VENEZIA - Le bravate a scuola finiscono in rete. Dopo la professoressa di
matematica toccata dai suoi allievi, compaiono su Youtube le immagini di uno
studente che si cala i pantaloni in classe davanti all'insegnante e, sorridendo,
la sfida dicendole: "Mi prenda". Nella didascalaia che accompagna il filmato
ripreso da un videofonino, è scritto che l'episodio sarebbe avvenuto in un
istituto tecnico di Mestre, in provincia di Venezia, ma il preside smentisce. A
rendere pubblica l'esistenza del filmato è stata l'associazione 'Meter' di don
Fortunato Di Noto, che ha segnalato il video al Ministero dell'Istruzione nonchè
alla polizia postale.
Secondo 'Meter', il video è stato inserito il 18 gennaio scorso e riprende "una
sfida" davanti ad una professoressa che appare imbarazzata dal gesto e ordina:
"Ma che fai? Tiratu su i pantaloni. Sei fuori di testa!". Il ragazzo, a questo
punto, obbedisce e si avvia verso il suo banco allacciandosi la cintura mentre
l'intera classe sghignazza.
Il direttore didattico dell'istituto di Mestre dove sarebbe avvenuto il fatto,
ha detto di non riconoscere nei due protagonisti alcuno dei propri insegnanti o
alunni. E spiega anche perchè: "Nel video appare una lavagna a gessetti che
abbiamo progressivamente sostituito con quelle a pennarello, fatto che mi porta
ad escludere che si tratti del nostro istituto''.
Sembra che il web sia sempre più affollato da questo genere di filmati girati
nelle scuole. "Il videofonino - come sostiene Anna Oliverio Ferraris, ordinario
di psicologia dello sviluppo all'Università Sapienza di Roma - amplifica i
gesti" e concede notorietà in altro modo irragiungibile.
Recentemente aveva fatto notizia il video di un paio di studenti di San
Benedetto del Tronto che avrebbero fatto sesso orale davanti ai compagni sulla
cattedra durante l'intervallo. Il filmato del ragazzo che si cala i pantaloni
davanti alla prof, è presente anche in un blog dedicato a sfide in cui giovani
si lanciano in imprese improbabili o pericolose, come quella che vede un ragazzo
in un passeggino che si fa trainare da uno in bici a sua volta tirato da un
terzo giovane in scooter, oppure quello di uno studente che si butta giù per le
scale di scuola su un pezzo di banco.
(15 febbraio 2007)