Molti dei docenti reclutati all’ultima ora per far parte delle commissioni degli esami di Stato erano in servizio nelle scuole in qualità di supplenti, quindi con contratto a tempo determinato, la cui scadenza è il 30 giugno. Considerato che gli esami si protrarranno anche nei primi giorni del mese di luglio, i presidenti delle commissioni hanno proposto ai dirigenti scolastici la proroga del contratto di lavoro.
D’altra parte, trovare docenti disponibili per integrare le commissioni non è stato per nulla facile, per cui si è dovuto ricorrere ai supplenti annuali abilitati ed in mancanza di altro anche a professori semplicemente laureati. Insomma, docenti, magari preparati, ma privi di esperienza, si sono visti "promossi" agli esami di Stato. Del resto, gli assenti a Catania, hanno raggiunto la percentuale del 26% circa. Fra l’altro vista la magra remunerazione i docenti "anziani" hanno preferito le vacanze, anziché stare dentro un’aula con il compito di presidente o commissario. Insomma, un esame chiamato sperimentale, ma a conti fatti è risultato fallimentare.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)