Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 22-09-2006 un disegno di legge presentato dal ministro per le riforme e le innovazioni nella P.A., Luigi Nicolais, in materia di efficienza delle amministrazioni pubbliche e di riduzione degli oneri burocratici per cittadini e imprese. Dopo l’approvazione del cosiddetto “pacchetto Bersani”, si tratta della seconda tappa di un percorso deciso dal Governo per cambiare profondamente il rapporto tra cittadino, fornitori di servizi e la pubblica amministrazione …
Il disegno di legge (n.d.r. Diffuso con un comunicato stampa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri) contiene prime, incisive misure per ridurre e dare certezza ai tempi dell’azione amministrativa e diminuire il peso della burocrazia su cittadini e imprese.
Per dare certezza ai diritti degli utenti, l’amministrazione inadempiente viene sanzionata: se non rispetta i tempi paga una “multa” a favore del cittadino. Il tempo dei cittadini e delle imprese non è più, quindi, un risorsa illimitata da sprecare in attese estenuanti, ma un bene da tutelare.
E’ una novità che introduce forme inedite di tutela dei diritti, mette finalmente i cittadini e l’amministrazione sullo stesso piano.
In particolare, il disegno di legge prevede:
Tempi certi e più brevi
• le amministrazioni sono tenute a definire e rendere pubblici i tempi per la conclusione di una pratica;
• qualora non lo facciano i termini sono ridotti a 30 giorni (oggi sono 90);
• i tempi massimi non possono comunque superare i 90 giorni, salvo le eccezioni previste dalla legge o da appositi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri;
• le amministrazioni devono misurare i tempi effettivi e predisporre ogni anno piani “taglia tempi”. Si introduce un criterio oggettivo di valutazione ex post dell’efficienza delle amministrazioni.
Risarcimento del danno e sanzioni a favore del cittadino per le amministrazioni inadempienti
• le pubbliche amministrazioni sono tenute al risarcimento del danno provocato dal mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento (la competenza è del giudice amministrativo);
• oltre al risarcimento del danno, in caso di mancato rispetto del termine, le amministrazioni sono sanzionate per il ritardo e pagano una “multa” a favore del cittadino. (La misura della “multa” e le modalità di pagamento verranno stabilite con un regolamento adottato su proposta del Presidente del Consiglio e con regolamenti di regioni, province e comuni).
L’obiettivo, naturalmente, è quello che le amministrazioni rispettino i tempi e, quindi, non vi sia la necessità di indennizzare il cittadino. La sanzione è, dunque, un deterrente nei confronti delle inadempienze dell’amministrazione.
• I gestori pubblici e privati di servizi di pubblica utilità (acqua, luce, telefono…) sono tenuti a corrispondere agli utenti un indennizzo automatico e forfetario in caso di mancato rispetto degli standard di qualità e quantità definiti e pubblicati nelle carte dei servizi. L’indennizzo potrà anche essere detratto dalla bolletta.
Pubblicità degli adempimenti richiesti a cittadini e imprese
Le amministrazioni sono tenute a pubblicizzare l’elenco dettagliato della documentazione richiesta e la relativa modulistica. Non possono essere richieste informazioni o documenti diversi da quelli pubblicati, se non con atto motivato.
Responsabilità dei dirigenti
Il dirigente dell’ufficio inadempiente è penalizzato nel trattamento economico accessorio (e cioè la parte dello stipendio che viene corrisposta sulla base dei risultati raggiunti) in caso di gravi e ripetute violazioni nei seguenti obblighi:
• dovere di concludere i procedimenti entro i termini previsti;
• dovere di non chiedere certificati e documenti in tutti i casi in cui è ammessa l’autocertificazione o l’informazione è in possesso della pubblica amministrazione;
• dovere di pubblicizzare l’elenco aggiornato della documentazione richiesta.
Tutela dei diritti degli utenti nei servizi pubblici
Per tutelare più efficacemente i diritti degli utenti, i principi fondamentali della legge sulla “trasparenza amministrativa” (legge 241 del ’90) vengono estesi ai servizi pubblici. Ad esempio, l’utente avrà il diritto di sapere chi è il responsabile della pratica che lo riguarda.
Riduzione degli oneri per cittadini e imprese
Il “pacchetto Nicolais” contiene numerosi interventi di semplificazione tra i quali si ricordano:
• estensione dell’autocertificazione anche a banche e assicurazioni;
• estensione della validità della carta d’identità da cinque a dieci anni;
• cambio di residenza in tempo reale (oggi ci vogliono anche più di sei mesi).
La dichiarazione del cambio di residenza potrà essere presentata anche per via telematica, via fax e per posta;
• sostituzione del certificato di agibilità con la dichiarazione di conformità del direttore dei lavori;
• riconoscimento delle persone giuridiche da parte del notaio.
Deleghe al riordino e alla semplificazione
Il ddl prevede una delega al Governo al riordino e alla semplificazione nei seguenti settori:
• anagrafe (compresa l’anagrafe degli italiani all’estero);
• codice della strada.
Misure di reingegnerizzazione e innovazione tecnologica
• E’ previsto un drastico aumento di innovazione tecnologica nei processi della P.A. per migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese, anche attraverso sperimentazioni in deroga alla normativa vigente;
• protocollo informatico: per le amministrazioni inadempienti verranno nominati dei commissari ad acta.
Roma , 22 settembre 2006