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Voce alla Scuola: LA VERITA' SULLE IMMISSIONI IN RUOLO DEL MINISTRO MORATTI

Opinioni
La verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti Il Ministro ha ripetutamente affermato di: avere effettuato oltre 150.000 immissioni in ruolo nella scuola avere provveduto ad un numero di assunzioni senza precedenti avere dimezzato il precariato Peccato che, ancora una volta, queste affermazioni non siano vereAnalizziamo i fatti Anno scolastico 1999-2000 Agosto del 1999: il Ministro Berlinguer, con il D.M. n.207 del 30 agosto 1999, programma 24.500 assunzioni a tempo indeterminato per il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle scuole e istituti di ogni ordine e grado. Anno scolastico 2000/2001 Novembre 2000: il Consiglio dei Ministri nella seduta del 18 (Ministro De Mauro), decide 40.000 nomine in ruolo per il personale docente, educativo e ATA. Contestualmente viene varato un piano triennale di assunzioni in base all’atto di programmazione del ministro della pubblica istruzione, concernente il personale del settore della scuola per gli anni scolastici 2000-2001, 2001-2002 e 2002-2003, pari a 103.000 unità complessive, “in ragione del fabbisogno complessivo accertato di personale docente, educativo e A.T.A.” (si legge nella motivazione). Anno scolastico 2001-2002 Agosto 2001: arriva il nuovo Governo Berlusconi e il Ministro Moratti, nella giornata del 3 agosto 2001, fa varare 35.000 assunzioni in ruolo. Si tratta dello stesso contingente di assunzioni già previsto e finanziato dal Governo Amato nel piano triennale dell’anno precedente. Al primo settembre 2001 però non si fanno solo 35.000 assunzioni, ma ben 60.000. E questo perché delle 40.000 dell’anno precedente solo una parte (poco più di 10.000 e solo dalla prima fascia delle graduatorie permanenti ereditata dal passato) furono effettivamente fatte. Per le rimanenti si è dovuto attendere (in attuazione della Legge 124/99) l’espletamento delle procedure non ancora concluse sia dei concorsi per titoli ed esami (cui destinare il 50% delle nomine), sia dei concorsi riservati per accedere alle graduatorie permanenti in fasce successive, da cui nominare in caso di esaurimento della prima fascia. Il Ministro Moratti si trova così a fare 60.000 assunzioni e se ne intesta subito il merito. In realtà erano state tutte decise e finanziate non dal suo Governo, ma dal precedente. Anno scolastico 2002-2003 Il Ministro Moratti, per effetto del “patto” sottoscritto con il Ministro dell’Economia Tremonti sui tagli al personale della scuola, non effettua alcuna immissioni in ruolo. E’ la prima volta (questa si!) che accade nella storia recente della scuola. Quindi, non viene completato il piano Amato, già finanziato, il quale per il terzo anno 2002-2003 prevedeva altre 28.000 assunzioni. Anno scolastico 2003-2004 Il copione si ripete e ancora non si fa nessuna immissione in ruolo per il secondo anno consecutivo. Anno scolastico 2004-2005 Nello scorso anno c’è stata una sorta di “ripensamento”. In data 19 novembre 2003 viene emanato il decreto n. 301, pubblicato in GU del 30/12/2003, che in premessa dice: - Visti i decreti del Presidente della Repubblica 30 novembre 2000 e 4 agosto 2001 pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2001 e n. 245 del 20 ottobre 2001 che hanno autorizzato, rispettivamente, per l'anno scolastico 2000-2001 un contingente non superiore a 40.000 unità, e per l'anno scolastico 2001-2002 un contingente non superiore a 35.000 unità di personale della scuola con contratto a tempo indeterminato; - Visto l'atto di programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato adottato dal Ministro della pubblica istruzione in data 16 novembre 2000 (NB: poi nel piano Amato), con nota D7/3374, concernente il personale della scuola per gli anni scolastici 2000-2001, 2001-2002 e 2002-2003; - Ravvisata l'opportunita' di dare