Se l'amministrazione pubblica non dovesse rispondere, il Codice riconosce ai
cittadini il diritto di rivolgersi al giudice amministrativo per obbligare
l'ufficio a rispettare l'obbligo. "Scompare così - ha detto - Stanca - il
fenomeno del pellegrinaggio burocratico da un ufficio all'altro per sbrigare le
proprie pratiche". Il Codice prevede inoltre la realizzazione di una sorta di
"Autostrada digitale del Sole", la più grande rete telematica finora realizzata
in Italia, che consentirà l'interconnessione tra tutti i pubblici uffici: i
vantaggi per il cittadino saranno notevoli, visto che "le pubbliche
amministrazioni - ha spiegato Stanca - non dovranno chiedere più i dati ad ogni
cittadino per produrre un certificato, visto che questi dati potranno essere
ottenuti anche chiedendoli telematicamente ad un altro ufficio".
Ma il progetto interessa anche il mondo delle imprese: lo Sportello Unico per le
Imprese diventa a tutti gli effetti uno Sportello telematico. Esso dovrà
consentire l'invio di istanze, dichiarazioni, documenti ed ogni altro atto
trasmesso all'istante in via telematica. Ciò, ha proseguito Stanca, determinerà
"enormi vantaggi" per le imprese, che risparmieranno tempo e denaro nello
svolgimento delle loro pratiche burocratiche potendo interloquire con gli uffici
pubblici per via telematica.
Il Codice dell'Amministrazione digitale é entrato in vigore il 1 gennaio di
quest'anno e ha come obiettivo quello di un risparmio nei costi di
funzionamento: basti pensare che sono 35 milioni i certificati prodotti
annualmente dalle pubbliche amministrazioni con un costo per i cittadini di
circa 13,50 Euro per ciascun certificato (i cittadini e le imprese potrebbero
quindi risparmiare oltre 400 milioni di Euro). Dall'uso della posta elettronica,
dovrebbe arrivare invece un risparmio di 360 milioni di Euro, se si considera
che sono 31 milioni le e-mail inviate tra pubbliche amministrazioni e che
consiste in 18 euro il risparmio ottenuto per messaggio rispetto alla gestione
di un messaggio di posta 'fisico'.