Nuovo sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti (entro sei mesi avrebbe dovuto essere varato il regolamento per dare, poi, il via libera ai concorsi), nascita di un sistema di valutazione per dirigenti e istituti scolastici adeguato agli standard europei, riordino e potenziamento degli istituti tecnici e professionali, nuove indicazioni per i programmi scolastici (già diffuse ma non ancora in via definitiva).
Sono alcuni degli interventi messi in cantiere dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che, complice la crisi di governo, rischiano di non vedere la luce. Nessuna impasse, invece, per quelle norme già approvate e operative come, ad esempio, la nuova disciplina per il recupero dei debiti formativi, gli incentivi agli studenti eccellenti e le nuove regole per l’accesso all’università.
E dunque, con buona pace dei presidi, che sono alle prese con la fase organizzativa, i corsi di recupero dovranno essere avviati. Entro il 31 agosto dovranno concludersi e subito dopo, ma non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, verranno fatte le verifiche sulla base delle quali si conclude lo scrutinio con il giudizio definitivo: promozione o bocciatura. Questi corsi di recupero, in realtà, non sono una novità introdotta da Fioroni, ma finora erano rimasti sulla carta visto che meno del 60% dei ragazzi con debiti li aveva frequentati.
(da www.lasicilia.it)