Il referente provinciale dell'ASAS ha quindi illustrato tutta la vicenda del
contenzioso sul recupero delle somme anticipate per la mensa fornendo la
documentazione relativa ai consiglieri che avevano al momento solo vaghe
informazioni ricavate dalle indiscrezioni di stampa. Ha illustrato altresì la
proposta di Patto per Scuola avanzata al Sindaco.
Il presidente della Commissione dopo l'ampio e approfondito dibattito ha
assicurato le delegazioni presenti che si farà carico di presentare una mozione
per sostenere la proposta di compensazione già validata tecnicamente
dall'avvocatura dello Stato; inoltre ha assicurato che non appena la commissione
riceverà la proposta di bilancio della giunta, al momento non ancora esitata,
verificherà la congruenza delle poste di bilancio relative alle scuole e nel
caso di insufficienza provvederà agli opportuni emendamenti per riportarli alle
esigenze del servizio. La proposta infine del decentramento e dell'autonomia del
budget per il futuro vede la commissione favorevole e a tal fine ha proposto di
continuare il tavolo di audizione per acquisire anche una proposta di criteri
e/o di convenzione tra l'Ente Locale e le ISA per il riparto e l'assegnazione
dei fondi per il soddisfacimento delle esigenze del servizio di cui alla L. n. 6
e alla L. n. 23.
L'incontro è stato definito utile e promettente in quanto ha consentito ai
consiglieri di acquisire contezza della complessità della problematica da fonte
diretta, cosa che non era né scontata né pacifica.
In calce il documento consegnato alla Commissione.
Catania 19.7.2006
CONTENZIOSO RESTITUZIONE SOMME
In questi anni alcune scuole, che offrono il servizio mensa per gli
studenti, hanno ricevuto dal Ministero P.I. delle somme, quali quote di rimborso
per il pasto dei docenti che assistono alla mensa dei ragazzi . Tali somme
sarebbero di spettanza del Comune che ha anticipato il buono pasto dei docenti.
Negli anni passati l'Assessore pro tempore, On. Fatuzzo , dato che i
finanziamenti alle scuole erano inadeguati,h a proposto di utilizzare tali somme
distribuite secondo criteri oggettivi a tutte le scuole per gli oneri di cui
alla Legge n.6, del 2000 e della Legge n. 23/96 .
Alcuni Dirigenti hanno già utilizzato le somme di cui sopra per l'acquisti di
banchi e sedie; altri hanno espletato gare di appalto per acquisti tesi a
migliorare le strutture della cucina; qualcuno le ha già restituiti al Comune.
Le somme restituite dove sono andate a finire? Non certamente per la scuola,
dato che da due anni (2004-2005 –2005-2006) le scuole non ricevono alcun
beneficio.
Le somme cha attualmente sono ancora a disposizione delle scuole potrebbero in
parte tamponare le emergenze anche se non di tutte le istituzioni scolastiche.
Sentito il parere dell'Avvocatura dello Stato (prot. N.3971/114 del 22.05.2006)
tale ipotesi è adottabile.
Sarà cura del Comune ripartire le somme alle scuole secondo le necessità,così
come prevede la normativa vigente e specialmente la Legge n. 23 dell'11 gennaio
1996
• La Legge 6 del 24 febbraio 2000 e l'art 3 della Legge n. 23 dell'11 gennaio
1996 definisce i compiti e le competenze degli Enti Locali, Comuni per le scuole
del ciclo primario e Provincia per le scuole del ciclo secondario, nei confronti
delle Istituzioni scolastiche.
• Materiale di cancelleria e registri
• Sussidi didattici e materiali audiovisivi
• Arredo scolastico: banchi, sedie,lavagne, armadi, mensa scolastica
• Materiale di pulizia per la scuola media ,in assenza del servizio diretto da
parte del Comune (tramite la Multiservizi)
• Manutenzione ordinaria edifici scolastici
• Manutenzione del verde della scuola
• Tutto ciò che è necessario per il buon funzionamento delle istituzioni
scolastiche
Altri servizi vengono gestiti direttamente dal Comune
• Servizio mensa (gare di appalto – menù- contributo famiglie)
• Buoni libro ordinari
• Buoni libro straordinari L.R n. 14 del 3 ottobre 2002
• Utenza telefonica
• Utenza elettrica
• Utenza acqua
• Riscaldamento
• Servizi sicurezza antincendio
PROPOSTA
• Risolvere il contenzioso e porre fine alla questione del rimborso delle
spese
• Inserire in bilancio alla voce scuola una somma significativa che consenta di
poter fronteggiare anche le inadempienze degli anni precedenti.
• Comunicare alle scuole le somme messe in bilancio in tempo utile.
• Non iscrivere ai ruoli per la TARSU e per l'ICI gli edifici scolastici.
• Come si legge al comma 4 dell'art 3 della Legge n.23 /96 “Gli Enti
territoriali competenti possono delegare alle singole istituzioni scolastiche,
su loro richiesta, funzioni relative alla manutenzione ordinaria degli edifici
destinati ad uso scolastico. A tal fine gli enti territoriali assicurano le
risorse finanziarie necessarie per l'esercizio delle funzioni delegate”.
• Assegnare le quote spettanti alle scuole (per quanto di competenza diretta ed
indiretta (utenza telefonica e telematica) e liberare l'Amministrazione da
ulteriori compiti.
Restano comunque a carico della gestione comunale il controllo delle spese;
la manutenzione ed i lavori straordinari di ristrutturazione; di ampliamenti;
per la Sicurezza – Antincendio – Riscaldamento – Acqua –Luce – Gas -
• Assegnare i Buoni libro ordinari anche dell'anno precedente o se mai assegnare
la quota alla scuola per un'equa distribuzione in risposta ai veri bisogni degli
studenti.
Catania 19.7.2006