La morte di Sara finisce sul web
Fotografata, i compagni la deridono
L'accusa del preside dell'istituto d'arte: "Hanno ripreso e messo in rete la morte della compagna". La ragazza è morta schiacciata da un autobus il 31 ottobre
La tragedia fotografata, ripresa e pubblicata su internet. La morte di Sara, studentessa marocchina di 16 anni investita e schiacciata da un autobus a Modena, è diventato il centro dell'ennesima polemica sull'uso della rete: i compagni avrebbero scattato con il telefonino foto del suo corpo dopo l'incidente e poi caricate le immagini su internet. Non mancano le battute di derisione: "Dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata".
La denuncia arriva dal preside dell'istituto d'arte di Modena, dove la ragazza era iscritta. "È un'agghiacciante degenerazione - spiega Eugenio Sponzilli - delle relazioni umane di molti adolescenti" impegnati, di fronte ad una compagna morta in strada, a usare i cellulari, filmare una scena macabra, "splatter" e scambiare battute ironiche. "Se denuncio pubblicamente questi comportamenti è perché sono preoccupato, mi rendo conto che abbiamo fallito".
L'incidente è avvenuto il 31 ottobre, quando l'autostazione è invasa da migliaia di adolescenti delle superiori che tornano nei paesi della provincia modenese. "Alcuni ragazzi a vedere quella scena sono svenuti o hanno pianto - continua il preside - altri hanno riso davanti a quel cadavere scomposto. E c'erano parecchi studenti con zainetto in spalla che hanno fotografato e filmato i pezzi del cervello della loro compagna sparsi a terra. Una cosa scandalosa, incredibile. Mi chiedo cosa stia capitando ai nostri ragazzi, ormai molti di loro sono impermeabili a qualsiasi messaggio educativo". Le foto ed eventuali video non sono al momento visibili in rete. Potrebbero essere state cancellate dagli autori stessi quando è scoppiata la polemica.
(15 novembre 2007)
Fotografata, i compagni la deridono
L'accusa del preside dell'istituto d'arte: "Hanno ripreso e messo in rete la morte della compagna". La ragazza è morta schiacciata da un autobus il 31 ottobre
La tragedia fotografata, ripresa e pubblicata su internet. La morte di Sara, studentessa marocchina di 16 anni investita e schiacciata da un autobus a Modena, è diventato il centro dell'ennesima polemica sull'uso della rete: i compagni avrebbero scattato con il telefonino foto del suo corpo dopo l'incidente e poi caricate le immagini su internet. Non mancano le battute di derisione: "Dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata".
La denuncia arriva dal preside dell'istituto d'arte di Modena, dove la ragazza era iscritta. "È un'agghiacciante degenerazione - spiega Eugenio Sponzilli - delle relazioni umane di molti adolescenti" impegnati, di fronte ad una compagna morta in strada, a usare i cellulari, filmare una scena macabra, "splatter" e scambiare battute ironiche. "Se denuncio pubblicamente questi comportamenti è perché sono preoccupato, mi rendo conto che abbiamo fallito".
L'incidente è avvenuto il 31 ottobre, quando l'autostazione è invasa da migliaia di adolescenti delle superiori che tornano nei paesi della provincia modenese. "Alcuni ragazzi a vedere quella scena sono svenuti o hanno pianto - continua il preside - altri hanno riso davanti a quel cadavere scomposto. E c'erano parecchi studenti con zainetto in spalla che hanno fotografato e filmato i pezzi del cervello della loro compagna sparsi a terra. Una cosa scandalosa, incredibile. Mi chiedo cosa stia capitando ai nostri ragazzi, ormai molti di loro sono impermeabili a qualsiasi messaggio educativo". Le foto ed eventuali video non sono al momento visibili in rete. Potrebbero essere state cancellate dagli autori stessi quando è scoppiata la polemica.
(15 novembre 2007)