anche il peso dei testi.
(da www.lasicilia.it)
I "tetti" fissati
Dal prossimo anno il costo dei libri di testo dovrà essere
mantenuto entro i limiti massimi di spesa indicati nel decreto
firmato dal ministero della Pubblica Istruzione
Le famiglie dei ragazzi che percepiscono un reddito massimo di 15.000 euro
possono usufruire della gratuità parziale dei libri prevista dalla Finanziaria
2007 (art. 1, comma 628) per i primi due anni di corso
LICEI COSTO
(in euro, per l'intero ciclo di studi)
CLASSICO
1.491
SCIENTIFICO
1.405
ARTISTICO
1.070
MAGISTRALE
1.250
ISTUTO D'ARTE
938
ISTITUTI TECNICI
AERONAUTICO
1.115
AGRARIO
1.220
COMMERCIALE
1.200
ATTIVITÀ SOCIALI
1.160
INDUSTRIALE
1.225
NAUTICO
1.290
GEOMETRI
1.235
TURISMO
1.270
ISTITUTI
PROFESSIONALI
AGRICOLTURA
945
COMM. TURISTICO
925
SERVIZI SOCIALI
875
ALBERGHIERO
985
ARTIGIANATO
835
ANSA-CENTIMETRI (da www.lasicilia.it)