L’ufficio scolastico provinciale ha coperto tutte le presidenze vacanti dei dirigenti scolastici di ruolo. Dopo la nomina dei capi di istituto che hanno vinto il concorso ordinario per presidi, l’ex provveditorato agli studi ha infatti nominato 20 presidi incaricati. Non tutti i capi di istituto non di ruolo inclusi negli elenchi hanno però ottenuto la riconferma, ma costoro, secondo la nuova normativa, potrebbero essere ripescati su area regionale, ovviamente qualora vi fosse la disponibilità, in caso contrario essi dovrebbero ritornare all’insegnamento; questi, inoltre, se fossero interessati al concorso riservato ai dirigenti scolastici, (che si espleterà nei prossimi mesi) potrebbero sperare di superare le prove e quindi di ottenere un contratto a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda il settore docente, è stata assegnata la sede ai 164 insegnanti della scuola dell’infanzia che hanno maturato il diritto all’immissione nei ruoli ed ai 159 appartenenti alla scuola primaria; hanno avuta assegnato l’istituto anche i 220 lavoratori della scuola appartenenti al personale ata.
Dovranno ancora avere la sede provvisoria i docenti appartenenti alla scuola secondaria di primo e di secondo grado, la cui convocazione è prevista tra il 20 e il 23 agosto, secondo il calendario diffuso dall’ufficio scolastico provinciale il 14 luglio. Detti docenti nei giorni scorsi hanno ottenuto l’individuazione al diritto alla nomina, individuazione che è stata fatta per i vincitori del concorso indetto con Dm 1999 dall’ufficio scolastico provinciale; coloro che hanno ottenuto la nomina di ruolo essendo inclusi nelle graduatorie ad esaurimento sono stati individuati dall’ufficio scolastico provinciale. In altre parole si tratta di docenti già di ruolo, ma che dovranno avere l’assegnazione della sede, sia pure provvisoria, per il prossimo anno scolastico; sede che verrà assegnata sia ai vincitori di concorso, sia ai docenti inclusi nella graduatoria ad esaurimento. Vacanze tranquille quindi per i nuovi presidi immessi nei ruoli e per i 20 docenti che hanno avuto riconfermato l’incarico di presidenza, nonchè per i docenti già individuati per l’immissione nei ruoli. L’unica preoccupazione per questi ultimi riguarda l’assegnazione della sede. Tutti sperano in una scuola quanto più e possibile vicina al luogo di residenza.
Sono in tensione invece i circa 5000 docenti e il personale ata rimasti precari, i quali a fine agosto saranno convocati per il conferimento del contratto a tempo determinato. La nota positiva per i non di ruolo deriva dal fatto che (così ha detto il segretario provinciale dell’Uil scuola Sandro Zammataro), malgrado il taglio di classi, dati i molti pensionamenti, nessuno dovrebbe perdere il posto di lavoro. Da parte loro le organizzazioni sindacali dovrebbero lottare per l’immissione nei ruoli di tutti i precari nell’arco del prossimo triennio.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)