In cinque mosse, prof e scuole alle regioni.
da Italia Oggi del 9/1/2007
La data è stata fissata: entro il 1 settembre 2009 il trasferimento delle competenze dello stato alle regioni, in attuazione della devolution della scuola prevista da titolo V della Costituzione, dovrà essere realizzato
E, dunque, i pendenti, ma anche strutture, oltre alle competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale, passeranno di mano. La data è stata individuata dalle regioni nell'ultima seduta di dicembre, nella quale è stato approvato il piano per l'attuazione del titolo V della Costituzione.
Cinque i punti chiave, nel quale si articola il master plan proposto dai governatori. Il capitolo più sostanzioso riguarda il trasferimento del personale. La gestione dei dipendenti, ha già avuto modo di stabilire la Corte costituzionale, è appunto di competenza regionale, alla luce della nuova versione federalista della costituzione. Ma si tratta di una competenza solo gestionale: "La dipendenza giuridico-economica del personale della scuola rimarranno allo stato, con attribuzione della dipendenza funzionale alle regioni", si legge nel documento.
La determinazione dell'organico complessivo del personale docente e il riparto alle regioni dovrà essere effettuato dallo stato, sulla base di criteri concordati con le regioni. Con intesa dovranno essere decise anche le risorse di funzionamento per le scuole e le strutture amministrative-territoriali, che passano di mano. Secondo le regioni, infatti, l'attribuzione delle competenze sulla gestione del personale non può prescindere anche dalle risorse destinate al funzionamento delle strutture. Per attuare il piano di dismissione ci sono due anni di tempo.
da Italia Oggi del 9/1/2007
La data è stata fissata: entro il 1 settembre 2009 il trasferimento delle competenze dello stato alle regioni, in attuazione della devolution della scuola prevista da titolo V della Costituzione, dovrà essere realizzato
E, dunque, i pendenti, ma anche strutture, oltre alle competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale, passeranno di mano. La data è stata individuata dalle regioni nell'ultima seduta di dicembre, nella quale è stato approvato il piano per l'attuazione del titolo V della Costituzione.
Cinque i punti chiave, nel quale si articola il master plan proposto dai governatori. Il capitolo più sostanzioso riguarda il trasferimento del personale. La gestione dei dipendenti, ha già avuto modo di stabilire la Corte costituzionale, è appunto di competenza regionale, alla luce della nuova versione federalista della costituzione. Ma si tratta di una competenza solo gestionale: "La dipendenza giuridico-economica del personale della scuola rimarranno allo stato, con attribuzione della dipendenza funzionale alle regioni", si legge nel documento.
La determinazione dell'organico complessivo del personale docente e il riparto alle regioni dovrà essere effettuato dallo stato, sulla base di criteri concordati con le regioni. Con intesa dovranno essere decise anche le risorse di funzionamento per le scuole e le strutture amministrative-territoriali, che passano di mano. Secondo le regioni, infatti, l'attribuzione delle competenze sulla gestione del personale non può prescindere anche dalle risorse destinate al funzionamento delle strutture. Per attuare il piano di dismissione ci sono due anni di tempo.