No ai provvedimenti lesivi della laicità dello Stato
La FLC Cgil diffida il Governo ed il Ministro dell’Istruzione.
La FLC Cgil, ha dato mandato al proprio Ufficio Legale di predisporre una diffida da notificare al Governo ed al Ministro dell’Istruzione, affinché ciascuno, per le proprie competenze, provveda a ritirare immediatamente tutti i provvedimenti lesivi del principio di laicità dello Stato e delle norme Costituzionali.
Come è noto, infatti, anteriormente all’entrata in vigore della Legge Moratti e dei decreti legislativi relativi al I e II ciclo di istruzione, nei piani di studio delle istituzioni scolastiche statali, a seconda delle tipologie di scuola, l’insegnamento dell’ora di religione compariva non tra le materie obbligatorie, ma tra quelle che la scuola era obbligata a fornire.
Successivamente, però, in tema di insegnamento della religione cattolica, dapprima il Governo con i Decreti sul I e II ciclo, poi il Ministro dell’Istruzione, con gli atti applicativi, violando, palesemente, sia gli artt. 7,8, 19 e 20 della Costituzione che la normativa ordinaria in tema di insegnamento della religione cattolica nelle istituzioni scolastiche statali, hanno stravolto i principi affermati anche dalla giurisprudenza costituzionale ed hanno incluso l’insegnamento dell’ora di religione cattolica nel monte ore obbligatorio e conseguentemente nella scheda di valutazione. “Secondo quanto si evince dalla lettura del modello ministeriale sarebbe reintrodotta l’obbligatorietà della opzione tra l’IRC o le attività alternative” .
Tutto ciò, per
La FLC, quindi, forte anche dei principi affermati in più sentenze dalla Corte Costituzionale e ricordate all’Amministrazione nella diffida inoltrata, chiede al Governo ed al Ministro di fare marcia indietro e di rispettare il bene prezioso della laicità della scuola.