ECCO LA SCUOLA CHE VORREMMO … COLORATA, SCINTILLANTE, MAGICA!
“ERANO ANCORA CAPACI DI GIOIA ,DI FANTASIA.MA LI ASPETTAVA UNA SCUOLA
SENZA GIOIA E SENZA FANTASIA…”
PICCOLE VOCI PER COSTRUIRE LA SCUOLA DI DOMANI…
Attenzione,attenzione.La scuola ha bisogno di rinnovarsi,e non solo
nelle strutture!!!
Ho chiesto ai miei alunni:”Ragazzi,dipingetemi la scuola che
vorreste,scrivete tutto ciò che desiderate!”
Sentite le loro voci,ingenue e fantasiose.
“Io vorrei che la scuola fosse tutta meccanizzata,porte
automatiche,sedie volanti,classi senza soffitti,piene di luce e di
sole,al posto del pavimento l’erbetta,e tutte le pareti coperte di
fiori.e i banchi soffici come nuvole,libri,astucci e zaini parlanti,i
professori trasformati in animali, come il coniglio e il criceto.E che
siano intelligenti e sappiano insegnare…(Luca Sapienza)
“Rientro a scuola,sembra tutto cambiato all’improvviso,pareti
dipinte,banchi e sedie nuove,termosifoni accesi,ma cosa è successo?!”
(Arianna Meli)
“Scommetto che la prof farà la sua entrata in scena
,dicendo:”Ragazzi,prendete il libro di storia e cominciate a
ripassare.”Con mia grande sorpresa la prof dice:”Tirate fuori i libri
di magia:pratica e scopi della magia.” (Giulia Sgroi)
“Per modernizzare la scuola ci vogliono una serie di scintillanti e
geniali idee.La prima sarebbe togliere di mezzo quelle noiose
spiegazioni,che vanno avanti da decenni,con le solite parole,che ormai
vengono persino tramandate di professore in alunno…(Graziella Di Bella)
“Vorrei che la scuola fosse un luogo dove nessuno critica il modo di
vestire degli altri.Entri e senti odore di pulito.Un luogo dove gli
insegnanti non dovranno più preoccuparsi per le loro macchine perché ci
sarà un parcheggio controllato da posteggiatori del comune…(Isadora
Bracchi)
“La scuola che vorrei dovrebbe iniziare alle nove e mezza e finire alle
cinque.Vorrei che la storia e la geografia si imparassero attraverso
delle scenette,o magari con dei disegni,e che ci fossero delle
psicologhe che aiutassero i ragazzi a superare i loro problemi.Poi
dovrebbero insegnarci alcuni mestieri,come a fare la parrucchiera o il
meccanico,o a dipingere sul vetro e magari a modellare statue con
l’argilla…(Rita Spadaro)
“Perché non allargare le aule ,dipingendole alcune d’arancione,altre
d’azzurro,altre ancora di verde? E il corridoio di giallo così
penetrerà la luce del sole e illuminerà le lunghe ore di
lezione.Aggiungiamo nuove materie:dizione,ceramica,lavorazione del
vetro ,canto e danza.Rimbocchiamoci le maniche e organizziamo una
scuola senza problemi ,senza effetti collaterali e ,perché no,formiamo
una scuola famiglia.Ehi,siamo i più ignoranti d’Europa!Vogliamo darci
una mossa con la cultura?”(Angelita Costantino)
“Vorrei la classe un po’ più allegra,magari addobbata…” (Elisa Patanè)
“E nei corridoi che ci siano degli armadietti personali dove collocare
gli attrezzi da disegno e i nostri effetti personali…”(Antonio Bontempo)
“Desidererei una professoressa sola che mi insegni tutte le materie…”
(Roberta Puglisi)
“E in ogni aula 5 computer,così,se vogliamo fare una ricerca,eccoli
lì!”(Tiziana Trovato)
“Perché non dare lezioni di magia,come in “Harry Potter”?(Jessica
Rigaglia)
“Per ogni banco metterei un computer e in classe le porte
automatiche,come quelle dei supermercati…”(Giulia Arcidiacono)
“Prima di tutto ridipingerei la scuola sia all’interno che
all’esterno,eliminando quelle stupidissime sbarre davanti alle
finestre.Insomma noi ragazzi abbiamo delle esigenze che lo Stato non
capisce o non vuole capire…”(Elisa Guarrera)
“Un ragazzo della II G,con spirito combattivo ,un bel giorno
disse.”Cittadini,da oggi rivoluzioneremo la scuola!”Si cominciò ad
abbattere la vecchia scuola e si costrui un palazzo altamente
tecnologico..” (Salvo Lombardo)
“Certe scuole sono troppo semplici e spigolose.La mia scuola dovrebbe
essere a forma di cupola a sette piani ,ognuno ospitante cinque classi
e una biblioteca.Si dovrebbe abolire il registro e gli alunni
dovrebbero avere un notebook digitale con le schede di tutte le
materie:così si risolverebbe il problema del peso dello zaino!” (Fausto
Alia)
“Io,la scuola,la vorrei così com’è adesso!” (Ivan Bonarrigo)
Quanta fantasia e quanti desideri!
Ed io,a mo’ di suggello a tali sentite affermazioni , vorrei
citare un passo ,tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia “Il cavaliere
e la morte”.
“I bambini,ecco:così graziosi,tanto meglio nutriti che un tempo,forse
più intelligenti e certamente, di tutto,molto più informati;ma ne aveva
grande apprensione e compassione.Ci saranno,pensava,nel 1999,nel
2009,nel 2019.e che cosa il susseguirsi di questi decenni avrebbe
portato per loro?
Si soffermava a seguire i loro giochi,a sentire quel che si
dicevano.Erano ancora capaci di gioia,di fantasia:ma li aspettava una
scuola senza gioia e senza fantasia,la televisione,il
computer,l’automobile da casa a scuola e da scuola a casa,il cibo ricco
ma dall’indifferenziato sapore di carta assorbente.”
Ecco, è proprio contro questa scuola senza gioia e senza fantasia che
dobbiamo lottare…
Silvana La Porta