QUAL E' IL SIGNIFICATO E L'ORIGINE DEI TERMINI ''PARERGA'' E ''PARALIPOMENI''?
Data: Domenica, 24 febbraio 2008 ore 15:22:39 CET
Argomento: Rassegna stampa


Vorrei conoscere il significato esatto e l’origine dei termini “parerga” e “paralipomeni”. Sandro Bertoni

Parerga è la forma plurale latina di parergon, a sua volta derivato dal greco párergon ‘accessorio’. Converrà citare per esteso la voce parergo presente nel Vocabolario Treccani: «parergo (plurale –ghi), letterario e antiquato – aggiunta accessoria che si fa, per abbellimento, a un’opera letteraria o figurativa; digressione. Anche, aggiunta, appendice a un’opera (e in questo senso fu usato anticamente il plurale anche come titolo, spesso nella forma greco-latina parerga)». Parergo è attestato per la prima volta nell’italiano scritto a partire dalla metà del XVI secolo.

A proposito di parerga come “titolo” di libri, trattati e componimenti, uno degli esempi “antichi” più famosi è costituito dai Parerga und Paralipomena (1851) [Parerga e paralipomeni] del filosofo tedesco Arthur Schopenhauer (Danzica, 1788 – Francoforte sul Meno, 1860), opera complementare al Die Welt als Wille und Vorstellung (1819)[Mondo come volontà e rappresentazione].
 Come in Schopenhauer, anche nel nostro grande poeta Giacomo Leopardi (Recanati, 1798 – Napoli, 1837) i paralipomeni sono presenti nel titolo di un’opera. Leopardi scrisse, tra il 1831 e l’anno della sua morte, il poemetto satirico Paralipomeni della Batracomiomachia, pubblicato postumo. Riprendiamo dal Vocabolario Treccani la voce paralipomeni: «sostantivo maschile plurale [dal latino tardo paralipomena, adattamento del greco paraleipómena, neutro plurale del participio presente passivo di paraleípo ‘tralasciare’ – 1. Propriamente, cose tralasciate, cose omesse. La parola, usata assai raramente come nome comune, è il titolo attribuito, nella versione greca dei Settanta, a due libri dell’Antico Testamento (le Cronache del testo ebraico), probabilmente perché integrano o comunque confermano fatti e vicende narrati nei precedenti libri di Samuele e dei Re, relativi allo stesso periodo della monarchia israelitica. 2. Per estensione, opera o scritto che sia, o si immagini che sia, la continuazione, il completamento di altre opere o scritti; quasi esclusivamente come titolo: i Paralipomeni della Batracomiomachia di G. Leopardi». La Batracomiomachia(dal greco, ‘battaglia tra le rane e i topi’) è un poemetto pseudo-omerico che Leopardi tradusse tre volte nel corso della sua esistenza e di cui, per l’appunto, finse di scrivere il seguito, il completamento, continuando a parlare di rane e di topi. In realtà, il poeta nascose sotto le due specie in lotta i protagonisti, a lui contemporanei, del conflitto politico in Italia (i Borboni e i promotori dei moti del 1820-1 e del 1831). Nella forma paralipomenon, la parola è attestata nell’italiano scritto a partire dalla metà del XIV secolo (soltanto nel Settecento compare paralipomeni).







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-10068.html