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News: Notizie dal mondo della scuola

Rassegna stampa

- «La Ungaretti cade a pezzi» Lettera aperta a Napolitano

- Presentato a Scienze politiche il progetto del LAPOSS

- Alunni non residenti, refezione più cara

- RETE SCOLASTICA: Prevista per oggi la «nuova mappa»

- Educazione alla solidarietà al Circolo Didattico di Caltagirone

- Protesta degli studenti dell'istituto Tecnico Agrario "Cucuzza" di Caltagirone

 

«La Ungaretti cade a pezzi» Lettera aperta a Napolitano

Era una delle più belle scuole di Catania e, potenzialmente, potrebbe ancora esserlo. A condizione che si intervenga senza più perdere tempo con interventi di manutenzione urgenti e ormai non più rinviabili visto lo stato non solo di degrado ma, soprattutto, di pericolosità in cui versa. I ragazzi dell'Istituto comprensivo "G. Ungaretti", inascoltati dalle autorità scolastiche cittadine, hanno deciso di cambiare interlocutore e ne hanno scelto uno davvero autorevole, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale hanno inviato una lettera-appello per segnalare i problemi strutturali dell'edificio scolastico. «La nostra scuola – scrivono gli alunni – è molto bella, spaziosa, situata su una collinetta silenziosa dalla quale si gode uno splendido panorama: il mare e il monte Etna. Purtroppo l'edificio presenta gravi problemi di sicurezza che, nel corso degli anni, sono aumentati sempre di più. Catania si trova in una zona ad alto rischio sismico e, dal momento che la scuola è pericolante e non ha adeguate via di fuga, nel caso in cui dovesse verificarsi un terremoto, correremo gravi rischi. La vita nella scuola è cambiata, peggiorata perché alcune strutture, per noi molto importanti, come l'anfiteatro e il teatro che usavamo per recite, manifestazioni e mostre sono state dichiarate inagibili». «Anche i muri perimetrali – aggiungono gli alunni – sono pericolanti e sono stati transennati, le nostre aule, i tetti, i pavimenti sono pieni di crepe che aumentano sempre di più e ci fanno paura. Le tubature sono guaste e, quando piove, l'acqua scorre dalle pareti e dai tetti e, all'interno della scuola si crea una "piscina naturale". I nostri spazi vitali si sono ristretti, siamo imprigionati dalle transenne, perché quando chiediamo aiuto al Comune, l'unica risposta che riceviamo sono... "le transenne". Caro Presidente, nonostante questi problemi noi amiamo molto la nostra scuola e vorremmo viverla senza paura e senza pericolo, perché crediamo che questo sia un nostro diritto». I ragazzi hanno poi dato vita a un'altra iniziativa «di protesta». Si sono rivolti a Striscia la notizia per segnalare che il Comune non ha ancora realizzato il parco adiacente la scuola previsto dal progetto Demos, vinto dalla «Ungaretti» nel 2004. Il Tg satirico di Canale 5 ha annunciato l'invio di una troupe nella prossima settimana. (da www.lasicilia.it)

 

Presentato a Scienze politiche il progetto del LAPOSS

Scuola a misura dei bambini immigrati

Incrementare l'integrazione delle famiglie immigrate nel tessuto cittadino; facilitare i processi di apprendimento e di socializzazione degli alunni; agevolare il rapporto scuola-famiglia. Questi gli obiettivi del progetto «Un rendimento scolastico soddisfacente e una scuola a misura di bambino anche per i migranti» presentato ieri, nei locali del Laposs, Laboratorio di programmazione e analisi di politiche pubbliche e servizi alle persone. Il progetto, giunto alla terza edizione, è coordinato congiuntamente dal Laposs - Facoltà di Scienze Politiche e dall'Ufficio scolastico provinciale ed è supportato da una rete di soggetti istituzionali tra cui le Facoltà di Scienze della formazione e Lettere e filosofia, il dipartimento di Scienze biomediche, la Sissis, gli istituti scolastici Battisti, Giuffrida, Malerba, Manzoni, Monterosso e Vespucci e gli assessorati alle Politiche scolastiche e alla Promozione sociale e immigrazione, con il contributo dell'associazione "Professione Danza". «Crediamo molto in questo progetto. - commenta l'assessore alla Cultura e alle Politiche scolastiche, Giuseppe Maimone - La presenza nel nostro territorio di soggetti nati in altri paesi è una ricchezza straordinaria, un'occasione irripetibile di arricchimento e conoscenza. Il progetto - prosegue Maimone - rappresenta una spinta reale al cambiamento, che nasce dal confronto sul campo tra istituzioni, scuola e famiglie, l'anello forte di questa iniziativa». «La nostra città cambia e con essa la mentalità dei cittadini. - commenta l'assessore alla Promozione sociale e immigrazione, Stefania Gulino - Il coinvolgimento delle famiglie è di fondamentale importanza. La scuola è una vera e propria seconda famiglia che deve interagire con il nucleo d'appartenenza degli alunni, in modo da creare una rete di integrazione». Proprio dal concetto di rete trae forza e concretezza il progetto. «I veri protagonisti di questa iniziativa sono le scuole e tutti i soggetti istituzionali che siamo riusciti, di anno in anno, a coinvolgere - spiega il professore Carlo Pennisi, ordinario di Sociologia del diritto e direttore del dipartimento di Sociologia e Metodi della ricerca sociale - La forza dell'attività del Laposs risiede nella costruzione di relazioni, nell'attivazione di processi che generano una continua integrazione istituzionale». Concretamente, si favorirà la conoscenza dell'italiano da parte degli alunni stranieri e delle loro famiglie, creando occasioni di crescita culturale e sociale attraverso corsi di promozione alla salute, alfabetizzazione informatica e attività musico-espressive. «Alla luce della trasformazione della nostra società in società della convivenza tra popoli diversi scaturisce la necessità di rendere la scuola luogo in cui sperimentare dinamiche e relazioni sane ed efficaci - conclude la dottoressa Anna Maria Battiato, referente del progetto per l'ufficio scolastico provinciale - Un'integrazione che nasce dal basso, dal cuore e quindi vera».