corso al completamento dell'attuazione della suindicata programmazione come previsto dai citati decreti del Presidente della Repubblica 30 novembre 2000 e 4 agosto 2001; si autorizza l’assunzione di 15.000 unità di personale (12.500 docente e 2.500 Ata). Il Ministro Moratti, quindi, non solo ha rinviato senza motivo di 2 anni il completamento del piano Amato già finanziato, ma quando lo attua opera arbitrariamente un taglio di circa 13.000 posti rispetto a quelli previsti (103.000, di cui solo 75.000 già fatti). Quanto richiamato nella stessa premessa del decreto che emana ne è la riprova. Anno scolastico 2005-2006 Il Governo Berlusconi autorizza il Ministro Moratti a fare 40.000 assunzioni (35.000 docenti e 5.000 Ata). Poi, ad ottobre 2005 - anziché a gennaio - il Governo vara il piano pluriennale di assunzioni in attuazione della Legge 143/04 in cui si prevedono altre 20.000 assunzioni per l’anno scolastico 2006-2007 e 10.000 per il 2007-2008. In tutto 30.000 posti per il solo personale docente e nulla per il personale Ata. Con tale piano sia il Ministro sia il Governo disattendono, ancora una volta, il mandato della legge che prevede la copertura di “tutti i posti vacanti e disponibili”. Il piano, infatti, non solo non copre tutti i posti liberi, ma nemmeno il numero di posti che si renderanno vacanti per pensionamento nei prossimi 2 anni. Per non parlare poi del personale Ata i cui posti sono oggi coperti per il 40% da precari e lo saranno anche nei prossimi 2 anni, visto che non viene prevista alcuna immissione in ruolo. Risulta chiaro che: - il Ministro Moratti in questi 5 anni, in realtà, ha fatto “di suo” solo 40.000 assunzioni in ruolo effettive (a parte le assunzioni in fase di completamento per 15.000 insegnanti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica!) e cioè: solo quelle del corrente anno scolastico 20052006; - altre 30.000 immissioni in ruolo sono state messe in cantiere per i prossimi 2 anni per un totale di 65.000 docenti e 5.000 Ata. Per queste - tra l’altro - non è nemmeno certa, ad oggi, la copertura finanziaria; - per le precedenti 75.000 assunzioni fatte durante la gestione Moratti, e cioè le 25.000 in quanto coda del 2000-2001 + le 35.000 nel 2001-2002 + le 15.000 nel 2004-2005, occorre dire che le stesse erano già state decise e finanziate dal precedente Governo Amato e dal Ministro De Mauro. Tre affermazioni infondate La prima: la cifra delle 150.000 assunzioni fatte dal suo Governo, come recentemente dichiarato, non è vera. Ne ha fatte solo 40.000 (a parte, come detto, le assunzione degli insegnanti di religione cattolica), e poi ne ha previste altre 30.000, solo di docenti, nei prossimi 2 anni. Quindi, abbiamo un totale di sole 70.000 immissioni in ruolo (di cui 65.000 docenti e solo 5.000 Ata) in 3 anni, che sono frutto di sue decisioni e del Governo Berlusconi. La seconda: non è vero, come il Ministro ha dichiarato, che in passato nessun Governo ha fatto tante immissioni in ruolo quanto lei. Per dimostrarlo - senza andare troppo indietro nel tempo - basta considerare solo gli ultimi 8 anni. Se si sommano le 24.500 immissioni del Ministro Berlinguer nel 1999-2000, alle 103.000 del piano triennale del Ministro De Mauro, e cioè: 40.000 del 2000-2001; 35.000 nel 2001-2002 e 28.000 da fare nel terzo anno 2002-2003 (poi rinviati di 2 anni e ridotti dalla stessa Moratti a 15.000), si vede chiaramente che: - 127.500 assunzioni in ruolo erano previste e finanziate dal precedente Governo tra il 1999 ed il 2003; - 70.000 ne prevede il Ministro Moratti tra il 2005 ed il 2008 di cui 40.000 già fatti e 30.000 da fare (sempre se ci sarà copertura finanziaria). L’analisi fin qui fatta, non cambia la nostra valutazione sul fatto che anche in passato non sia stato fatto tutto quanto era necessario, ma tra le dichiarazioni del Ministro Moratti e la verità dei fatti c’è una bella differenza! La terza: non è vero, come il Ministro