22.06.2007. Dopo un lungo e difficile lavoro, iniziato il 16 giugno e ultimato ieri sera, finalmente le 304 commissioni degli esami di Stato, edizione 2006-2007 sono al completo. Si potrà procedere così alla valutazione degli elaborati e alla conduzione dei colloqui, come ha sottolineato ieri il provveditore facente funzione dott. Beniamino Rametta.
Per quanto riguarda il bilancio delle assenze, Rametta ha reso noto che per la componente esterna sono stati nominati 230 commissari e 38 presidenti; a questi sono stati aggiunti i componenti interni, cioè docenti che, come abbiamo pubblicato in altre occasioni, sono stati sostituiti da professori individuati fra quelli appartenenti all’organico della stessa scuola, nella quale resteranno in servizio fino alla conclusione delle prove di esame. E’ stato difficile trovare i supplenti sia appartenenti al ruolo di commissari, sia a quello di presidente dal momento che la disponibilità è stata scarsa. Coloro i quali a suo tempo non avevano inoltrato domanda per far parte di una commissione degli esami di Stato, avevano infatti già programmato le loro ferie, insieme con la famiglia. Certo, come dice la maggior parte dei componenti delle 304 commissioni, coloro che hanno acconsentito all’incarico, supplenti compresi, lo hanno fatto per senso del dovere dal momento che, a loro avviso, l’indennità è davvero molto magra tenuto conto che l’esame di Stato si svolge in piena estate, impegnando presidenti e commissari in adempimenti difficili e di responsabilità.
Intanto, i 12.464 candidati hanno completato lo svolgimento delle due prove scritte, le cui tracce sono state indicate dal ministero. Lunedì prossimo, si svolgerà la terza prova e le tracce saranno stabilite dalla stessa commissione tenuto conto delle indicazioni elencate nel documento redatto dai consigli di classe entro il quindici maggio.
Quindi, la valutazione degli elaborati ed il programma dei colloqui. Comunque, la cosa certa è che le commissioni sono ormai al completo. I supplenti, dicono in Provveditorato - sono stati reclutati fra il personale di ruolo e, in mancanza di questi, tra i docenti con contratto a tempo determinato, forniti di abilitazione all’insegnamento.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)
L'antefatto: Corsa affannosa del provveditorato per sostituire i docenti «malati»
21.06.2007. Sono continuati ad arrivare, addirittura fino nella tarda mattinata di ieri, all’ufficio scolastico provinciale telegrammi di rinunce di commissari agli esami di Stato.
Gli assenti sono 285, con una percentuale del 26 per cento. «E’ stato difficile – ha detto il provveditore facente funzioni dott. Beniamino Rametta, sostituire tutti gli assenti; telegrammi di rinuncia sono pervenuti fino alla tarda serata di ieri, quando sono iniziate le prove scritte, temo che ne arriveranno altri. Una situazione davvero drammatica. Mi corre l’obbligo di ringraziare tutto il personale dell’ufficio che sta lavorando a tempo pieno, cioè fino a sera per completare l’integrazione delle commissioni per non dire poi che a giorni dovremo pubblicare le graduatorie ad esaurimento provvisorie che interessano circa quindicimila docenti precari».
Insomma, un esame di Stato che con la nuova riforma, metà componenti esterni, metà interni, con il presidente esterno, sembrava che fosse migliorato di qualità, viceversa , ha creato tante difficoltà considerata l’alta percentuale di assenteismo.
Ovviamente, il reclutamento di commissari effettuato fino all’ultima ora genera incertezze e rischia di suscitare dubbi negli alunni e nei loro genitori.
Certo, coloro che stanno dichiarando di essere «ammalati» risultano davvero eccessivi, almeno che non sia in corso una qualche particolare «epidemia» di cui ancora non si sono avute notizie, almeno che non si tratti di una sintomatologia collegata a questioni di scarsa remunerazione.
Il dirigente dell’ufficio scolastico regionale dott. Armando Campria, che coordina tutto il settore degli esami di Stato, ci ha confermato che la percentuale degli assenti supera il 26 per cento anche a livello regionale e che gli «ammalati» saranno sottoposti a visita fiscale. Ma le Asl hanno tanto personale a disposizione per valutare la veridicità della malattia? E chi pagherà tutte queste visite considerato che le scuole non dispongono di risorse? Insomma un esame di Stato che sicuramente lascerà tante polemiche, soprattutto nei circa 150 alunni non ammessi agli esami che tutto sommato sono gli unici ad avere fino ad ora pagato costi di un esame chiamato sperimentale.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)