da " La Repubblica"
Il ministro Fabio Mussi
"Il contenuto del maxiemendamento alla Finanziaria dimostra la chiusura e la
sordità del governo nei confronti delle esigenze di sola sopravvivenza delle
università". E' il commento secco che la Crui, la conferenza dei rettori delle
università italiane, riserva al testo presentato ieri in senato dal governo. "In
segno di forte protesta", oggi la crui "ha sospeso la seduta odierna
dell'assemblea generale".
Secondo quanto denunciato dalla Conferenza dei rettori, "1.800.000 studenti e
migliaia di ricercatori rischiano di pagare sulla loro pelle il peso delle
decisioni assunte". Alla luce della sua protesta, la Crui chiede agli atenei di
"sospendere ogni invito a membri del governo a partecipare a significative
manifestazioni nelle università".
E altrettanto netto è il commento del presidente della Conferenza dei rettori,
Guido Trombetti: "Quello che abbiamo emesso è un comunicato secco, di poche
righe, perché esprime l'amarezza infinita del mondo dell'università". E
Trombetti spiega: "Non avevamo chiesto l'impossibile, e più volte abbiamo
ripetuto di essere coscienti del momento difficile per il Paese. Ma così, lo
ripeto, si mette in discussione la sopravvivenza dell'università. Questa è la
risposta di una comunità - unanime, voglio sottolinearlo - all'atteggiamento
punitivo del governo". E ora, con poche ore a disposizione prima del voto
finale? "Domani è un altro giorno", risponde Trombetti. "Sono davvero
amareggiato, non mi viene altro da dire".
Intanto già si annunciano le mobilitazioni, come a Firenze, dove domani un
presidio in sostegno ai lavoratori precari dell'Ateneo fiorentino è stato
organizzato da Rsu e Flc-Cgil Università dalle 8.30 alle 10.30, davanti al
rettorato di piazza San Marco. La manifestazione è stata organizzata in
concomitanza con la riunione del consiglio di amministrazione dell'Università,
il penultimo che si terrà nell'anno, si ricorda, e che precederà la riunione sul
bilancio di previsione del 2007.
Scopo dell'iniziativa, spiegano i sindacati, è "evidenziare la condizione di
disagio del personale precario dell'Università e sensibilizzare i consiglieri di
amministrazione circa i provvedimenti, di ordine economico e normativo, da
assumere per evitare di perdere posti di lavoro e consolidate collaborazioni da
parte di numerosi colleghi". Il contributo dei lavoratori precari in Ateneo,
proseguono i sindacati, "è indispensabile per garantire che i servizi agli
studenti, già in pessime condizioni, possano comunque essere erogati con
continuità. Il fenomeno del precariato in ateneo è diffusissimo fra i lavoratori
della didattica e della ricerca ed i lavoratori dei servizi. Le risorse ad essi
dedicate sono le più disparate e sfuggono troppo spesso alla possibilità di
controllo del sindacato".
E sulla manovra del governo interviene anche l'Unione degli Universitari che in
una nota sottolinea come "il maxiemendamento alla legge Finanziaria 2007
presentato al Senato dal governo non accoglie nessuna delle richieste di
correzione avanzate non solo dagli studenti ma dalla comunità accademica tutta".
Negativo anche il giudizio dei sindacati che sottolineano, in maniera più
generale, come "Sul versante della scuola, dell'università e della ricerca, il
maxiemendamento è del tutto insoddisfacente". E' il secco giudizio che il
segretario generale della Fflc Cgil, Enrico Panini, riserva al testo portato
ieri in senato dall'esecutivo. "Il nuovo testo- spiega il dirigente- dà risposte
solo parziali ai problemi avanzati dai sindacati. Ci sono risposte mancate che
sono gravissime, come la non eliminazione della clausola di salvaguardia. Quella
che opera 3 miliardi di tagli in tre anni sul comparto scuola: soldi che il
ministero è costretto a risparmiare per non perdere ulteriori fondi del proprio
bilancio".
"Si tratta di una manovra cieca, che avevamo chiesto di eliminare" - conclude
Panini puntando il dito sulla clausola di salvaguardia. "Un automatismo
pericoloso, che impone il risparmio senza tenere conto delle conseguenze sulla
vita scolastica, per questo è inaccettabile". Positiva, per il segretario Flc
Cgil, è invece la soluzione sulle graduatorie permanenti: "ma servivano più
immissioni per gli Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi) tra cui si registra
la percentuale più alta di precariato".
(14 dicembre 2006)