Nominati
7.000 precari. Ma la battaglia al Tar per le graduatorie è ancora aperta
Le scuole "Polo", con in testa il dirigente del «De Nicola» di S.Giovanni La
Punta, dott. Orazio Lombardo, e i funzionari del Csa Gazzo, Anastasi, Brogna e
molti altri impiegati dell’ex Provveditorato, hanno in pochi giorni individuato
per la nomina circa 7.000 docenti precari; i lavori di tutte le operazioni sono
stati coordinati dal dirigente vicario del Csa dott. Mino Rametta.
Certo, non sono mancate le difficoltà operative dovute al grosso numero di
nomine e alla ripubblicazione delle graduatorie dei docenti abilitati,
aggiornate secondo le ordinanze cautelari emesse dal Tar di Catania, mediante le
quali sono stati dimezzati i punti per il servizio prestato nelle «scuole di
montagna », nei confronti dei solo controinteressati individuati dai ricorrenti,
con esclusione di tutti gli altri che, viceversa, hanno avuto riconfermato il
doppio punteggio. Per detto motivo il problema è tutt’altro che risolto dal
momento che sono stati presentati diversi ricorsi da parte dei docenti che sono
stati presi di mira dai ricorrenti. Loro dicono, e possiamo aggiungere
giustamente, che la decurtazione del punteggio doveva essere applicata a tutti i
docenti montani.
Una novità di quest’anno, l’elevato numero di supplenze annuali nella scuola
secondaria, ha determinato addirittura l’esaurimento di alcune graduatorie
permanenti per cui sarà necessario per diverse discipline ricorrere alle
graduatorie di istituto, nominando personale non abilitato. «Ormai è arrivato il
momento - sostiene il segretario provinciale dello Snals prof.
Tempera - di semplificare al massimo tutte le operazioni d’inizio anno
scolastico, prevedendo come primo passo l’eliminazione del triste fenomeno del
precariato nel giro di pochi anni, consentendo, per quanto concerne la
nostra provincia, l’immissione nei ruoli di circa 7.000 precari tra personale
docente ed Ata. Ogni anno a settembre vi è il solito balletto delle cattedre; vi
sono precari di diritto e precari di fatto che vengono licenziati il 30 giugno e
riassunti a settembre. Addirittura il 25% dei docenti è precario. Noi dello
Snals, come del resto tutti gli altri sindacati della scuola abbiamo avuto in
merito un incontro con il ministro Fiorone, vi è tanta disponibilità, ora
aspettiamo i fatti.
C’è da dire anche che il ministro dell’Economia parla di tagliare 100.000
cattedre; lo Snals è pronto a scendere in campo per bloccare eventuali tagli.
Insomma, la girandola dei docenti non qualifica la scuola di Stato». Come
si potrà notare, vero è che i circa 7.000 precari catanesi hanno avuto un
incarico, ma il prossimo primo luglio, cioè al termine dell’attività didattica,
la maggior parte di loro si ritroveranno di nuovo a spasso.
Mario Castro (da La Sicilia)