MATURITA': PER COPIARE RESISTONO VECCHI METODI
ROMA - Copieranno e lo faranno affidandosi ai cari vecchi metodi. Se proprio devono ascoltare qualcuno, preferiscono i consigli dei professori. La prova che temono di più è il faccia a faccia con la commissione, ma non credono molto ai riti portafortuna. E se gli chiedi cosa rimpiangeranno di più della scuola che stanno per lasciare, non hanno dubbi: i compagni di classe.
E' questa l'istantanea scattata all'esercito dei maturandi 2007 dal Corriere dell'Università e del Lavoro. Anche quest'anno i ragazzi che si apprestano a sostenere l'esame di Stato si sentono più sicuri dei mezzi altrui che dei propri. Sui 323 intervistati, quasi il 40% dichiara che in caso di difficoltà proverà a copiare. Solo il 28% cercherà di affrontare le difficoltà con calma, mentre pochi chiederanno aiuto ai prof e al secchione della classe (rispettivamente il 15,8% e l'11,5%). Tra quelli che hanno dichiarato che copieranno, quasi uno su due lo farà servendosi di bigliettini e fotocopie abilmente nascosti in ogni angolo dei propri indumenti. Un temerario 15%, invece, tenterà la sfida impossibile del telefonino (particolarmente preso di mira dal ministro Fioroni) e solo uno su dieci si affiderà alla tecnologia dei computer palmari.
Per la preparazione i maturandi 2007 preferiscono affidarsi ai consigli dei prof (41,5%), seguiti da Internet (22,3%). In coda le dritte di amici, genitori e giornali specializzati. Solo il 9% affronta con spavalderia l'esame, per 3 su 10 la prova che incute più timore è l'orale, seguito dalla seconda prova e poi dalla terza. Un esiguo 7% afferma invece di temere soprattutto il compito di italiano. Il quasi mezzo milione di maturandi si scopre poco scaramantico. La maggior parte non si affiderà a nessun rito portafortuna prima di entrare in classe, ma quasi uno su quattro (23,5%) non rinuncerà a una preghiera, qualcuno indosserà l'indumento portafortuna (11,5%) e non manca chi porterà a scuola un corno o un ferro di cavallo (5,9%). E dopo lo sforzo finale, il pensiero già corre ai ricordi di un periodo difficile da dimenticare. Della scuola, 2 diplomandi su 5 (39,7%) rimpiangeranno soprattutto i compagni di classe. Il 18% invece ricorderà con nostalgia le gite. Una buona fetta (13%) non vede l'ora di andarsene e non vorrebbe portarsi dietro alcun ricordo della scuola. Uno su dieci però rimpiangerà il prof capace di stare ad ascoltare gli studenti e una percentuale analoga si rammarica di non poter più marinare le lezioni.
ROMA - Copieranno e lo faranno affidandosi ai cari vecchi metodi. Se proprio devono ascoltare qualcuno, preferiscono i consigli dei professori. La prova che temono di più è il faccia a faccia con la commissione, ma non credono molto ai riti portafortuna. E se gli chiedi cosa rimpiangeranno di più della scuola che stanno per lasciare, non hanno dubbi: i compagni di classe.
E' questa l'istantanea scattata all'esercito dei maturandi 2007 dal Corriere dell'Università e del Lavoro. Anche quest'anno i ragazzi che si apprestano a sostenere l'esame di Stato si sentono più sicuri dei mezzi altrui che dei propri. Sui 323 intervistati, quasi il 40% dichiara che in caso di difficoltà proverà a copiare. Solo il 28% cercherà di affrontare le difficoltà con calma, mentre pochi chiederanno aiuto ai prof e al secchione della classe (rispettivamente il 15,8% e l'11,5%). Tra quelli che hanno dichiarato che copieranno, quasi uno su due lo farà servendosi di bigliettini e fotocopie abilmente nascosti in ogni angolo dei propri indumenti. Un temerario 15%, invece, tenterà la sfida impossibile del telefonino (particolarmente preso di mira dal ministro Fioroni) e solo uno su dieci si affiderà alla tecnologia dei computer palmari.
Per la preparazione i maturandi 2007 preferiscono affidarsi ai consigli dei prof (41,5%), seguiti da Internet (22,3%). In coda le dritte di amici, genitori e giornali specializzati. Solo il 9% affronta con spavalderia l'esame, per 3 su 10 la prova che incute più timore è l'orale, seguito dalla seconda prova e poi dalla terza. Un esiguo 7% afferma invece di temere soprattutto il compito di italiano. Il quasi mezzo milione di maturandi si scopre poco scaramantico. La maggior parte non si affiderà a nessun rito portafortuna prima di entrare in classe, ma quasi uno su quattro (23,5%) non rinuncerà a una preghiera, qualcuno indosserà l'indumento portafortuna (11,5%) e non manca chi porterà a scuola un corno o un ferro di cavallo (5,9%). E dopo lo sforzo finale, il pensiero già corre ai ricordi di un periodo difficile da dimenticare. Della scuola, 2 diplomandi su 5 (39,7%) rimpiangeranno soprattutto i compagni di classe. Il 18% invece ricorderà con nostalgia le gite. Una buona fetta (13%) non vede l'ora di andarsene e non vorrebbe portarsi dietro alcun ricordo della scuola. Uno su dieci però rimpiangerà il prof capace di stare ad ascoltare gli studenti e una percentuale analoga si rammarica di non poter più marinare le lezioni.