Paola Mirone (da www.lasicilia.it)

 

Alunni non residenti, refezione più cara

Proteste dopo il provvedimento di Giunta: «Tagli pesanti, delibera necessaria» Che sull'area metropolitana e sui servizi «in condominio» ci si debba prima o poi sedere a un tavolo è opinione diffusa, se non altro per risolvere piccoli episodi che, seppure giustificabili da ragioni contabili in questi periodi di tagli ai trasferimenti, rischiano di essere interpretati come distorsivi e un tantino disparitari. L'ultima vicenda è di pochi giorni fa e riguarda il pagamento della refezione scolastica per gli studenti che frequentano le scuole della città, ma risiedono nei paesi dell'hinterland. L'amministrazione, attraverso gli uffici contabili, ha inviato il 25 gennaio un documento nelle scuole munite di refezione per dare comunicazione che a partire dal prossimo lunedì 6 febbraio verranno aumentati i costi della mensa per gli alunni non residenti a Catania, indipendentemente dal reddito familiare, costi fissati in 3,27 euro per pasto. Il provvedimento sarebbe stato deciso da una delibera di Giunta dello scorso 30 dicembre 2006. La disposizione ha suscitato prese di posizioni contrarie. Il preside della «Parini», Giuseppe Adernò, in una lettera inviata all'assessore alle Politiche scolastiche del Comune, Giuseppe Maimone, ha manifestato «dissenso perché il provvedimento è stato deciso in corso d'anno». «I genitori - scrive Adernò - all'inizio dell'anno scolastico hanno accettato la proposta ed il servizio della refezione secondo le modalità indicate a settembre e si ritiene opportuno che le disposizioni restino invariate sino al mese di maggio, termine del servizio e conclusione dell'anno scolastico». Il preside ricorda che pur condividendo la necessità e le motivazioni della delibera, il Comune dovrebbe convocare una conferenza di servizi con gli assessori dei Comuni dell'area metropolitana allo scopo di trovare il giusto equilibrio nei provvedimenti per evitare che la questione refezione diventi una mera questione di territorio, ricordando infine che recentemente l'assessore al Bilancio Francesco Caruso aveva dichiarato: «La Finanziaria di Catania non presenta aumenti». Ma se la coperta è diventata ancora più corta del passato, allora bisogna spostarla continuamente. E in questo caso il Comune ha deciso di riconoscere principalmente i diritti ai propri residenti. «In passato - risponde l'assessore alla Scuola Giuseppe Maimone - sino a quando i fondi di trasferimento di Stato e Regione erano consistenti questo Comune non ha fatto distinzioni e ha sempre coperto tutte le spese. Ma davanti ai tagli abbiamo deliberato di farci carico dei fondi necessari per gli alunni residenti, disponendo che i Comuni degli studenti che scelgono le scuole catanesi si facciano carico delle quote di appartenenza relative alla refezione scolastica. Non si tratta - ha aggiunto Maimone - di pochi studenti, ma di migliaia: altrimenti questo comune il problema non se lo sarebbe posto». Il responsabile delle Politiche scolastiche del capoluogo lascia comunque una «porta aperta» e risponde alle proteste annunciando che «Nei prossimi giorni quest'assessorato valuterà se è il caso di mantenere lo status quo sino alla fine dell'anno e far valere la delibera dal prossimo anno scolastico. Ma nelle more - ha precisato Maimone - sarà necessario avviare contatti con gli altri Comuni dell'area metropolitana per discutere e collaborare». Una risposta a questo e ai tanti altri problemi che affliggono la scuola catanese e della provincia potrebbe venire dal «tavolo permanente» istituito su richiesta di Maimone, che ieri ha visto l'adesione di moltissimi esponenti istituzionali.

