Protocollo n. 100 Paternò, lì 02 settembre 2006
Cari colleghi, Dsga e Ass.ti Amm.vi
da ieri, con l’avvio del nuovo anno scolastico 2006/07, sono riprese le attività nelle scuole, ma non certamente per il personale Ata, il cui impegno è di 365 giorni all’anno, ferie e festività escluse. Tuttavia, con l’inizio di anno scolastico i saluti dei presidenti sono ormai diventati tradizioni, forse sono tradizioni scontate, tanto scontate da non meritare, a volte, di essere letti!
Eppure qualche pensiero insieme possiamo farlo.
Vorrei ricordare, in particolare, quel personale amministrativo che inizia l'ultimo anno di servizio, perché ha raggiunto gli anni “anagrafici e/o contributivi” per la meritata pensione, e porta con sé un bel pò di malinconia, perché poco è stato fatto per la categoria: dagli organici ai profili professionali, dai mansionari ai sistemi retributivi, dai contratti collettivi a quelli integrativi. Un caloroso incoraggiamento, invece, lo rivolgo ai neo assunti, sia essi destinatari di contratto a tempo indeterminato e sia a quelli con contratto a tempo determinato, che si accingono ad affrontare le giornaliere “insidie” amministrative fatte di leggi e leggine, decreti e circolari, ordinanze e chi più ne ha più ne metta. Colleghi che vivono con trepidazione questa circostanza nella gioia della conquista dell’agognato “posto pubblico, seppur precario, ma anche nel timore della grave responsabilità di portare a termine i gravosi lavori di segreteria. Auguri agli altri amministrativi “invisibili”, ossia alla maggior parte degli Ata a coloro che vivono tra mille carte, pur necessarie per l'amministrazione della scuola e tantissime volte impegnati con l'ingegno e la volontà a superare disagi e manchevolezze da parte di chi dovrebbe, invece, provvedere.
Buon anno scolastico, dunque e con tutto il cuore, anche se non è facile scriverlo. Eppure, mi sforzo di esserne capace per esprimere il mio sentimento di stima verso tutti i colleghi amministrativi su cui pesa parte della responsabilità del buon andamento della scuola. Penso a chi lavora in una scuola efficiente e ben attrezzata di risorse umane ed a chi è costretto a sobbarcarsi fatiche e disagi per svolgere il proprio compito in condizioni insufficienti, se non negative. Quello che ci accomuna è il grande amore per il lavoro che giornalmente svolgiamo, compreso quello delle diverse funzioni complementari che, a volte, non ci spettano espletarle e alla fine vengono portate a termine con serietà e dignità, scevre da ogni interesse personalistico. A completare l’opera ci ha poi pensato la cosiddetta “autonomia”. Un ordinamento che ci ha trovato impreparati o per meglio dire “non formati” per affrontare le problematiche scolastiche che attanagliano la scuola del Terzo Millennio.
Buon lavoro a tutti e di cuore!
Cordialmente
il presidente provinciale
F.to Dsga Domenico Mazzeo
Componente del Consiglio
Nazionale di Presidenza