Si
sono concluse ieri le operazioni di nomina riguardante il sostegno nella scuola
dell’infanzia. Sono rimaste 50 cattedre e 70 spezzoni, dalle 6 alle 14 ore.
Insomma, complessivamente per il sostegno, in mancanza di personale fornito di
titolo di specializzazione, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di
secondo grado sono rimasti oltre 400 posti, che come abbiamo detto in altre
occasioni, daranno per supplenza i dirigenti scolastici attingendo dalle
graduatorie di istituto. Ma la cosa più curiosa deriva dal fatto che sono
rimasti moltissimi posti anche in graduatorie di diverse classi di concorso.
«Un avvenimento storico - dicevano il dirigente scolastico della scuola Polo,
Orazio Lombardo, e il funzionario del Csa, Gino Gazzo -. Abbiamo individuato per
la nomina oltre 5.000 precari e non si era mai verificato il totale esaurimento
di un numero così elevato di graduatorie. Risulta esaurita la graduatoria di
italiano e latino e si è arrivati alla fine dell’elenco per l’educazione fisica;
in quest’ultima graduatoria generalmente rimanevano moltissimi aspiranti».
«Addirittura - commentavano Lombardo e Gazzo - una docente precaria di
educazione fisica, che solo per curiosità, venendo dal mare, è passata dalla
scuola Polo del De Nicola di S.Giovanni La Punta è scoppiata in lacrime per la
consegna di una insperata nomina».
A parte il sostegno, infatti, rimanevano nelle varie graduatorie molti aspiranti
che con delusione dovevano constare l’impossibilità di una occupazione sia
pure temporanea. Tenendo conto delle supplenze che daranno i dirigenti
scolastici quest’anno la percentuale
dei precari avviati al lavoro sarà sicuramente più alta. Comunque, c’è da dire
che, per esempio, per quanto concerne l’educazione fisica molti docenti sono
transitati nel sostegno, poi vi è stata quest’anno maggiore disponibilità dal
momento che, come si è detto, anche le nomine fino a 6 ore sono state fatte dal
Csa e non più dai dirigenti scolastici per cui vi è stato un notevole
scorrimento degli elenchi fino al loro esaurimento. Insomma, i posti,
considerati gli spezzoni, sono circa 7000. Il livello delle disponibilità
risulta molto elevato e che quindi potrebbe determinare l’adozione di
disposizioni finalizzate a ridurre la percentuale dei precari e a stabilizzare
gli organici delle istituzioni scolastiche.
MARIO CASTRO (da La Sicilia)