ha dichiarato, che, grazie a lei, il precariato in questi 5 anni è stato dimezzato. Lo scorso anno scolastico il Ministero del Tesoro ha comunicato che il numero di precari, dallo stesso retribuiti, (supplenti annuali fino al 31 agosto o fino al 30 giugno) è stato complessivamente pari a 212.000 (di cui 133.000 docenti e 78.000 Ata). Quest’anno, il dato comunicato è di 117.000 docenti e 74.000 Ata per un totale di 191.000. questa cifra è ancora provvisoria in quanto relativa alla data del 20 ottobre 2005 - data in cui le variazioni e le deroghe in organico di fatto in varie Regioni si stanno ancora definendo. Il numero definitivo si attesterà, ancora una volta, a non meno di 200.000 supplenze annuali. Dunque, non cambia affatto l’ordine di grandezza ed è evidente che non è affatto diminuito il precariato. Del resto, se ci sono annualmente per il personale docente tra i 20.000 ed i 25.000 pensionamenti e per il personale Ata tra i 6.000 e gli 8.000 pensionamenti, è chiaro che l’esiguo numero di immissioni in ruolo fatte (inclusi due anni vuoti) da questo Governo e quelle previste per i prossimi due anni, non coprono nemmeno i posti che si liberano per effetto dei pensionamenti. Altro che dimezzamento del precariato storico! I dati reali sulle disponibilità di posti e sul precariato Il quadro per il personale docente i posti vacanti e disponibili per i docenti al 1/9/2005 (come da relazione MIUR nella richiesta fatta al Tesoro per avere autorizzate le immissioni in ruolo) erano circa 30.000; i pensionamenti effettivi dei docenti per il 1/9/2005 che si aggiungono ai posti vacanti sopra indicati, sono stati circa 20.000; i posti vacanti complessivi al 1/9/2005 erano, dunque, oltre 50.000; le assunzione di docenti effettivamente fatte al 1 settembre 2005 rispetto alle 35.000 previste (come comunica il Tesoro in data 10 ottobre 2005) sono state 31.634 (le mancanti 3.366 sono solo giuridiche e diventano effettive solo dal prossimo 1 settembre 2006); le supplenze conferite fino al 31 agosto 2006 (sempre comunicate dal tesoro al 10 ottobre 2005) che indicano i posti ancora rimasti vacanti e disponibili dopo le ultime immissioni in ruolo, sono 23.322; la previsione di pensionamenti per il 2006-2007 è di non meno di 20.000; le assunzioni previste nel piano pluriennale del Ministro Moratti per il 2006/2007 sono 20.000; i posti ancora vacanti dopo le assunzioni per il 2006/2007 saranno, perciò, non meno di 23.000; a tutto ciò vanno aggiunte le supplenze annuali fino al 30 giugno (sui posti in deroga in organico di fatto, metà tutti sul sostegno) che sono 94.000 (dato Ministero Tesoro al 10 ottobre 2005). Tutto questo solo per il personale docente. Il quadro per il personale Ausiliario Tecnico Amministrativo i posti liberi e vacanti al 1 settembre 2004 (coperti con supplenze fino al 31 agosto 2005) erano 65.889 (dato ministero Tesoro dell’11/12/2004) dopo le 2.500 assunzioni fatte; le assunzioni complessivamente fatte al 1 settembre 2005 sono solo 5.000 (anzi: 4.979); le supplenze fino al 31 agosto 2006 e quindi i posti Ata ancora liberi e vacanti - dopo quest’ultime assunzioni in ruolo - sono 63.069. Pertanto, le assunzioni fatte per il personale Ata non riducono affatto il precariato “storico”. Infatti, per il 1 settembre 2006 si prevedono non meno di 7.000 pensionamenti (andamento medio degli ultimi 3-4 anni); i posti liberi e vacanti saranno, quindi, complessivamente non meno di 70.000; a fronte di tale quadro, le assunzioni Ata previste nel piano pluriennale sono pari a 0 (leggasi: zero!). Allora, è più che legittimo chiedersi: ma da dove si evince il “dimezzamento” del precariato storico di cui parla il Ministro Moratti? Solo negli spot che il governo ci propina con tinuamente.





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Postato il Lunedì, 14 novembre 2005 ore 00:06:09 CET di Silvana La Porta
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