Giuseppe Bonaccorsi (da www.lasicilia.it)

 

RETE SCOLASTICA: Prevista per oggi la «nuova mappa»

Si è svolto ieri nell'aula consiliare del Comune di Catania un incontro tra l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione Margherita Ferro, l'assessore alle politiche scolastiche del Comune, Giuseppe Maimone, il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Raffaele Zanoli e le organizzazioni sindacali della scuola.
L'incontro è servito per fare un'ampia panoramica sulle scuole di Catania che comprende 24 circoli didattici, 22 istituti comprensivi, 9 scuole secondarie di primo grado, 24 istituti di secondo grado. Ovviamente, la riunione riguardava il possibile dimensionamento della rete scolastica di Catania centro per quanto concerne le scuole dell'infanzia, primaria e secondarie di primo grado, la cui competenza è dell'amministrazione comunale catanese; viceversa, per quanto riguarda il piano di interventi della scuola secondaria superiore sia di Catania che della provincia ad occuparsene è la provincia regionale, rappresentata nell'incontro di ieri dalla professoressa Ferro.
Tutto è stato rinviato a oggi dal momento che l'ufficio scolastico provinciale dovrà esprimere il proprio parere sul piano di dimensionamento della rete scolastica su Catania e la provincia.
La professoressa Ferro, assieme ai suoi collaboratori, dopo ulteriori attente e, naturalmente, ultime riflessioni consegnerà il piano alla visione delle organizzazione sindacali, prima di affidarlo al parere dell'ufficio scolastico provinciale. Identica decisione spetta all'assessore Maimone.
Per quanto concerne invece la scuola dell'infanzia, primaria e secondarie di primo grado della Provincia sarà il dott. Zanoli a presentare tutte le indicazioni sul dimensionamento che nei giorni scorsi gli sono pervenute da tutte le amministrazioni comunali competenti per territorio. Tutto quindi è stato rinviato a stamattina.
Di concreto segnaliamo, su suggerimento della Flc Cgil l'istituzione di una sezione staccata di scuola secondaria di secondo grado nel quartiere Librino, che ormai comprende circa 80.000 abitanti, e una a Mascalucia, sempre alla Media superiore.
Comunque, non si prevedono grossi movimenti considerato il fatto che bisognerà attenersi alla circolare assessoriale che indica solo piccoli interventi di modifica che rivestano carattere della necessità ed indilazionabilità dell'intervento, coerenti con la normativa di riferimento e corredate dalle delibere di assunzioni degli oneri di legge da parte degli Enti Locali. Inoltre.
Con tutti i gravi problemi di edilizia scolastica e dato i tempi ormai ristretti, non si sarebbe potuto concretizzare un radicale dimensionamento della rete scolastica in tutta la provincia, per cui stamane il lavoro del Consiglio scolastico provinciale dovrebbe essere tutt'altro che difficile.
Mario Castro
(da www.lasicilia.it)

 

Educazione alla solidarietà al Circolo Didattico di Caltagirone

Al circolo didattico di Caltagirone, il percorso educativo annuale che ha come motivo conduttore l'educazione alla solidarietà, entra nel vivo. Il progetto, denominato Mani-festa-azioni di solidarietà, ha dato vita ad un gran numero di iniziative solidali concretamente effettuate dalle singole classi di scuola primaria e dalle sezioni della scuola dell'infanzia come il sostegno all'infanzia missionaria con il salvadanaio e l'acquisto delle matite missionarie, tramite il consiglio diocesano, diretto da Suor Olga o le adozioni scolastiche a favore di bambini lontani, realizzate attraverso la collaborazione col gruppo missionario ospedaliero, nobili gesti che non solo sono strumento di crescita morale e umana ma anche di conoscenza. Molte classi, inoltre, hanno adottato una casa di riposo o un istituto della città che ospita minori.
C. D. G.
(da www.lasicilia.it)

 

Protesta degli studenti dell'istituto Tecnico Agrario "Cucuzza" di Caltagirone

Protesta dei circa 160 studenti dell'istituto tecnico agrario «Cucuzza», che ieri e lunedì si sono astenuti dalle lezioni «per dire basta - spiegano Emanuel Sammartino e Chiara Cummaudo, rispettivamente rappresentante della Consulta provinciale e rappresentante d'istituto - alle carenze strutturali e alle pessime condizioni igieniche di alcuni locali e reclamare interventi concreti alla Provincia».
Ieri mattina il sindaco Francesco Pignataro ha compiuto un sopralluogo, informando la Provincia della situazione e dicendosi «fiducioso che l'assessore Margherita Ferro adotterà gli interventi del caso». «L'ing. Maurizio Trainiti, responsabile Edilizia scolastica - afferma l'assessore Ferro - mi ha comunicato che è stato fatto un sopralluogo per un celere intervento per il quale è stata prevista una spesa 15 mila euro».

(da www.lasicilia.it)









Postato il Giovedì, 01 febbraio 2007 ore 11:31:31 CET di Renato Bonaccorso
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