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SCUOLA: SFILATA DI “MEMBRI”…SUL TELEFONINO
Che cosa non fanno, oggi, i ragazzi col telefonino? A cosa non gli serve? Il telefonino è bello e utile: dunque, elenchiamone tutte le funzioni. Chiama gli amici, invia messaggi, filma eventi e poi ha una memoria immensa, che sostituisce l’ormai labile memoria degli alunni, devastata dai bombardamenti delle nuove tecnologie.
Dunque il telefonino memorizza. Enumera, cataloga, per poi passare in rassegna. In qualunque momento, quando più piace ai ragazzi. Le foto dei loro divi preferiti? Basta un click. Eccole là. Le immagini delle loro gite più belle? La fumata con gli amici in una fredda sera di gennaio? Basta un gesto, e tornano vive, più vive che mai.
Magie del telefonino. Magie stupende. Solo che…solo che a volte vengono fuori dei cataloghi, come dire, un po’ strani, con dei soggetti un po’ particolari, non molto ortodossi. Soggetti che meriterebbero un po’ più di privacy.
Ce lo ha raccontato un collega a un corso di aggiornamento, tra il serio e il faceto. Un giorno ha visto i suoi alunni in crocchio, tutti lì, avidamente, a guardare sullo schermo del telefonino. Datemi qui, ma cosa cavolo ci sarà mai da suscitare tanta e tale attenzione? Magari l’avessero per le mie lezioni, sarei un uomo felice! Ma io non lo guardo, no. Vi porto direttamente dal preside, così la fa lui la scoperta.
Arrivati in presidenza, il preside inforca gli occhiali e fissa lo schermino del cellulare. Lì per lì l’immagine è confusa. Oggetto indistinto, non meglio identificato. Si aggiusta meglio gli occhiali sul naso, stanco di queste quotidiane inutili indagini. E l’immagine via via si precisa. Sembra…Ma non vorrei sbagliarmi. Andiamo avanti, vediamo qual è il fotogramma successivo. Stesso oggetto, ma stavolta si vede meglio. Il preside sobbalza sulla poltrona. Cavolo, un membro virile! Click. Un altro membro virile. Click. Un altro ancora. Click, click, click. Non è possibile: ancora membri virili. Sfilata di membri virili sul telefonino! Catalogo accurato dei “membri”, naturalmente maschili, di tutta la classe, con tanto di nome del “proprietario” accluso. Enumerazione accurata, più accurata delle più accurate enumerazioni letterarie, di una esibita potenza virile. Da portare sempre con sé.
Questo si fa a scuola, dunque. Alunni distratti catalogano la loro tronfia vanagloria. E noi, vanamente, spieghiamo, spieghiamo per far crescere la loro massa cerebrale…
SILVANA LA PORTA
Che cosa non fanno, oggi, i ragazzi col telefonino? A cosa non gli serve? Il telefonino è bello e utile: dunque, elenchiamone tutte le funzioni. Chiama gli amici, invia messaggi, filma eventi e poi ha una memoria immensa, che sostituisce l’ormai labile memoria degli alunni, devastata dai bombardamenti delle nuove tecnologie.
Dunque il telefonino memorizza. Enumera, cataloga, per poi passare in rassegna. In qualunque momento, quando più piace ai ragazzi. Le foto dei loro divi preferiti? Basta un click. Eccole là. Le immagini delle loro gite più belle? La fumata con gli amici in una fredda sera di gennaio? Basta un gesto, e tornano vive, più vive che mai.
Magie del telefonino. Magie stupende. Solo che…solo che a volte vengono fuori dei cataloghi, come dire, un po’ strani, con dei soggetti un po’ particolari, non molto ortodossi. Soggetti che meriterebbero un po’ più di privacy.
Ce lo ha raccontato un collega a un corso di aggiornamento, tra il serio e il faceto. Un giorno ha visto i suoi alunni in crocchio, tutti lì, avidamente, a guardare sullo schermo del telefonino. Datemi qui, ma cosa cavolo ci sarà mai da suscitare tanta e tale attenzione? Magari l’avessero per le mie lezioni, sarei un uomo felice! Ma io non lo guardo, no. Vi porto direttamente dal preside, così la fa lui la scoperta.
Arrivati in presidenza, il preside inforca gli occhiali e fissa lo schermino del cellulare. Lì per lì l’immagine è confusa. Oggetto indistinto, non meglio identificato. Si aggiusta meglio gli occhiali sul naso, stanco di queste quotidiane inutili indagini. E l’immagine via via si precisa. Sembra…Ma non vorrei sbagliarmi. Andiamo avanti, vediamo qual è il fotogramma successivo. Stesso oggetto, ma stavolta si vede meglio. Il preside sobbalza sulla poltrona. Cavolo, un membro virile! Click. Un altro membro virile. Click. Un altro ancora. Click, click, click. Non è possibile: ancora membri virili. Sfilata di membri virili sul telefonino! Catalogo accurato dei “membri”, naturalmente maschili, di tutta la classe, con tanto di nome del “proprietario” accluso. Enumerazione accurata, più accurata delle più accurate enumerazioni letterarie, di una esibita potenza virile. Da portare sempre con sé.
Questo si fa a scuola, dunque. Alunni distratti catalogano la loro tronfia vanagloria. E noi, vanamente, spieghiamo, spieghiamo per far crescere la loro massa cerebrale…
SILVANA LA PORTA
