I sindacati della scuola contro il taglio dei posti: pesanti critiche ai dirigenti.
Data: Martedì, 26 febbraio 2008 ore 01:59:11 CET
Argomento: Rassegna stampa


I segretari provinciali di Snals (Tempera), Cisl (Fisichella), Uil (Zammataro) e Gilda (Cavallaro) in un comunicato congiunto rilevano che il taglio di ben 445 cattedre nelle scuole della nostra provincia è preoccupante e promettono ’battaglie’ per ottenere altri posti di lavoro. Viene chiesta, altresì, una corretta ridistribuzione dei posti perché si possa ottenere un equo trattamento fra tutte le scuole. Attraverso una corretta gestione della formazione delle classi, a loro avviso, si potrà avere un numero di posti adeguato e proporzionale alla quantità di alunni. Dal momento che sono ammessi compensazioni tra i contingenti di organico relativi ai diversi ambiti di scolarità, prestando attenzione alla formazione delle classi, si potrà garantire pari opportunità a tutte le scuole ed assegnare ai vari ordini di scuola i posti che si riterranno necessari.

Snals, Cisl, Uil, Gilda criticano i dirigenti che «non dovrebbero mettere in atto furbizie, alchimie e calcoli scientifici per ottenere più classi». Per una corretta formazione delle classi, a loro avviso, «bisognerà sapere se alcuni alunni frequenteranno realmente o continueranno a rimanere ’dispersi’». Inoltre hanno espresso perplessità anche sul funzionamento del tempo prolungato. «Non è possibile realizzare un tempo personalizzato, senza prolungamento o tempo pieno che in alcune scuole, pur essendo inserito in organico, non è stato realizzato.

Questo deve essere costituito da 36-38 ore settimanali, ma in alcune scuole al massimo sono state impegnate 30 ore o addirittura 26. Talvolta, attraverso un pasticcio di intersecazione tra tempo prolungato e flessibilità oraria si trasformano le scuole in qualcosa di diverso da scuole pubbliche, "circoli ricreativi" che qualche dirigente ambisce a far diventare college, rinunciando alle caratteristiche di scuola pubblica, che è quella di insegnamento-apprendimento dei saperi fondamentali di cui questa è portatrice».

Dubbi anche sul funzionamento del servizio mensa che viene «fruita da pochi alunni e volta a motivare le attività pomeridiane. Attraverso una delibera, gli alunni devono usufruire della mensa con l’obbligo del contributo di euro 4,60 a pasto e con l’acquisto di un minimo di 5 buoni pasto, diversamente da quanto è previsto dalla normativa vigente per la quale è consentita la mensa gratuita».

Insomma, per Snals, Cisl, Uil, Gilda vi sarebbero dirigenti che non rispettano le regole pur di trasformare in college le scuole che dirigono. Viene criticato il costo-pasto, troppo esoso in particolare per le famiglie con più figli. Ritornando agli organici, le organizzazioni sindacali sono dell’avviso di monitorare con molto anticipo le iscrizioni già chiuse il 31 gennaio scorso.

Infine, chiedono di essere convocate urgentemente dall’ufficio scolastico provinciale per l’informazione non appena riceverà la trasmissione dei dati dalle scuole. Snals, Cisl, Uil, Gilda si attiveranno per tutelare scuole e personale docente ed ata affinché non vengano penalizzati dai tagli dei posti agli organici. Chi firma questo articolo condivide l’attivazione sindacale per l’aumento dei posti per tutelare i precari, viceversa, non è d’accordo sugli appunti mossi ad alcuni dirigenti scolastici che si prodigano per la formazione degli alunni. Infine è giusto che la mensa sia gratuita.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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