Ieri le 304 commissioni che operano nelle scuole superiori di Catania e provincia hanno completato la correzione degli elaborati dei candidati, compresa la terza prova che ha avuto luogo lunedì.
Nella stessa giornata di ieri quasi tutte le commissioni hanno pubblicato all’albo delle scuole sedi di esame i risultati delle prove scritte. Dalla data della pubblicazione all’inizio dei colloqui, secondo l’ordinanza, dovranno trascorrere due giorni, per cui la maggior parte delle commissioni inizierà la seconda fase dell’esame venerdì. Colloqui che inizieranno con un argomento scelto dal candidato, che potrà essere un lavoro multimediale, un percorso didattico, una mappa concettuale; l’esame proseguirà con gli interventi da parte dei commissari sulle materie. Qualche polemica è scaturita in merito alle tracce della terza prova, le cui indicazioni sono state tratte dal documento redatto dai consigli di classe entro il 15 maggio. Bisognava indicare le materie scelte, il tempo concesso, lo spazio entro il quale dare le risposte. Soprattutto, secondo la normativa, le due classi che compongono una commissione non avrebbero dovuto svolgere la prova contemporaneamente, ma una dopo l’altra. Pare che in qualche commissione non sia stata rispettata in pieno la normativa del Ministero.
Comunque, una volta iniziati i colloqui l’esame di Stato entra nella fase conclusiva. Stanno per essere ultimati gli esame di Stato dei circa 19000 alunni interessati all’ex licenza media. Alunni che una volta conseguito il titolo (percentuale presumibilmente del 99 per cento) dovranno perfezionare l’iscrizione nella Media superiore.
Sono moltissimi i giovani orientati verso i licei classici, linguistici e scientifici, tengono gli istituti tecnici e professionali. Saranno avviati anche percorsi sperimentali che integrano istruzione e formazione. Si tratta di corsi, programmati dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione destinati ad integrare l’offerta per l’attuazione dell’obbligo formativo. A tal proposito Leanza ha rilevato che "la finanziaria di quest’anno sancisce l’obbligo all’istruzione per dieci anni. La Regione ha previsto che tale obbligo si attui non solo attraverso il sistema normale di istruzione ma anche mediante percorsi sperimentali di istruzione e formazione. Sono previste opzioni volte a contrastare la dispersione scolastica, come laboratori di recupero".
Accanto alla tipologia scolastica canonica vengono introdotte attività di formazione professionale che completano, oltre al nucleo di saperi di base, un insieme di saperi professionali, propedeutici al rilascio di un attestato di qualifica per l’ingresso nel mondo del lavoro. I corsi triennali prevedono stage in aziende, applicazioni pratiche e laboratori, al termine si potrà frequentare facoltativamente un quarto anno, che consentirà il rilascio di un diploma professionale, o, doversamente, scegliere di tornare al percorso specifico dell’istruzione per accedere al diploma di Stato, con il riconoscimento di tutti i crediti accumulati durante l’iter professionale"’. Insomma, un’iniziativa che promette di essere proficua per l’inserimento dei giovani in maniera qualificata nel mondo del lavoro.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)